L’associazione B.R.I.O., sede di Matera, intende anch’essa affermare il suo forte e deciso sdegno per l’ennesima minaccia speculativa che preme sul complesso rupestre della Gravinella, gravato dal 2009 dal piano di lottizzazione “il Quadrifoglio”, nell’ambito del quale stanno proseguendo i lavori di sbancamento di una vasta area, a poca distanza dalla Chiesetta settecentesca omonima.
Siamo profondamente grati al MUV (Museo della Memoria Virtuale) di Matera, al quale ci allineiamo, per aver nuovamente sollevato la preoccupante questione alla pubblica opinione ed aver spiegato chiaramente i concreti rischi di distruzione dell’habitat naturalistico, area SIC (sito di interesse comunitario), di grande valenza storica e floristica e faunistica, su cui la lottizzazione edilizia predetta incombe con la sua voracità distruttiva; il sistema delle aie, in particolare, come hanno già fatto notare gli amici del MUV, è stato già pesantemente intaccato con la distruzione di due di tali testimonianze della civiltà contadina, teatro di riti e pratiche antropologiche di un passato agro-pastorale.
Il pericolo reale è il danneggiamento di altre testimonianze del genere e rende inaccettabile e del tutto priva di qualsiasi giustificazione, anche abitativa, un piano di ulteriore edificazione e consumo di suolo cittadino, di così rilevante e pregevole valore .
In consonanza con le proposte del MUV, riteniamo che il progetto vada stralciato e l’area sottoposta a vincolo, per cui faremo appello alle istituzioni a ciò competenti, stranamente silenti.
La smania cementificatrice delle solite imprese costruttive materane, che pare piuttosto candidare la città a “capitale del cemento” , trovi piuttosto sfogo in interventi di ristrutturazione funzionale di edifici esistenti già in sfacelo, sull’esempio del Mulino Alvino, o di riadattamento di siti industriali dismessi (ad esempio l’area ex Barilla).
Il sito rupestre della Gravinella, così pregno di significanze storico-culturali e ambientali, teatro di vita religiosa e agreste secolare, insieme alle cave di tufo, meriterebbe di contro un organico progetto di valorizzazione compatibile con il contesto.
Questo l’appello che rivolgiamo a Comune di Matera, Sovrintendenza ai beni storico-artistici ed Ente Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano.
La fotogallery della denuncia di BRIO relativa alla lottizzazione di contrada Cristo La Gravinella