“L’incontro di oggi sul Green Public Procurement conferma e rafforza il grande interesse della Regione Basilicata nei confronti dei bandi verdi. Non è un caso che insieme ad altre due regioni italiane, Lazio e Sardegna, siamo fortemente impegnati in attività di scambio di buone pratiche al fine di mettere a sistema l’adozione del Gpp. Con la giornata odierna vogliamo allargare il confronto per migliorare ulteriormente le nostre azioni mettendo al centro questa pratica anche in altri settori, come, ad esempio, quello della cultura”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Roberto Cifarelli, aprendo i lavori della Conferenza europea “Nuove sfide e opportunità per la diffusione del GPP (Green Public Procurement) in Italia ed in Europa. Esperienze, spunti ed idee del progetto “GPPbest” ospitata oggi a Matera, nelle sale di Palazzo Viceconte.
“La mia presenza qui oggi – ha aggiunto Cifarelli – serve anche a registrare le forti e positive implicazioni che il Gpp può e deve avere anche per il sistema delle imprese. Parlare di sostenibilità ambientale, infatti, non ha solo un valore etico, ma anche economico perchè su questa strada il tessuto produttivo può trovare nuove occasioni di crescita”.
Subito dopo è intervenuta Carmen Santoro, dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia. “E’ arrivato il tempo di abbandonare la politica del “porre rimedio”. Pubblicare bandi verdi significa lavorare soprattutto sulla prevenzione. Occorre innovare e modificare gli stili di vita e di comportamento se si vuole introdurre una nuova cultura della sostenibilità orientata a scelte consapevoli ed etiche nei consumi nel rispetto dell’ambiente. In Basilicata con la delibera di Giunta regionale 368 dell’11 maggio 2017 “Approvazione del piano di azione della Regione Basilicata per gli acquisti pubblici ecologici” ci siamo allineati subito allineati alla normativa nazionale”.
Gli obiettivi del piano d’azione per il Gpp della Regione Basilicata fino al 2020 sono: raggiungimento delle soglie di acquisti verdi da realizzare nell’ambito di ciascuna categoria merceologica; diffusione degli acquisti verdi nell’intero territorio regionale; implementazione di un sistema di monitoraggio.
“Con il piano dei rifiuti – ha aggiunto Santoro – la Regione Basilicata si è dotata di un efficace strumento per la tutela dell’ambiente e l’uso efficiente delle risorse finalizzato alla riduzione della produzione dei rifiuti, alla ottimizzazione degli scarti e all’incentivazione della raccolta differenziata”.
Moderata da Silvano Falocco (Fondazione Ecosistemi) si è poi svolta la sessione plenaria a cui hanno dato il proprio contributo Mariano Schiavone (Dirigente generale Apt, Amelia Turturean Marisanda Piriianu (Ministero dell’Ambiente della Romania), Vincenzo Telesca (Stazione unica appaltante Regione Basilicata), Egidio Longoni (Anci Lombardia).
Di bandi verdi nella cultura ha parlato Giuseppe Romaniello, direttore amministrativo della Fondazione Matera-Basilicata2019.
“Oggi – ha detto Romaniello – dobbiamo interrogarci sulla cecità che abbiamo rispetto alle scelte fatte e che continuiamo a fare in tema di cambiamenti ambientali e climatici. La cultura ha molto a che fare con questi argomenti. Nel dossier di Matera2019 che ci ha consentito di guadagnare il titolo di capitale europea della cultura ci sono parole, temi, progetti che hanno molto a che fare con la sostenibilità ambientale. E su questo stiamo orientando anche le nostre procedure amministrative. Ad esempio il bando per l’allestimento della Cava del sole che abbiamo redatto anche insieme al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Questo luogo, da cui tutto è nato, da dove arriva la pietra con cui si sono sviluppati i Sassi, ventre di Matera, diventerà il cuore pulsante della produzione e distribuzione culturale non solo per il 2019, ma anche per i 4 anni successivi. L’allestimento avverrà senza intaccare minimamente lo spazio circostanze, ma, appunto, tenendo presente la necessità di intervenire attraverso un percorso sostenibile di riuso. Così come tutti gli eventi in programma nel 2019 avranno al centro anche il tema della sostenibilità ambientale”.
A concludere la conferenza Elio Manti, dirigente generale dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata. “La parola su cui dobbiamo ragionare è questa: ambizione. In questi anni si sono fatti passi da gigante sul tema della sostenibilità ambientale e il Gpp sta entrando nella prassi della pubblica amministrazione. In generale la Pa non è in grado di assicurare nuovi assetti organizzativi che facciano parlare fra loro i diversi settori. Mentre la presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, della dirigente del Dipartimento Ambiente e la presenza del dipartimento programmazione e finanze ha il significato che nella Regione Basilicata si mettono sullo stesso campo tre punti di vista diversi che vogliono raggiungere lo stesso obiettivo. Il Gpp non è solo uno strumento dell’ambiente, ma serve anche a orientare il mercato. L’ambizione della Regione Basilicata è quella di fare di questo strumento una leva che ci aiuti a qualificare lo sviluppo territoriale”.
Subito dopo si sono svolte sessioni di lavoro parallele su due temi: “Replicare esperienze e sinergie per la promozione del GPP: attori e attivatori GPPbest a confronto con le altre regioni italiane” e “I criteri ambientali nelle manifestazioni culturali”.