Nei giorni scorsi è stata presentata una PDL a firma del consigliere regionale del M5S – Gianni Leggieri – avente ad oggetto norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio con riferimento alle emissioni industriali inquinanti.
Si tratta di una PDL che aumenta il rigore nella gestione da parte degli Enti preposti di tutti gli impianti dalla cui attività si rileva un forte pericolo per l’ambiente.
La PDL recepisce tutte le normative nazionali ed europee riguardanti il danno ambientale ed obbliga gli Enti preposti alla valutazione del danno sanitario (VDS) e dell’impatto sanitario (VIS) nell’iter valutativo AIA e VIA.
Si tratta di una normativa particolarmente rigorosa che si spinge, sul campo della difesa ambientale, ben oltre quanto già fatto da altre Regioni, introducendo per la priva volta anche la valutazione sull’impatto sanitario delle attività industriali inquinanti.
La valutazione di impatto sanitario consiste in un monitoraggio sanitario ed ambientale che termina con la redazione di un apposito report che viene consegnato alle considerazioni finali della Giunta regionale.
Si tratta di un’attenta analisi dei rischi sanitari che derivano dall’insediamenti industriali, che qualora risultino operanti in violazione dei limiti imposti dalla legge nazionale, nonché dalle direttive europee, rischiano o pesanti sanzioni o addirittura la chiusura degli impianti.
Il procedimento di VIS si articola in diverse fasi che vanno dalla valutazione preliminare fino valutazione del percorso e monitoraggio, passando attraverso la definizione delle procedure, la valutazione degli impatti e l’elaborazione del rapporto con raccomandazioni.
E’ di tutta evidenza che l’approvazione della PDL presentata dal Movimento 5 Stelle rappresenterebbe un ulteriore tutela a favore delle comunità locali che vivono a stretto contatto con insediamenti industriali impattanti dal punto di vista ambientale.
Sempre all’interno della stessa PDL si prevedono anche strumenti di informazione periodica dei cittadini e degli organi decisori sui cambiamenti nelle comunità esposte alle attività in esame.
Si prevede inoltre una fase di valutazione anche in ambito sanitario dell’efficacia delle prescrizioni imposte attraverso organi di controllo quali ARPAB, ISPRA, Dipartimenti di Igiene e Salute pubblica di ASP e ASM, IRCCS – Crob, Prefettura e Vigili del Fuoco, ciascuno per le proprie competenze, con il coordinamento dei Dipartimenti Ambiente e Salute della Regione Basilicata.
“Si tratta di una proposta di legge di grande importanza che va nella direzione di un maggior controllo e di una maggiore attenzione alle ricadute di carattere ambientale e sanitario delle attività industriali. Una proposta sicuramente innovativa che non trova precedenti nelle legislazioni regionali. Non a caso, si è arrivati alla elaborazione di tale proposta grazie al prezioso contributo di numerosi collaboratori che hanno dedicato tempo e preziose competenze alla stesura della PDL in questione. Il mio ringraziamento va a costoro e mi auguro che la stessa venga recepita, in tempi brevi, dalla Regione Basilicata”.