6 febbraio, 9 febbraio, 13 febbraio. Solo per citare quelli del mese in corso. Nel giro di una settimana sono già tre gli episodi che riguardano la fuoriscita anomala di liquami verso il torrente Gravina provenienti dal depuratore di contrada Pantano a Matera. Ma altri episodi del genere sono stati segnalati ripetutamente negli ultimi anni da Legambiente. Questo pomeriggio, grazie alla segnalazione di cittadini e podisti che frequentano la strada adiacente il cimitero nuovo di Matera, si è reso nuovamente necessario l’intervento di tecnici comunali, Polizia Locale, Carabinieri e sono stati avvertiti i dipendenti di Acquedotto Lucano e del Corpo Forestale dello Stato. Martedì scorso Acquedotto Lucano aveva annunciato a seguito di questo ennesimo episodio di inquinamento ambientale una denuncia per la manomissione delle apparecchiature dell’impianto di depurazione di contrada Pantano ipotizzando quindi un sabotaggio da parte di ignoti.
Possibile che c’è un sabotaggio ogni quattro giorni? L’auspicio è che questi episodi vengano approfonditi in maniera adeguata da parte delle autorità competenti perchè non fanno certamente onore alla città di Matera, sopratutto ora che è stata nominata capitale europea della cultura nel 2019.
Michele Capolupo
E’ MANICOOOOOOOOOOOO! come per la discarica di La Martella azionata dal nostro dirigente immarcescibile. In 20 anni quell’impianto non ha mai funzionato, adesso affidato a chi il mestiere lo conosce va ma adesso è anche vecchio e va fatto revamping. Credo proprio che il nuovo gestore del depuratore l’impianto non lo conosca e faccia un po’ di pasticci. Il vecchio gestore doveva andare via per condanne passate in giudicato. Anche il depuratore di Pantano va adeguato ma grazie alla incapacità progettuale di Acquedotto Lucano ci arriverà parte di una sanzione comunitaria che assommerà almeno a 250 milioni di euro.