Una giovane lontra ritrovata morta lungo la Statale 106 Jonica presso Metaponto.
La Basilicata è la regione che ospita, lungo tutti i suoi fiumi, la popolazione più importante d’Italia di questa specie.
Dopo alcune recentissime e positive notizie di avvistamenti di lontra lungo il fiume Bradano purtroppo si deve segnalare un nuovo caso di mortalità che riguarda questo mammifero così raro ed interessante.
Nel pomeriggio del 07 dicembre, su segnalazione di un automobilista, il CRAS Provinciale di San Giuliano (Mt) è intervenuto per il recupero di una carcassa di Lontra lungo la Statale 106 Jonica in agro di Pisticci.
Sul posto si sono recati il Responsabile del Centro Recupero Matteo Visceglia accompagnato dal veterinario del Parco di Gallipoli Cognato Egidio Mallia e dal volontario Rocco Silvaggi constatando purtroppo il pessimo stato di conservazione della carcassa poiché schiacciata in più parti e in evidente stato di decomposizione da 6-7 gg. Il peso dell’animale, probabilmente giovane, rilevato al momento del recupero è di 4 kg.
L’esemplare è sicuramente morto a seguito di impatto con veicolo in un tratto di strada molto pericoloso e ad alta densità di traffico. Il fiume più vicino al sito di ritrovamento è il Basento, distante 660 mt mentre la linea di costa è a 4,3 km. Va evidenziato come l’area intorno al sito è occupata da estese coltivazioni intensive e fabbricati rurali sparsi ad eccezione di una sottile fascia di vegetazione igrofila fluviale.
I dati di ritrovamento sono stati inseriti in un data base nazionale ospitato nel sito web Segnalazioni lontre che ha lo scopo di mappare tutti i casi conosciuti di mortalità di questa specie e predisporre eventuali azioni di mitigazione nei siti a maggior frequenza di incidenti.
La carcassa sarà consegnata, come prevede il Piano Nazionale di Azione sulla Lontra, tramite ASL all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata.
Il Responsabile del Centro Recupero Matteo Visceglia dichiara:
“Con questa segnalazione purtroppo si conferma la drammatica situazione di pericolosità di molte strade in Basilicata per la sopravvivenza della Lontra. Il susseguirsi di segnalazioni e ritrovamenti induce quindi a pensare che il territorio lucano ospiti ancora importanti nuclei della specie ma fattori antropici e infrastrutture viarie ne stanno mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza. Si spera che le indicazioni e gli indirizzi contenuti nel Piano Nazionale di Azione redatto dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) e pubblicato dal Ministero dell’Ambiente possano favorire in futuro una più adeguata tutela e conservazione di questa specie di importanza europea.
Per ora dunque resta importante la raccolta di dati di presenza di esemplari vivi o morti e per questo ci appelliamo alle istituzioni preposte, e alla Regione Basilicata in primis ma anche alle province di Matera e Potenza, affinchè favoriscano e sostengano interventi finalizzati al miglioramento di un coordinamento di esperti ed appassionati a livello locale e nazionale che consenta una più incisiva azione di ricerca, monitoraggio e valutazione dei dati acquisiti, nonché una più adeguata strategia di recupero, conservazione e studio delle carcasse eventualmente rinvenute e segnalate da cittadini e forze dell’ordine. Sappiamo che qualcosa si sta facendo ma riteniamo che occorra uno sforzo maggiore affinché vengano concretizzate misure efficaci di protezione degli habitat della specie”.
La foto è del Centro Provinciale Recupero Animali Selvaticidi San Giuliano.