“Nel triennio 2011-2013 dall’analisi dei parametri previsti dalla normativa vigente è emerso che le acque dell’invaso del Pertusillo permangono, come negli anni precedenti, nella categoria A2; pertanto sono acque potabilizzabili mediante un trattamento chimico-fisico e di disinfezione”.
Questo il dato principale emerso dal report di stamani sulla condizione dell’invaso del Pertusillo da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente agli organi di informazione.
Le analisi effettuate e i risultati ottenuti per i singoli parametri sono stati curati dall’Ufficio Risorse Idriche dell’Agenzia di Potenza.
L’ARPAB, infatti, a seguito del fenomeno di fioritura algale del 2010 ha potenziato l’attività di monitoraggio dello stato di qualità delle acque della diga. Oltre alle attività di campionamento svolte per il controllo delle acque destinate alla produzione di acqua potabile, è stata avviata, nel 2011, un’ulteriore campagna di monitoraggio per conoscere le dinamiche dei nutrienti e dei meccanismi scatenanti tale fenomeno: il progetto “Valutazione dello stato ecologico del lago Pertusillo”.
Sette i punti di campionamento (quattro sulle sponde del lago e tre nella parte centrale del lago stesso) a tre profondità diverse di rilievo (superficie, zona eufotica e fondo).
Rispetto allo studio della dinamica delle specie fitoplanctoniche e all’eventuale presenza di alghe tossiche -condotto con l’Istituto Superiore di Sanità- si evidenzia uno stato di mesotrofia delle acque ( una condizione di concentrazione media di nutrienti), l’assenza di specie algali tossiche e l’esito negativo dell’esame delle microcistine.
Le analisi effettuate sui pesci vivi nel 2012 dall’ARPAB- Dipartimento di Matera e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, hanno evidenziato la presenza di una setticemia da Aeromonas hydro/caviae.
Gli esami virologici (mediante colture cellulari) eseguiti presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie hanno dato esito negativo per l’agente causale della viremia primaverile della Carpa, sebbene le lesioni macroscopicamente evidenziate e quelle rilevate all’esame autoptico delle specie esaminate erano riferibili a tale malattia.
Ancora, dallo studio effettuato sul lago del Pertusillo in base ai parametri determinati, si deduce che le acque del lago, se pur rientrando in uno stato di qualità fra il sufficiente e buono, evidenziano alcune criticità quali la presenza spot di idrocarburi totali, l’aumento delle concentrazioni di BOD, COD e coliformi totali in alcuni mesi di campionamento, oltre che uno stato trofico sufficiente.
Si ritiene pertanto necessario continuarne il monitoraggio con l’integrazione di ulteriori parametri biologici, intensificare i controlli sulle attività impattanti sulle acque del lago e gestire, in modo più razionale, la risorsa idrica rispettando il delicato equilibrio chimico ed ecologico del lago stesso.
Inoltre il Centro Ricerche ARPAB di Metaponto ha avviato, così come prevede la Dgr 627/2011 A.I.A, una linea di progetto di monitoraggio dello stato di valutazione degli ecosistemi nella Val d’Agri basata sul controllo dell’ambiente idrico superficiale, del suolo, del sottosuolo e di quello sotterraneo e lo studio della componente lichenica.
A partire da luglio 2013 è stata avviata una campagna d’indagine su acque e sedimenti del fiume Agri e dei suoi principali affluenti e sulla diga del Pertusillo. Dalle prime ricerche condotte si evidenzia la presenza di idrocarburi nei sedimenti fluviali e lacustri. Altresì sono state condotte indagini eco- tossicologiche che non hanno mostrato effetti tossici.
Per il 7 novembre nel Parco di Gallipoli Cognato l’ARPAB sarà impegnata in una “Giornata di studio sugli interferenti endocrini” in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB (Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi).
Relazionerà il presidente di INBB, prof. Damiano Gustavo Mita, direttore anche del Laboratorio Nazionale sugli Interferenti Endocrini nell’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli.
Il 5 e 6 dicembre, invece, è in programma nell’Università di Potenza, il convegno nazionale “IV Incontri Mediterranei” sul tema “Agenti fisici nei luoghi di vita e di lavoro” a cura della sezione Sud dell’Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali (AIDII) in collaborazione con l’ARPAB, Inail Basilicata e Università di Basilicata.
bell,bell, prima dei convegni manca: la relazione formale sulla questione = Costa Molina 2 da trasmettere alla Regione e poi da essere pubblicata; oltre le chiacchiere mi auguro che ci sia un report sul Pertusillo- domani vedremo-; che Arpab dica qualcosa sul piano di bonifica di Fenice- appare chiaro che non è capace ed allora bisognerà richiedere l’aiuto di Ispra ed ISS-.
Aspettiamo!!!!!!!!!!!
scusate la mia ignoranza, ma non riesco a capire se l’acqua del nostro rubinetto si può bere o è meglio evitare. qualcuno mi sa dare una risposta sicura?
l’acqua di rubinetto è molto più controllata di quella minerale. una indagine di Legambiente ed altra economia ha titolato: acqua in bottiglia, una imbarazzante storia all’italiana: regioni inadempienti, impatti ambientali per tutti,profitti esagrati per pochi.