Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianni Leggieri interviene sulla vicenda del referendum per dire no al petrolio: “Battaglia difficile ma non impossibile”. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo con soddisfazione la notizia che con la Sardegna siamo arrivati a quota 5 e che quindi adesso è possibile presentare ufficialmente i quesiti referendari alla Corte costituzionale.
Non resta a questo punto che attendere la pronuncia della Corte costituzionale e poi la parola passerà direttamente ai cittadini.
Sarà proprio questa la vera partita che dobbiamo essere pronti a giocare e che deve vedere il Movimento 5 Stelle di Basilicata protagonista nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in ogni dove, per far comprendere ai cittadini lucani l’importanza del referendum, della partecipazione e del voto.
E’ necessario impegnarsi a fondo perché la partita che ci apprestiamo a giocare è difficile e il tempo a nostra disposizione a ristretto. In gioco c’è il futuro della nostra terra, il nostro stesso futuro. La parola passa al popolo, ai cittadini, a coloro che con il loro voto possono decidere il futuro di questa Regione e non solo. Noi abbiamo il dovere di informare, di creare le premesse per una vittoria che, se anche difficile, non è certo impossibile.
Sento da più parti parlare di una sconfitta inevitabile e di un errore strategico da parte di chi ha voluto puntare sul referendum. Non credo che sia così, ed in ogni caso, dopo la scellerata decisione del 4 dicembre scorso da parte del consiglio regionale di Basilicata, sono convinto che ben poche alternative avevamo, se non appunto la strada referendaria.
E’ chiaro che la battaglia è tutta in salita e che raggiungere il quorum non è facile. E’ vero pure che il referendum negli anni si è mostrato uno strumento di democrazia diretta ormai “stanco”, però è innegabile che i cittadini italiani nei momenti importanti hanno sempre risposto in maniera positiva.
Per questo voglio essere fiducioso e voglio credere che se in questi mesi sapremo organizzarci per parlare con i cittadini, con le categorie produttive, con le associazioni avremo la possibilità di smentire gli uccelli del malaugurio.
Di fronte a noi ci sono i poteri forti e già da mesi è in atto una campagna mediatica scandalosa volta a presentare il petrolio come un bene per i cittadini e per le comunità locali. Ma questo fa parte del gioco e noi dobbiamo essere bravi a smascherare queste falsità.
Da domani inizia un duro lavoro che ci deve vedere tutti attivi e consapevoli, da domani inizia il lavoro comune per comune per far conoscere la verità e portare cittadini consapevoli ed informati ad affrontare il voto.
Un appello voglio rivolgerlo a tutti coloro che credono nella battaglia referendaria e che si apprestano a lavorare per la buona riuscita del referendum. Occorre unità, collaborazione, organizzazione. Per questo è arrivato il momento di confrontarci seriamente e costruttivamente per agire in sinergia. Ritengo questa l’unica strada percorribile per ottenere il risultato sperato.
Il Movimento 5 Stelle di Basilicata farà la sua parte. Naturalmente sono curioso di vedere il governatore Pittella in giro per le piazze a promuovere i quesiti referendari, ma questa è tutta un’altra storia.
Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianni Leggieri
REFERENDUM PETROLIO: SANCHIRICO (IU), DIFFIDARE DA NOVELLI DONCHISCIOTTE
“Il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, replicando alle affermazioni del consigliere regionale dell’Emilia Romagna Gianni Bessi, che ha contestato il ricorso ai referendum come unica iniziativa, sicuramente accecato dalla cultura integralista dell’ambientalismo radicale, ha omesso di ricordare che oggi è necessario sviluppare fino in fondo le linee guida dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN), che ha come primo obiettivo la riduzione del costo dell’energia in Italia”. E’ quanto sostiene il coordinatore di Italia Unica Pietro Sanchirico per il quale “occorre dare priorità all’efficienza energetica perché contribuisce contemporaneamente al raggiungimento di tutti gli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale: riduzione dei costi energetici, riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale, miglioramento della sicurezza ed indipendenza di approvvigionamento e sviluppo della crescita economica. Le misure da adottare in questo ambito sono diverse: rafforzamento di standard minimi e normative di settore, in particolare per quanto riguarda l’edilizia (per nuove costruzioni o rifacimenti importanti), il settore dei trasporti (anche in recepimento di normative europee); estensione nel tempo di detrazioni fiscali, prevalentemente da dedicare in modo specifico al settore delle ristrutturazioni civili (le detrazioni al 55% sono ad esempio una misura recentemente prolungata e rafforzata);introduzione di incentivazione diretta per gli interventi della Pubblica Amministrazione – impossibilitata ad accedere al meccanismo delle detrazioni fiscali – tramite il cosiddetto ‘Conto Termico’ recentemente emanato. E il consigliere emiliano Bessi, dello stesso partito di Lacorazza, avverte che “non si può direno a tutto” e magari pretendere l’attenzione del Governo, ricordando che la prima piattaforma in Adriatico, la Ravenna 1, risale al 1960, ma ciò non ha impedito alla città di diventare Capitale italiana della cultura e che nel distretto energetico emiliano-romagnolo, lavoro, ambiente, sviluppo, agricoltura, pesca, cultura e turismo da sempre riescono a convivere perfettamente specie dopo aver siglato un accordo con il Mise per disciplinare ogni azione. Farsi scudo dei problemi di sicurezza tanto per cavalcare un diffuso sentimento anti-trivelle dovuto principalmente ai mancati benefici sempre annunciati e promessi – dice Sanchirico – non dovrebbe appartenere ai comportamenti di chi ha un ruolo istituzionale e non può ergersi a novello Donchisciotte”.