Il Comitato “No Inceneritore Mento sul cemento” invita il “bis-consigliere” Paterino ad un pubblico confronto sulle conseguenze dell’incenerimento dei rifiuti nelle cementerie. Di seguito la nota integrale.
Le bugie hanno (quasi sempre) le gambe corte, parafrasando un vecchio proverbio.
E di inesattezze, alternate con vere e proprie bugie, se ne sono dovute leggere tante anche dopo l’incredibile Consiglio Comunale del 16 aprile scorso nel quale quasi tutti i consiglieri presenti, con qualche meritoria eccezione, accantonarono, senza avere il coraggio di votarla, la petizione firmata da oltre 2100 firme di cittadini materani e promossa dal Comitato No Inceneritore MentoSulCemento contro il progetto di bruciare fino a 60 mila tonnellate all’anno di rifiuti nell’impianto Italcementi di contrada Trasanello.
Proprio per smascherare pubblicamente una parte di tali inesattezze, un membro dello scrivente Comitato No Inceneritore Matera – mento sul cemento, aveva nelle scorse settimane già invitato il consigliere comunale e provinciale Michele Paterino (http://www.comune.matera.it/it/organizzazione/organi-di-indirizzo-politico-amministrativo/item/5613-paterino-michele-donato) ad un pubblico confronto sugli effetti dell’incenerimento dei rifiuti nelle cementerie: senza ottenere alcuna risposta dall’interessato.
Tanto alla luce delle radicali posizioni “pro-incenerimento” esposte dal consigliere Paterino nel consiglio del 16 aprile scorso e in suoi successivi comunicati stampa. Come Comitato, ribadiamo e rinnoviamo l’invito, alla luce anche delle voci di corridoio che indicano lui (o suoi congiunti) come prossimo assessore della nuova Giunta Adduce (l’ennesimo “rimpasto”, “quinquies o sexies”?).
Ci auguriamo che, stavolta, il “bis-consigliere” Paterino abbia stavolta voglia e coraggio di accettare il nostro invito al fine di poter chiarire in pubblico tutte le inesattezze che lo stesso ha più volte proferito in merito, ergendosi a vero “tetragono” della pratica dell’incenerimento dei rifiuti.