L’ampliamento della Sider-Potenza è insostenibile sotto tutti i punti: sanitario, ambientale e urbanistico. E’ quanto sostiene in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianni Leggieri. Di seguito la nota integrale.
Quanto riportato nell’autorizzazione integrata ambientale, oggetto della DGR 1443/15 e che di fatto vede autorizzare l’ampliamento dell’impianto della Sider, nonché l’aumento di emissioni di monossido di carbonio, appare quanto mai inopportuno: sarebbe troppo pericoloso per la salute dei cittadini.
Non è mai stato quantificato né l’impatto ambientale e né sanitario dell’impianto, non sappiamo esattamente quali tipologie di rifiuti sono entrati nello stesso durante la sua vita ed un ulteriore ampliamento sarebbe inconciliabile con la vivibilità della zona. La Società godrebbe di un regime troppo ampio di autocontrollo con un Arpab relegata al ruolo di consulente tecnico con monitoraggi considerabili episodici per la loro cadenza, con un contradditorio quasi inesistente.
Occorrerebbe dar seguito alla relazione delProf. Massimo Zucchetti, Ordinario del Politecnico di Torino, che ha già denunciato il grave stato di contaminazione della zona, tenuto debito conto che quando parliamo di diossine dovremmo avere il buon senso di non ripetere gli errori già fatti in altri luoghi della Basilicata ove questi inquinanti organici, persistenti, cancerogeni e mutageni, potrebbero già essere entrati nella catena alimentare minacciando addirittura le generazioni venture.
E’ inaccettabile far finta di appellarsi al principio di precauzione (come si legge nell’AIA dell’Ufficio compatibilità ambientale) per poi ignorarlo assieme a tutti gli altri mancati monitoraggi ante operam e sanitari mai svolti per la zona.
Manca un serio monitoraggio ambientale.
L’Arpab non ha i mezzi per analizzare in autonomia diossine e furani, non è accreditata (cosa grave per un’agenzia che si dovrebbe occupare in modo autoritario di monitoraggio ambientale) e non avrebbe neanche l’autonomia politica per garantire la dovuta imparzialità nei controlli.
Questo non è un modello di sviluppo ma di morte, prendiamone definitivamente coscienza.
Considerazioni, queste, oggetto della mozione depositata in mattinata dal portavoce Consigliere regionale M5S Gianni Leggieri nella quale si chiede un impegno al Presidente Pittella affinchè attui nel breve termine una serie di studi necessari per verificare l’inquinamento ambientale prodotto dall’impianto su flora e fauna e sulla popolazione residente.