L’ambientalista materano Pio Abiusi riapre il dibattito sullo smaltimento dei rifiuti con un intervento di Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II.
Come è comodo scendere dalla luna e scoprire, solo ora, che qualche pentito ha rivelato dove si trova la “bomba inquinante” di Masseria monti a Maddaloni! Giuseppe Messina ha richiamato l’attenzione sulla discarica illegale, abusiva e inquinante di Masseria Monti a Maddaloni, per fare una doverosa chiarezza. Dice Messina: “Le denunce, i filmati (andate su you toube), i documenti, le manifestazioni sono state talmente tante che chiunque magistrato o amministratore avrebbero il dovere di andarsene a casa per i silenzi, le omissioni, le archiviazioni. Oggi si scrive che grazie al contributo di qualche pentito della prima ora. E no! è troppo comodo nascondere le omissioni con le “dichiarazioni” di qualche pentito dell’ultima ora. Non ci sto. Non ci stiamo! I fumi, le combustioni, la falda freatica inquinata, la puzza e quant’altro sono stati e sono sotto gli occhi di tutti e non mi si venga a dire che è l’ultima scoperta delle solerti forze dell’ordine o di magistrati attenti al territorio o di amministratori preoccupati che i soldi in arrivo (in arrivo?) non andranno per una parte anche al comune di Maddaloni. Amministratori che in questi ultimi 30 anni sono stati affetti da cecità, sordità e mutismo. Il ladro non è solo quello che ruba ma anche quello che tiene il sacco. Chi pagherà per la falda inquinata, le malattie, le morti… Se c’è stato il silenzio colpevole e complice degli amministratori non si può dire che la gente sia stata con le mani in mano. Ma nessuno li ha ascoltati o preso in considerazione le loro denunce. Oggi chi dobbiamo ringraziare la camorra? E’ una vergogna e l’indignazione è totale ma senza speranza. Oggi Masseria Monti, domani Bortolotto, Lo Uttaro e chi altre come nuove scoperte di inquinamento”. Ha ragione Messina! Il saputello di turno o il potente di turno negli ultimi anni ha rispolverato spesso la imbecille frase “dove erano i cittadini” quando si inquinava il territorio?” Questa apparentemente demente frase è stata usata sistematicamente nel tentativo di screditare quei cittadini che motivatamente hanno contrastato scelte criminogene di ubicazione di impianti in siti non idonei tentando di screditare pure le numerose denunce di scarichi abusivi di rifiuti tossici fatte precedentemente. Altra frase apparentemente cretina era “i cittadini che protestano sono manovrati dalla malavita”. Ma chi inquinava? I delinquenti pagati dai colletti bianchi che producono i rifiuti. I delinquenti che hanno trasportato e trasportano i rifiuti industriali più o meno tossici prodotti da rispettabili aziende! Elementi di una filiera diabolica, criminale e stragista che hanno disseminato la pianura campana di mine tossiche pagati dai colletti bianchi, magari cavalieri del lavoro o commendatori. Mentre coloro che istituzionalmente dovevano difendere il territorio e la salute dei cittadini erano “distratti”, o forse erano andati un momento sulla luna in attesa di tempi migliori, come quelli attuali in cui sta per arrivare un nuovo malloppo da spendere per risanare quel territorio che si è lasciato avvelenare! Può darsi che qualcuno pensi. “Bene! Finalmente i cittadini si sono svegliati e organizzati nel richiedere il risanamento ambientale. Accontentiamoli. Emettiamo una legge, mandiamo alcuni soldati, “facimma a verè ca ce muvimme”! Insomma “facimme ammuina”, rivisitato!” Sembra che la diabolica filiera non verrà stroncata dalla maggioranza parlamentare nemmeno con la nuova legge dedicata alla Terra dei fuochi! Bene, se la pianura campana sarà presidiata e diventerà più difficile smaltire rifiuti industriali più o meno tossici, che problema c’è! Il territorio è così vasto, amici delinquenti e propensi a delinquere a pagamento non mancano. In Puglia, ad esempio vi sono tante grandi cave profonde a fossa; il territorio interno è così verde e rigoglioso e poco controllato… Occhio, anzi occhi aperti cittadini e rappresentanti delle istituzioni preposte alla tutela ambientale e alla salute dei cittadini! I rifiuti devono essere trasportati con autotreni, naturalmente con le carte apparentemente a posto (a pagamento, come si sa, qualche bollo e timbro non si nega a nessuno!). Ci vuole poco a riempire di mine tossiche un territorio “vergine”. Occhio alle aree nelle quali sono in corso lavori di movimento terra, costruzioni di manufatti con ampi parcheggi, svincoli stradali, cave ecc. Chi controlla se gli autotreni in arrivo sono vuoti o pieni di rifiuti? Occhio, non è escluso che mentre era in corso la spartizione dei nuovi lavori di “sminamento” della terra dei fuochi, sia già iniziato lo sversamento in altre aree più…tranquille!
Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II