Pio Abiusi torna ad occuparsi di una tematica ambientale e questa volta affronta il tema dell’ampliamento delle discariche. Di seguito la nota integrale.
La corsa all’ampliamento delle discariche.
La scadenza per l’adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti è stata rinviata, per l’ennesima volta, al 30 giugno 2014,
Chissà quante proroghe bisognerà ancora attendere.
Il piano regionale è di per se un falso problema perchè si possono gestire le quattro buste di rifiuti che produciamo anche senza l’impiantistica, possiamo fare ricorso alle regioni limitrofe ed ovviamente dare lavoro a maestranze di quei territori.
I Comuni dell’Alto Bradano ce lo insegnano, hanno portato la raccolta differenziata al 70% ed aggregano anche comuni che sono fuori dal loro comprensorio eppure l’impiantistica manca anche per loro.
Per il compostaggio dell’umido si avvalgono dell’impianto di Laterza, l’altro materiale riveniente dalla differenziata e che equivale ad un 20% del tutto viene anche esso lavorato talvolta in regione.
Quei comuni si sono avvalsi degli incentivi comunitari e nazionali per organizzare la raccolta porta a porta ed identiche risorse sono disponibili per tutto il territorio lucano.
Con apposita delibera di giunta regionale è stata finanziata la raccolta nel bacino centro, quello di Potenza; per l’area del materano è previsto altrettanto e tutto questo a prescindere del piano regionale per la gestione dei rifiuti. Appare evidente, finalmente, che il piano curato dalla Provincia di Matera confluirà in quello della Regione così come è già accaduto per quello relativo alla Provincia di Potenza. La raccolta differenziata a Potenza e dintorni non parte perchè c’è difficoltà a sistemare il carrozzone ACTA con i suoi 130 addetti di cui 50 amministrativi difficili da “spalmare”. Sono cose che fortunatamente nell’area del materano non esistono ed addirittura a Matera città il contratto con la società che cura il servizio di raccolta non è stato ancora stipulato. La raccolta differenziata potrebbe partire senza alcuna difficoltà come da accordo di programma con il MATTM- Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare- ed il CONAI .
Si dovrebbe lavorare alacremente in questa direzione ed invece si sollecitano, miseramente, ampliamenti di discariche anche da parte di amministrazioni sensibili alla problematica; anche queste ultime si limitano a sollecitare la creazione di nuovi buchi- le discariche- dove interrare i rifiuti invece di lavorare per il riuso del materiale.
Ci si adoperi sin da domani per dare gambe alla raccolta differenziata e di discariche ne potremmo fare a meno
Non ci manca proprio niente per essere virtuosi l’unica cosa che ci penalizza sono gli amministratori pubblici.
Non è pensabile che ci si debba piangere addosso per il mancato ampliamento delle discariche ed ignorare la raccolta differenziata! Di sicuro ci sono interessi sottesi perchè il partito delle discariche oggi è più forte essendo ferma l’edilizia. Povera Basilicata troverà mai un momento di riscatto?
Pio Abiusi