Il Consigliere comunale Paolo Manicone chiama, Italcementi risponde. Il consigliere Manicone, in qualità di primo firmatario della cosiddetta “mozione Italcementi” del 4 giugno 2013, e alla luce di quanto discusso nella seduta del Consiglio Comunale del il 20 giugno, e nell’audizione dei vertici tecnici dell’Italcementi in Commissione Ambiente del 25 giugno, aveva rivolto anche attraverso la nostra redazione 10 domande a Italcementi a seguito della disponibilità manifestata dalla cementeria di Matera a valorizzare nel proprio impianto una parte dei rifiuti urbani non pericolosi prodotti dal territorio. La società che ha sede a Bergamo ha risposto alle dieci domande del consigliere materano. Di seguito domande e risposte.
1) QUAL’E’ L’ESIGENZA PRIORITARIA CHE PORTEREBBE L’ITALCEMENTI DALL’ATTUALE UTILIZZO DI COMBUSTIBILE DI 12.000 t/a A 60.000 t/a ?
A seguito della realizzazione della nuova linea di cottura in sostituzione della precedente, la Cementeria di Matera ha, nell’ambito delle 12 mila tonnellate/anno autorizzate, incrementato l’utilizzo di rifiuti non pericolosi come combustibile in sostituzione del petkoke raggiungendo percentuali di sostituzione in calore del combustibile tradizionale pari al 25% medio con punte di 35% su base giornaliera. A tali tassi di utilizzo non si riscontrano peggioramenti delle emissioni misurate al camino del forno e al contrario si evidenzia la riduzione per le emissioni di NOx. Italcementi ritiene pertanto che l’utilizzo di rifiuti non solo non genera peggioramento nelle emissioni ma al contrario ne determina un miglioramento di alcune. In tal senso, preso atto delle produzioni di rifiuti urbani nella Provincia di Matera e della relativa Pianificazione in corso di iter di VAS, Italcementi ritiene di poter valorizzare quelle frazioni che non possono essere recuperate attraverso la raccolta differenziata, dalle quali tramite impianti dedicati si può selezionare e produrre un combustibile non pericoloso di caratteristiche costanti e sicure, mantenendo anche l’utilizzo già in corso per il quale non si evince alcuna criticità in ambito emissivo. In questo modo la cementeria di Matera può incrementare la sostituzione del tradizionale petkoke, combustibile fossile non rinnovabile.
2) PERCHE’ L’ITALCEMENTI CHIEDE L’UTILIZZO DELL’USO DI COMBUSTIBILE DENOMINATO CDR e CSS ?
CDR e CSS sono rifiuti non pericolosi derivanti da impianti di selezione dei rifiuti urbani e speciali con caratteristiche di qualità definite per legge. In particolare, con il termine CSS si identificano combustibili solidi secondari classificati secondo parametri di qualità merceologica e ambientale. Italcementi si propone di utilizzare quelli di maggiore qualità rispondenti alla norma di riferimento,chefra l’altro impone specifiche procedure atte a garantire nel tempo la qualità dei conbustibili alternativi attraverso precise attività di analisi e certificazione dei lotti e sottolotti in ingresso all’impianto di utilizzo. Infatti la cementeria di Matera, in quanto impianto destinato esclusivamente alla produzione di cementi conformi standard nazionali e internazionali, necessità di combustibili alternativi derivanti da impianti di selezione che garantiscono forniture costanti e con la qualità analitiche conformi alle necessità impiantistiche della cementeria, sia per la qualità dei prodotti che per la natura delle emissioni in atmosfera derivanti dalla combustione. Le produzioni di CSS (di cui il CDR è una tipologia) sono comprese nello strumento di pianificazione territoriale e pertanto risultano al momento frazioni potenzialmente disponibili dalla gestione locale della produzione dei rifiuti.
L’utilizzo di CSS e CDR è pratica ormai consolidata in Europa e anche in alcune cementerie italiane. Nei paesi del Nord Europa, le cementerie arrivano a utilizzare oltre il 90% di CSS al posto di quelli tradizionali, contribuendo così alla chiusura del “cerchio” della raccolta differenziata attraverso la valorizzazione della frazione non recuperabile dei rifiuti.
La cementeria di Matera è un impianto di eccellenza nel panorama nazionale ed europeo in quanto realizzata, a seguito del revamping, in conformità alle migliori tecnologie disponibili definite dalla Commissione Europea nel documento “Reference Document on Best Available Techniques in Cement Industries”che descrive nel dettaglio le misure impiantistiche e gestionali che il settore cemento deve attuare per il contenimento di tutti i propri impatti verso l’ambiente circostante. Italcementi pertanto propone l’utilizzo di CSS/CDR in parziale sostituzione del petkcoke per i seguenti motivi:
– il CSS/CDR è un rifiuto non pericoloso con caratteristiche precise adeguate alla produzione del clinker;
– è prodotto da una filiera controllata;
– proverrà da produzioni locali;
– è oggetto di utilizzo consolidato in Europa e in alcune cementerie in Italia;
– sarà utilizzato in un impianto adeguato per tecnologie installate in termini di mitigazione dell’impatto ambientale.
3) CON LE ATTUALI 12.000 t/a DI COMBUSTIBILE A QUANTO SI E’ ATTESTATA LA PRODUZIONE DI CLINKER NEGLI ULTIMI 5 ANNI IN t/g ?
La Cementeria di Matera è autorizzata all’utilizzo di 12 mila tonnellate/anno di rifiuti non pericolosi come combustibile fin dal 1994, in virtù di specifiche autorizzazioni che sono state aggiornate nel tempo alla luce dell’evoluzione normativa. Tale autorizzazione fu rilasciata in riferimento alla precedente tecnologia utilizzata costituita da forno rotante con preriscaldatore a griglia di tipo LEPOL. Con la realizzazione nel 2010 della nuova linea di cottura, la capacità di utilizzo dei combustibili alternativi è decisamente aumentata fino a saturare i quantitativi annui autorizzati pur riducendo la produzione di clinker. In tal senso Italcementi ha presentato domanda di incremento dei quantitativi di rifiuti non pericolosi in sostituzione del combustibile tradizionale petcoke, senza alcuna modifica della capacità produttiva della linea di cottura pari a 2400 t/giorno, cui corrisponde una produzione massima di 768 mila t di clinker. Le produzioni di clinker sono associate a un consumo di calore che è costante per tonnellate di clinker ed è fornito dal petcoke e dai rifiuti non pericolosi nelle quantità attualmente autorizzate. Evidentemente, maggiore è la produzione dei clinker, maggiore sarà il consumo di calore o, al contrario, laddove per esigenze commerciali sia necessario ridurre o interrompere la produzione del clinker si ridurrà o interromperà il consumo di calore. Ciò vuol dire che non esiste una correlazione diretta tra la quantità di rifiuti consumati e produzioni di clinker, quanto piuttosto tra calore complessivo consumato proveniente da tutti i combustibili e produzione di clinker.
4) PERCHE’ DITE CHE L’INCENERIMENTO DI RIFIUTI E’ UN VANTAGGIO SUL BILANCIO AMBIENTALE ?
La direttiva 2008/98/CE della Comunità Europea individua una gerarchia da tenere in considerazione nella gestione dei rifiuti. Tale gerarchia prevede le seguenti scelte da considerare in ordine prioritario nella gestione dei rifiuti:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
e) smaltimento;
Risulta pertanto evidente che, fatta salva la priorità di massimizzare le attività di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio, appare evidente che il recupero energetico è considerato preferibile allo smaltimento. In tal senso, laddove non è possibile l’attività di recupero/riciclaggio, l’attività di coincenerimento è da preferirsi sia al termovalorizzatore che alla discarica. Dal punto di vista ambientale vi sono vantaggi di natura tecnologica e di efficienza nei confronti di termovalorizzatori e discariche, in particolare:
– le emissioni globali diminuiscono perchè si evita di inviare i rifiuti in nuovi impianti (termovalorizzatori) che genererebbero nuove emissioni in aggiunta a quelle esistenti degli impianti di produzione cemento;
– il conferimento in discarica è fonte di generazione di metano, gas con potere clima-alterante 20 volte maggiore della CO2, che si genera nella combustione dei rifiuti;le
– elevate temperature di fiamma,unitamente a tempi di permanenza e ad un elevato tenore di ossigeno all’interno dei forni da cemento (1800-2000 gradi centigradi) al bruciatore principale), parametri sicuramente superiori rispetto a quelli dei termovalorizzatori, garantiscono la corretta combustione dei rifiuti con completa ossidazione di tutti i composti organici;
– la miscela in cottura all’interno dei forni da cemento incontra in controcorrente i fumi prodotti dalla combustione, per un efficace utilizzo del calore. La basicità della miscela in cottura e l’intimo contatto di questa con i fumi garantisce un’efficace rimozione dei composti acidi presenti nei fumi stessi;
– non si verifica nessuna generazione di ceneri, che rimangono inglobate nella matrice del clinker.
Si consideri inoltre che l’utilizzo di rifiuti non pericolosi da filiera controllata non determina alcuna variazione delle emissioni e garantisce il risparmio di fonti non rinnovabili, come il combustibile tradizionale, provenienti da altri continenti. Infine l’utilizzo di rifiuti non pericolosi in sostituzione del combustibile tradizionale garantisce riduzioni delle emissioni di CO2 fino al 5% grazie al contenuto di biomassa in essi presente.
5) IL CSS DA SOLO QUANTE t/a DI PET- COKE PUO’ SOSTITUIRE, SE PROVENISSE SOLO DAL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI DI QUESTA REGIONE ?
L’attuale produzione di rifiuti urbani nella Provincia di Matera è pari a circa 80 mila tonnellate/anno di cui 60 mila tonnellate/anno indifferenziata. Pertanto le potenzialità di produzione di CSS o CDR da rifiuti urbani è di circa 40 mila tonnellate/anno che, nel caso di raggiungimento degli obiettivi ministeriali di raccolta differenziata (pari al 60% dei rifiuti totali prodotti), scenderebbe a circa 25 mila tonnellate/anno. Ricapitolando, con l’utilizzo di 60 mila tonnellate/anno di combustibili alternativi (esempio: 20 mila tonnellate di pneumatici fuori uso e 40 mila tonnellate di CSS) si potrebbero sostituire 47 mila delle 70 mila tonnellate/anno di petcoke necessario per produrre 768 mila tonnellate/anno di clinker (potenzialità massima del forno di Matera).
6) L’ESPULSIONE DEI FUMI AL CAMINO DEL FORNO DI COMBUSTIONE, A QUALE ALTEZZA PROIETTA LE SUE PARTICELLE (METALLI PESANTI, DIOSSINE, ETC.) ? AVETE IDEA DELL’AREA TERRITORIALE SU CUI TALI PARTICELLE ARRIVANO AL SUOLO, ANCHE RISPETTO AI VENTI DOMINANTI DI MATERA ?
La diffusione delle emissioni del camino del forno dipende da diversi fattori tra cui la velocità e la temperatura dei flussi in uscita, l’intensità dei venti e le condizioni climatiche. In generale il flusso può raggiungere, in condizioni di assenza di vento e stabilità atmosferica, anche 500 metri di altezza. Al contrario, la presenza di forte vento allo sbocco potrebbe far partire in orizzontale i fumi in uscita dal camino. Ciò detto, la Valutazione di Impatto Ambientale riporta in allegato lo studio di dispersione di inquinanti tipici per la valutazione della qualità dell’aria quali NO2, SO2 e PM10. Lo studio è stato condotto su una maglia 10 km per 1o km utilizzando dati meteo ufficiali del 2011 e ha evidenziato le ricadute maggiori in direzione sud sud-est (direzione Montescaglioso-Ginosa) e, con entità minore, in direzione nord-nord-ovest (direzione Altamura). Gli inquinanti indagati normalmente negli studi di ricaduta di fumi prodotti da forni da cemento si limitano alle sostanze più presenti in termini quantitativi. E’ però vero che la sensibilità dei luoghi confinanti con la cementeria di Matera impone di considerare anche sostanze presenti in quantità inferiore. Pertanto, si è deciso di accogliere positivamente l’istanza di valutare anche tali sostanze e si è dato mandato al consulente esperto in materia di effettuare lo studio di ricaduta anche di metalli pesanti e diossine. Appena pronto, lo studio andrà ad integrare la documentazione già presentata in sede di VIA.
7) VISTO CHE LA TEMPERATURA DEL FORNO ROTANTE PER POCHI SECONDI ( 6/7 ) RAGGIUNGE LA TEMPERATURA DI 1800/2000 °C, SECONDO VOI SI GENERANO NANOPARTICELLE ? SE SI, I VOSTRI FILTRI LE INTERCETTANO ?
La produzione di nanoparticelle è associata a tutti i processi di combustione prodotti dall’uomo o naturali e non necessariamente solo alla combustione dei rifiuti. I filtri, di qualunque tipo, non possono catturare la totalità delle particelle di dimensioni piccolissime.
8) IL MIX DI RIFIUTI CHE IPOTIZZATE DI INCENERIRE NELLA VIA, HANNO ESPERIENZE DI MONITORAGGIO REALI DELL’ARIA, DEL SUOLO, SULLA SALUTE UMANA, CHE RISPETTANO LE PREVISIONI DELLA VIA E DI UN EVENTUALE VIS ?
I risultati riportati in VIA si basano anche su esperienze presso altre cementerie che utilizzano rifiuti in Italia e all’estero, nelle quali Italcementi ha installato centraline di monitoraggio della qualità dell’aria a seguito di protocolli con le autorità locali. Per quanto riguarda la possibilità di correlare l’attività della cementeria allo stato di salute degli abitanti di Matera, si sottolinea che la VIS è uno strumento complesso che deve essere portato avanti dall’Amministrazione Pubblica. Nel caso Italcementi sarà sempre disponibile a un confronto e a una partecipazione.
9) SECONDO VOI SULLA BASE DI QUALE STUDIO SCIENTIFICO POSIZIONERETE LE CENTRALINE DI MONITORAGGIO? QUALE AREA TERRITORIALE SARA’ INTERESSATA DALLA MAGLIA DI 25 STAZIONI DEL METODO DEL TRAPIANTO LICHENICO ?
Il posizionamento delle due centraline è stato già concordato nei mesi scorsi con ARPAB tenendo conto della prevalenza dei venti, della vicinanza all’abitato e di condizioni operative (possibilità di allaccio alla rete elettrica, distanza di sicurezza da elettrodotti, ecc). La prima centralina è già stata installata presso la cava sociale mentre la seconda è in corso di installazione nelle pertinenze della sede dell’Ente Parco, a seguito del parere positivo espresso in conferenza dei servizi dagli enti coinvolti. Il controllo dei licheni è già in corso su un’area di 3 km per 3 km. Italcementi sta concordando con ARPAB la posizione di deposimetri sulla maglia 3 km per 3 km.
10) SECONDO VOI, SE DAL 1994 AD OGGI AVETE INCENERITO, PET-COKE, PNEUMATICI E RIFIUTI, E VI APPRESTATE AD INCENERIRNE PER 5 VOLTE LA QUANTITA’ ATTUALE, PENSATE EVENTUALMENTE DI AVER ARRECATO UN DANNO AMBIENTALE E SANITARIO ?
Italcementi ha presentato un progetto di sostituzione del combustibile tradizionale con rifiuti non pericolosi nel rispetto di tutta la normativa di settore. Fino ad oggi la cementeria ha sempre pienamente rispettato i limiti imposti dalle diverse autorizzazioni e su base volontaria ha iniziato, prima ancora che fosse vincolante, a monitorare in continuo le proprie emissioni. Nel corso del 2009 e del 2010 sono state anche condotte campagne di qualità dell’aria con mezzo mobile sia da parte di ARPAB che da parte di Italcementi che non hanno evidenziato situazioni di criticità. In tal senso, siamo convinti che gli inevitabili impatti della cementeria sono sempre stati tenuti sotto adeguato controllo e che le risultanze dei monitoraggi ad oggi effettuati non fanno pensare a danni ambientali di natura grave e persistente. In termini di ricaduta sanitaria sulla popolazione, quello che le norme e gli esperti suggeriscono è la riduzione progressiva di alcune sostanze quali gli NOx. La realizzazione del nuovo forno ha portato lo stabilimento Italcementi di Matera all’avanguardia in Europa in termini di rispetto dell’ambiente. La piena attuazione del protocollo, eventualmente migliorato col contributo anche di questa spettabile Commissione, è sicuramente lo strumento per verificare tutte le ricadute della cementeria sul territorio circostante e valutarne in modo completo gli impatti.
questa domanda con relativa risposta è eloquente:
“7) VISTO CHE LA TEMPERATURA DEL FORNO ROTANTE PER POCHI SECONDI ( 6/7 ) RAGGIUNGE LA TEMPERATURA DI 1800/2000 °C, SECONDO VOI SI GENERANO NANOPARTICELLE ? SE SI, I VOSTRI FILTRI LE INTERCETTANO ?
La produzione di nanoparticelle è associata a tutti i processi di combustione prodotti dall’uomo o naturali e non necessariamente solo alla combustione dei rifiuti. I filtri, di qualunque tipo, non possono catturare la totalità delle particelle di dimensioni piccolissime”.
N.B. Si conclude chiaramente, ed è grave e pregiudizievole per la salute pubblica, che NON esistono filtri in grado di catturare nanoparticelle derivanti da processi di combustione
È quindi che si fa?i rifiuti continuiamo a sotterrarli come si fa con la polvere sotto il tappeto. è’ ovvio che un minimo di inquinamento rimane ma non si capisce perché’ in Europa i rifiuti sono una risorsa e producono ricchezza , da noi non son tabù’.
Nulla da accepire nelle risposte.
Le domande poste dal consigliere comunale dimostrano molta buona volontà ed esigenza, se ritiene il caso, di approfondire ulterioremente la tematica
Abiusi è inutile che cerchi di rassicurare ciò che non è rassicurabile… non esistono filtri per le nano particelle e non ci sono centraline in grado di monitorarle. E’ chiaro?
hai scoperto l’acqua calda ed allora!!!!!!!!!!!!! Non sono fabbriche di cioccolatini , qualsiasi impianto che brucia qualcosa , qualsiasi impianto chimico ma anche il caminetto di casa con il quale ci riscaldiamo durante le fredde sere d’inverno inquinano chi più chi meno. Più l’impianto è moderno meno inquina. Hai monitorato la diossina che emette il caminetto, sai che non ha alcun filtro?
VI LAMENTATE DELLA DISOCCUPAZIONE,DELLA CHIUSURA DELLE FABBRICHE,ECC., MA SIETE PRONTI A OSTACOLARE CHI INVESTE NEL NS TERRITORIO!!,FORSE LA CRISI NON LA SENTITE PERCHE’ AVETE BUONI STIPENDI SENZA MERITARVELI, SI VUOLE CREARE LAVORO SOLO CON LE CHIACCHIERE DI COMODO MA IN REALTA’ SI VUOLE MANTENERE QUESTO SISTEMA DI RICATTO CLIENTELARE CHE IL CONSIGLIERE CONOSCE BENE, VOGLIAMO ESSERE CAPITALE DELLA CULTURA E POI MOSTRIAMO IN GRANDE I NS LIMITI INTELLETTIVI.SI SPOSANO TEORIE DI COMODO SOLO PER FARSI NOTARE MENTRE NON CI SI OCCUPA DEI PROBLEMI VERI DELLA CITTA’ !!!!!!
forse non sai Vito che i posti saranno sempre meno,l’azienda è in perdita da tempo,e poi tu lavorerai pure per 8-9 ore al giorno,ma il restate vai a casa da cittadino materano,e sarai tu la causa dei tumori e malattie che avranno i tuoi concittadini,se non tu stesso che ci lavori dentro,ci sono diverse altrernaitve,e poi per l’occupazione non te la devi prendere con noi che vogliamo una città pulita e sana,te la devi prendere con te stesso e con chi come te preferisce i soldi facili,il lavoro pulito,l’ignoranza non crea lavoro lo distrugge,non vogliamo i tumori per il lavoro vogliamo altro,ci sono tante alternative,lo stato ci vuole poveri non i cittadini,anche voi lavoratori unitevi a noi,no all’inceneritore,si alla vita,alla salute,non alla morte e ricordo che se si MUORE NON CE NULLA……