Gianni Leggieri, consigliere regionale M5s: “La Consulta boccia ancora una volta lo Sblocca Italia”. Di seguito la nota integrale.
La Consulta boccia ancora una volta lo Sblocca Italia. Ma ricordiamo che la Basilicata preferì non impugnare il decreto.
Accogliamo con grande soddisfazione la pronuncia della Corte Costituzionale che con la sentenza n. 170 del 2017 ha bocciato il comma 7 dell’art. 38 dello Sblocca Italia.
Una pronuncia che restituisce forza al ruolo delle Regioni nei procedimenti relativi all’adozione del titolo concessorio unico per le attività petrolifere.
Per questa vittoria dobbiamo ringraziare le Regioni che con coraggio hanno avuto la libertà e la forza di opporsi al Governo centrale impugnando un provvedimento dannoso per i cittadini italiani. Non possiamo certo ringraziare il Consiglio regionale della Basilicata e i consiglieri di maggioranza (ed in parte di opposizione) che invece il 4 dicembre 2014 decisero di non impugnare quel provvedimento per non inimicarsi il signorotto di Firenze allora nel pieno della sua ascesa politica.
Ricordiamo che la richiesta presentata dal Movimento 5 Stelle di Basilicata fu bocciata dall’assise regionale da una maggioranza appiattita sulle posizioni dell’allora premier Renzi con la complicità di esponenti di quella che allora era ancora opposizione e che, poi, divenne maggioranza a tutti gli effetti.
Presidente del Consiglio regionale era allora il consigliere Lacorazza che oggi canta vittoria per una battaglia che non ebbe il coraggio di combattere e a cui negò ogni forma di sostegno.
I cittadini presenti quel giorno davanti ai cancelli della Regione Basilicata sanno bene come andò la storia, ma qualcuno tenta ancora di ingannare e mistificare la realtà pensando di poter in eterno giocare su più tavoli da gioco.
La Sentenza della Consulta permette di leggere meglio la storia politica degli ultimi anni della nostra Regione e chiarisce che mentre il Movimento 5 Stelle si batteva per impugnare lo Sblocca Italia, il Partito Democratico, tutto, chinava il capo a causa dei diktat romani.
Se non fosse stato per le altre Regioni che invece a quei diktat decisero di non sottostare, oggi non saremmo qui a commentare questa sentenza e una piccola, ma importante vittoria.