Valentino Blasone, in una nota esprime soddisfazione per l’esito del confronto aperto tra ambientalisti e l’assessore comunale Paola D’Antonio, che ha sancito l’avvio di un nuovo metodo nel rapporto con i cittadini direttamente interessati dai lavori di riquilificazione in atto e pronti a partire anche in vista di Matera 2019. Di seguito la nota integrale.
I pini di Lanera: open present 2018.
Sembrerà strano, insolito, dà fastidio, molto, quasi mal si sopporta, ma un presidio spontaneo di cittadini si è ritrovato ad affermare una idea di città, nuova, alta, una poleis moderna e attuale, semplicemente attraverso la difesa di uno dei suoi emblemi: i pini del quartiere storico di Lanera.
Quella che ai più, non senza un fastidioso e a volte saccente distacco, era apparso come un intralcio alle consuete modalità di gestione della cosa pubblica, ora si svela essere un incredibile e fondante cambio di paradigma: la nostra città, il modo di amministrare la nostra città, come dichiarato ieri pubblicamente dall’assessore Paola D’Antonio, cambia e vuole divenire essere partecipativo ed inclusivo.
Oltre a salvare il più alto numero possibile di alberi e ad appurare scientificamente il loro effettivo stato di salute, questo cambio di paradigma è il più alto successo del presidio.
È un successo solare che nessuno potrà più ricoprire con veli e lacciuoli di pratiche burocratiche consociative ed affaristiche.
Nessuno, né il sindaco e la sua giunta, né il consiglio comunale, né, aggiungo, la Fondazione Matera Basilicata 2019 che sulla vicenda si è guardata bene di esprimere un parere, seppur simbolico, mentre il suo Direttore Paolo Verri diviene sodale e partecipe della nuova iniziativa editoriale dell’Eni qui in Basilicata (strane coincidenze che spiegano da sole il perché del distacco della città dall’evento ormai prossimo di Matera 2019).
Open future è lo slogan recitato come un mantra nel dossier di Matera 2019.
Bello, seppur rimandato ad un tempo indefinito, che riguarda solo pochi.
Invece, con inattesa forza e determinazione, un gruppo indifferenziato di cittadini, ognuno con la propria storia, le proprie convinzioni politiche, con il proprio vivere quotidiano, ha affermato che il bene pubblico è un dovere ed un diritto presente, ora, aperto a tutti quelli che hanno coscienza della cosa pubblica, mettendo da parte idee diverse e lottando per affermare il diritto di cittadinanza.
Ora, adesso, a Lanera, ovunque si presenti la necessità.
Perché questa è la Matera che si vuole, forse non tutti, ma sicuramente i semplici cittadini.
Unita, solidale, che discute e partecipa, che decide insieme, tutta insieme, sul bene comune.
Lanera open present è quindi il più bel regalo alla città degli ultimi anni.
È una bandiera che nessuno, ripeto nessuno, potrà mai mettere più da parte, già a partire dagli ormai prossimi nuovi progetti che, dovendo disegnare la città per i prossimi decenni, necessiteranno di preventiva pubblica e partecipata condivisione.
Valentino Blasone