Italcementi: le possibili conseguenze della decisione della Regione in merito al cambio di combustibile. Di seguito la nota inviata da Pasquale Ciano.
Abbiamo di recente pubblicato sul nostro sito la notizia in cui il consigliere regionale Perrino annunciava l’approvazione della DGR 570/2023 nella quale la Regione Basilicata autorizza la Italcementi di Trasanello a bruciare il combustibile CSS-C in luogo del pet coke.
Al momento non ci sono dati specifici riguardo all’inquinamento causato dall’utilizzo di CSS-C rispetto al pet coke. Tuttavia, è importante notare che entrambi i combustibili fossili – pet coke e CSS-C – possono avere un impatto significativo sull’inquinamento atmosferico e sui cambiamenti climatici.
Il pet coke, o coke di petrolio, è un sottoprodotto della raffinazione del petrolio che viene spesso utilizzato come fonte di energia nelle industrie. È noto per contenere alti livelli di zolfo e metalli pesanti, il che può contribuire all’inquinamento atmosferico e alla cattiva qualità dell’aria.
Il CSS-C (acronimo di Combustibile Solido Secondario), d’altra parte, è un combustibile solido derivato da rifiuti. Può essere prodotto da materiali come la plastica, la carta, i pneumatici usati e altri scarti. Il suo utilizzo può contribuire alla gestione dei rifiuti e alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili tradizionali. Tuttavia, l’utilizzo di CSS-C può avere impatti ambientali negativi a causa delle emissioni di gas a effetto serra e degli inquinanti atmosferici derivanti dalla sua combustione.
Le conseguenze specifiche dell’utilizzo del CSS-C invece del pet coke dipenderanno da vari fattori, come la qualità del CSS-C utilizzato, il sistema di combustione adottato e le tecnologie di controllo delle emissioni impiegate. È importante che le industrie che passano dall’utilizzo di pet coke a CSS-C implementino misure appropriate per minimizzare gli impatti ambientali e adottino soluzioni di controllo delle emissioni avanzate.
La domanda che ci poniamo a questo punto è: la Regione Basilicata ha al contempo previsto un sistema di controllo adeguato che possa monitorare le emissioni generate da questo nuovo combustibile e verificare che non sia effettivamente peggio di quello utilizzato in precedenza?