L’ufficio urbanistica e tutela del paesaggio del dipartimento ambiente
della Regione Basilicata, con propria determinazione dirigenziale del
5 Febbraio 2015 ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica, ai sensi
della L.R. n. 50/93, in località Porcile-Serrone-M.Castelluccio, per i
lavori di Work-over al pozzo “Monte Enoc 5” (ENI S.p.A.). Un pozzo al
quale il suo parere positivo anche il comune di Viggiano. Lo stesso
ufficio ha rilasciato sempre ad ENI, nell’ambito del programma di
sviluppo petrolifero Val d’Agri, l’autorizzazione paesaggistica, ai
sensi della L.R. n. 50/93, per l’allestimento definitivo a produzione
per la postazione relativa ai pozzi Cerro Falcone 3 e 4 in località
Bosco Farneto di Calvello, come variante alla D.D. n.2009/d.1267 del
24.9.2009. La Ola fa rilevare che questi due ultimi pozzi si trovano
all’interno del perimetro del parco nazionale dell’Appennino lucano.
Sui pozzi Cerro Falcone 3 e 4 la Ola sollecita nuovamente l’Unione
Europea ad intervenire, trattandosi di progetto di variante che
riguarda non solo i siti Natura 2000 dell’Unione Europea, ma anche
l’area del parco nazionale, facendo rilevare come la deliberazione
della Giunta regionale della Basilicata n.392 del 5/4/2010, pubblicata
sul BUR Basilicata n. 17 del 1/4/2010, che approvava l’intesa, ai
sensi dell’art.5, comma 3 ed art.6, comma 1 dell’Accordo Stato-Regioni
del 24/4/2001 per la messa in produzione dei pozzi Cerro Falcone 3 e
Cerro Falcone 4 (ENI SpA) sarebbe stata anch’essa illegittima, assunta
cioè in contrasto con le norme nazionali e comunitarie di salvaguardia
dell’ambiente e delle aree protette nazionali.
Nel reiterare le richieste urgenti di verifica amministrativa delle
autorizzazioni regionali dell’Aprile 2010 e quelle odierne, chiede una
verifica circa l’operato degli enti, ai quali la Ola chiede nuovamente
chiarimenti al Ministro dell’Ambiente ed al presidente del Parco
Nazionale Appennino Lucano, al fine di verificare la correttezza
delle autorizzazioni che secondo la OLA sarebbero viziata dall’omessa
considerazione nell’iter di norme statali e comunitarie di
salvaguardia ambientale.