L’ex sindaco di Matera, Saverio Acito, esprime alcune riflessioni sui lavori in corso nel Parco della Murgia Materana e sottolinea il mancato rispetto anche aella legge 771/1986 che è stata concepita non solo per tutelare gli antichi rioni Sassi e solo per la salvaguardia dell’altopiano murgico. Di seguito la nota integrale.
Il parere favorevole sul Progetto degli interventi tutt’ora in corso di realizzazione sul nostro Altopiano murgico, è stato, tra l’altro, così espresso: si “[…]ritiene tuttavia opportuno, ai fini di un migliore inserimento paesaggistico, segnalare la necessità che vengano osservate le seguenti prescrizioni: inquadrare gli interventi nell’ambito delle Norme Tecniche d’Attuazione del Piano del Parco […]
Strano modo di esprimere un parere da parte di chi è chiamato a verificare, nella sede competente della conferenza di servizio, proprio il rispetto delle norme, e non per “opportunità” ma per obbligo.
In sede di istruttoria, precedente alla conferenza di servizio, RUP, prima di ogni altro, e tutti i partecipanti cosa hanno verificato?
In Particolare, Ente Parco, Ufficio Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Soprintendenza, cosa avrebbero dovuto accertare, per poter esprimere parere favorevole, se none soprattutto, la obbligatoria rispondenza delle scelte progettuali alle norme in vigore nelle aree interessate dagli interventi?
Può prescindere dalla verifica puntuale dell’avvenuto rispetto dalle Norme Tecniche d’attuazione, già in fase progettuale, il parere della conferenza di servizio?
Ancora, in mancanza della verifica in quella sede, a chi veniva demandata, dalla stessa Conferenza di servizio, l’accertamento sull’ inquadramento degli interventi “nell’ambito delle Norme Tecniche d’Attuazione del Piano del Parco”?
oggi chi deve dare una risposta definitiva sulla accertata rispondenza degli interventi a dette norme per far tacere finalmente il solerte e meritevole Consigliere Mario Montemurro ed una Comunità quanto meno sorpresa dalla originalità di tanti interventi, in un’area che avrebbe gradito poter continuare a mostrare se stessa, così come ci era stata consegnata da millenni di storia e da uomini più rispettosi, non animati certamente dal morboso desiderio di lasciare il propr”IO” segno?
Mi permetto, infine, di fare un richiamo alla legge 11 novembre 1986 n. 771 “Conservazione e recupero dei rioni Sassi di Matera”, tutt’ora vigente, che avrebbe dovuto costituire la bussola da seguire da parte di tutti e per ogni intervento nei Sassi e sull’Altopiano murgico:
Art. 1
1. La conservazione ed il recupero architettonico, urbanistico, ambientale ed economico dei rioni Sassi di Matera e la salvaguardia del prospiciente altipiano murgico sono di preminente interesse nazionale.
Le opere eseguite e/o in corso sono finalizzate alla salvaguardia del prospiciente altipiano murgico, unico obiettivo, salvaguardia, consentito dalla legge 771?
Possibile che tanta saggezza, esperienza, sensibilità, competenza, tutte, presumo,presenti e comprese in quella benedetta Conferenza di servizio, non siano state capaci di accertare la compatibilità di opere, ora rilevatesiai più, (certamente meno saggi, meno esperti, meno sensibili, meno competenti), decisamente presuntuose, incongrue, addirittura violenti rispetto al concetto di salvaguardia di aree rese delicate e fragili da millenni di storia?
Mi auguro che l’attuale Amministrazione, anche per coerenza con gli impegni assunti, non solo in campagna elettorale, si sappia far apprezzare per coraggio e per determinazione, facendo vincere questi rispetto al timore di mettere in discussione quanto reso possibile dalla amministrazione precedente apparsa succube rispetto ad …Invitaliadopo essere stata “complice” delle FAL per il dono della pensilina…
Ora anche il PD, già parte essenziale, anzi determinante, di quella amministrazione riconosce che si è in presenzadi: “uno scempio” quello che si sta consumando da mesi sul parco Murgia di Matera. Interventi di tale tipo richiedono una reazione coesa da parte di politica e istituzioni, le quali non possono tacere…
Cosa hanno fatto sino ad ora politica ed istituzioni?
Quando la società sarà Comunità, quindi matura, non influenzata da sentimenti meschini di invidia e gelosia, o di giustizialismo ed egualitarismo, potrà comprendere come la progettazione in siti delicati, scrigno e preziosa testimonianza di millenni di storia, non può essere affidata alle fortune di un concorso di idee valutate in sedi lontane, sperabilmente asettiche e non influenzabili, quanto piuttosto a Professionisti maturati, giorno dopo giorno sul campo, rispettosi del “genius loci” dell’interazione tra il luogo e la sua identità, dotati di vera specifica competenza, riconosciuta ed apprezzata, e Matera, aveva ed ha Professionisti di tale fatta, giovani e meno giovani e, di tanto, non può continuare a fare spreco.
Non vi pare abbastanza?…
Saverio Acito