Alessandro Mortarino e Federico Sandrone, Coordinatori del Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare estensore della Proposta di Legge a nome dell’intero Forum nazionale Salviamo il Paesaggio hanno inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato in cui chiedono una legge per l’arresto del consumo di suolo. Di seguito la nota inviata da Città Plurale, associazione aderente al Forum Salviamo il Paesaggio.
Con una lettera, il nostro Forum nazionale sollecita l’intervento della Senatrice Casellati e dell’Onorevole Fico per far giungere la loro voce istituzionale e l’indiscutibile peso della loro autorità per chiedere al Parlamento di riprendere e completare l’iter relativo al Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “Norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati”. Iter interrotto, non solo a causa dell’emergenza pandemica, e giunto ormai ad un punto di estrema emergenza ecosistemica che impone un impegno preciso da parte del Parlamento per interpretare correttamente le sfide da opporre alle crisi che il nostro tempo sta conoscendo – sociali, sanitarie, climatiche, ambientali, economiche – e i cambiamenti indispensabili cui i nostri modelli sociali dovranno conformarsi.
Il testo integrale del documento inviato dal Forum nazionale Salviamo il Paesaggio:
Illustrissima Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
Illustrissimo Presidente della Camera, On. Roberto Fico
Oggetto: Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “Norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati”.
Illustrissimi Presidenti,
nei giorni scorsi abbiamo appreso con estrema soddisfazione, attraverso i media, dell’invito che il Presidente della Camera ha inteso rivolgere a tutto il Parlamento e ai componenti delle Commissioni interessate per stimolare e sollecitare la ripresa dell’iter relativo al Disegno di Legge sull’acqua pubblica.
Una legge importante, come affermato dallo stesso Presidente, per “il valore inestimabile dei beni pubblici e dei beni comuni e, più in generale, l’importanza delle sfide – ambientali, sociali ed economiche – che siamo chiamati a fronteggiare» e che da anni la Società civile chiede venga approvata.
Desideriamo esprimere il nostro plauso per l’autorevole appello formulato e vogliamo cogliere l’occasione per richiedere – sia all’On. Fico e sia alla Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Casellati – di voler far giungere la Vostra voce istituzionale e l’indiscutibile peso della Vostra autorità per sollecitare il Parlamento a voler riprendere e completare anche l’iter relativo al Disegno di Legge AS 164 e AC 63 “norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati”.
Tale DdL è stato elaborato da un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico formato da 75 massimi Esperti multidisciplinari riuniti all’interno del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio/Salviamo il Paesaggio (Rete nazionale formata da oltre 1.000 organizzazioni e decine di migliaia di persone a livello individuale).
Sottoposto alle valutazioni di tutte le forze politiche nel febbraio 2018, il testo è stato presentato come Proposta di Legge alla Camera (rubricata AC 63, a prima firma dell’On. Federica Daga) e al Senato (rubricata AS 164, a prima firma della Sen. Paola Nugnes) il 23 marzo 2018, giorno dell’insediamento dei due rami del Parlamento e, successivamente, incardinato in Commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura al Senato.
Nel corso degli anni la Commissione ha ospitato in audizione i rappresentanti di circa 100 realtà competenti in materia (nell’ambito della Ricerca scientifica, accademica e statistica, delle Professioni, delle forze datoriali, delle organizzazioni agricole e delle associazioni dedite alla tutela ambientale) e da più di un anno avrebbe dovuto formulare un definitivo testo normativo unificato da sottoporre al dibattito finale del Parlamento per l’approvazione.
L’iter si è però interrotto, non solo a causa dell’emergenza pandemica, e riteniamo che solo un forte monito da parte dei Presidenti delle Camere, che rappresentano il sovrano Legislatore nella nostra Repubblica, possa richiamare l’urgenza di sbloccare l’iter inopinatamente interrotto e dare, finalmente, una norma efficace ed esaustiva che, se approvata, consentirebbe di arrestare il fenomeno del consumo di suolo nel nostro Paese e al medesimo tempo orienterebbe l’intero comparto edilizio (prezioso per l’intero PIL nazionale) a rivolgere le sue chances di sviluppo al recupero e al riuso del vasto stock immobiliare già esistente e inutilizzato (secondo l’Istat oltre 7 milioni di abitazioni vuote/sfitte, 700 mila capannoni dismessi, 500 mila negozi definitivamente chiusi …).
Vogliamo anche sottolineare che l’urgenza di approvare una legge per arrestare il consumo di suolo – ben richiamata ripetutamente anche da fonti autorevoli quali ISPRA, Corte dei Conti, ASviS e recentemente ribadita dalla Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Sen. Vilma Moronese – risulta di particolare attualità e importanza nevralgica.
Il consumo di suolo rappresenta, infatti, un’emergenza ecosistemica, fortemente correlata al fenomeno del cambiamento climatico, e la necessaria inversione di tendenza è una delle principali sfide di modernizzazione per l’Italia e l’Europa intera, come evidenziato dal Green Deal e la Next Generation EU, ed è al centro della consultazione che la Commissione Europea ha aperto a tutti i cittadini degli Stati membri per aggiornare la “Strategia tematica per la protezione del suolo” nel quadro della “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030”.
Occorre, dunque, un impegno preciso da parte del Parlamento per interpretare correttamente le sfide da opporre alle crisi che il nostro tempo sta conoscendo – sociali, sanitarie, climatiche, ambientali, economiche – e i cambiamenti indispensabili cui i nostri modelli sociali dovranno conformarsi.
Una sfida che investe tutta la Politica nazionale e che Vi chiediamo di voler stimolare ad assumere pienamente la consapevolezza di definire una risposta a una emergenza non più procrastinabile.
Restando in attesa di Vostro cortese riscontro e confermandoVi la nostra piena disponibilità a contribuire al raggiungimento di quanto sopra esposto, porgiamo le nostre più vive cordialità.