Un Tavolo della Trasparenza che diventi sempre di più espressione delle domande della gente e delle risposte dell’autorità pubblica, riunendosi spesso e diffondendo le informazioni sul territorio: questo il naturale destino dell’organismo riunitosi oggi dopo una lunga inattività.
A presiederlo, l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Aldo Berlinguer, che questa riunione aveva voluto e organizzato. Accanto a lui il direttore dell’Arpab Aldo Schiassi ed esponenti dell’Ispra, della Sogin e del ministero dello Sviluppo economico. In platea presenti le associazioni ambientaliste interessate alla questione, responsabili sindacali e giornalisti.
All’ordine del giorno l’Itrec, l’impianto nucleare di Rotondella che la Sogin sta smantellando. E nel quale, il 21 agosto scorso, si era verificato un incidente su cui le informazioni rese pubbliche non erano state sufficienti a tranquillizzare la popolazione.
Ma il tema era anche un altro: l’indicazione, fatta dall’amministratore delegato Riccardo Casale nei giorni scorsi in un’intervista, della Basilicata come del luogo idoneo in cui impiantare il futuro deposito unico delle scorie nucleari, con l’ombra della vicenda di Scanzano che si allunga e spaventa i lucani.
“Dichiarazioni che mi hanno lasciato a dir poco perplesso – dice Berlinguer all’inizio – e che vorrei venissero chiarite e possibilmente smentite dagli esponenti Sogin qui presenti”. Il responsabile delle relazioni esterne della Sogin, Federico Colosi, ha assicurato – sia in risposta all’assessore che alle numerose domande provenute dalle associazioni – che non si conoscono ancora le aree potenzialmente idonee.
La relazione di Edoardo Petagna, responsabile di Itrec, ha illustrato storia e compiti di Sogin e poi ha spiegato cosa fosse accaduto il 21 agosto: un percolamento di sostanze radioattive dalla “fossa 7.1”, ossia il manufatto che ingloba i rifiuti solidi. Evento segnalato a Ispra, che poi ha provveduto a incaricare Arpab di un primo esame e a effettuare un sopralluogo alcuni giorni dopo. Il risultato delle indagini è stato positivo: non è emerso alcunché di pericoloso per l’ambiente e la salute umana.
E’ stato poi illustrato anche lo stato di avanzamento del decommissioning dell’impianto.
Lamberto Matteocci di Ispra – autorità di controllo terza – ha poi spiegato compiti e procedure dell’istituto e ricordato la successione di eventi in occasione dell’incidente del 21 agosto, confermando l’assenza di problemi per i cittadini e l’ambiente. Il Tavolo della Trasparenza ha preso atto, in base alle risultanze delle indagini compiute dagli enti terzi, dell’assenza di contaminazione all’esterno dell’impianto.
L’incontro è andato avanti con le numerosissime domande pervenute dalle associazioni, che mostrano quanto sia importante un organismo quale il Tavolo della Trasparenza.
Le conclusioni all’assessore Berlinguer: “L’aver convocato il Tavolo – ha detto – penso sia un segnale palese della volontà di colmare una lacuna, una distanza, com’è percepita dai cittadini. Proseguirò su questa falsariga e m’impegno fin d’ora a convocarlo con una frequenza più ravvicinata, diciamo una volta ogni sei mesi almeno”.
Ma l’assessore ha rimarcato anche l’importanza di un altro aspetto: “Le cose non vanno solo dette e fatte, ma comunicate. In questo senso i miei sopralluoghi dei mesi scorsi – a Bucaletto, alla SiderPotenza, a Viggiano eccetera – non sono ‘visite pastorali’, ma un modo per stare vicino ai cittadini, che sono le prime sentinelle sul territorio. Detto questo, con l’Arpab stiamo mettendo in campo un nuovo sistema di comunicazione che utilizzi meglio il suo sito internet e non solo. Tutti i cittadini dovranno sapere, in tempo reale, cosa accade all’ambiente in cui vivono”.
Set 29