Il Movimento 5 Stelle di Montalbano Jonico in una nota invita la maggioranza a spiegare per iscritto l’aumento del 35% della Tari. Di seguito la nota integrale.
Il Movimento 5 Stelle, con una interrogazione a risposta scritta, ha chiesto al sindaco Piero Marrese e alla sua giunta di spiegare le ragioni di un incremento quasi doppio della Tari 2015.
Va premesso che il meccanismo perverso dei capitolati di appalto settennali stabiliti dai partiti di destra e di sinistra di questo Comune, funziona partendo il primo anno con un calcolo che si aggira intorno alle 750 mila euro più Iva, circa 800 mila euro, più, circa 120 mila euro di spese dirette fatte dal Comune (ad es: per le buste, spedizioni e altre spese correnti) mentre, dal secondo anno in poi, si aggiungono, in percentuale sul totale, anche le indicizzazioni Istat, calcolate per legge.
Ora, sorvolando momentaneamente sull’entità elevata delle 120 mila euro spese direttamente dal Comune, con buste che non sembrano nemmeno a norma di legge, oltre ad essere piccole e inutilizzabili (abbiamo già chiesto con una precedente interrogazione notizie più dettagliate su quest’altra spesa eccessiva) e sul perché facciano contratti per sette anni, visto che le indicizzazioni portano a un aumento del totale, appare ovvio che il primo dei sette anni preventivati di capitolato di appalto è sempre quello meno costoso (circa 900 mila euro nel 2006, primo anno di gestione Avvenire), mentre l’ultimo, il settimo anno, è il più oneroso (circa 1 milione e 300 mila euro nel 2013 e anche nel 2014 che è stato un anno in cui l’Avvenire ha lavorato in prorogatio di contratto).
Il 2015, dunque, sarebbe dovuto essere per i montalbanesi molto simile al 2006, in quanto è il primo dei 7 anni che faremo con la Teknoservice, mentre, anziché presentare ai cittadini una Tari di circa 900 mila euro complessivi, la giunta Marrese ha presentato una bolletta generale di un costo di più di 1 milione e 300 mila euro, addebitando il tutto a spese della precedente amministrazione.
Il duo Piero Marrese e Giuseppe Di Sanzo, dal palco di un loro comizio, hanno persino fatto l’esempio di 5 centesimi a mq di incremento, per un totale di 5 euro per 100 mq, dimostrandosi al solito inaffidabili in quanto si sono guardati bene dal far capire alla gente che quest’anno, in realtà, l’aumento da loro presentatoci è di circa il 35%, avendo aggiunto ben 350 mila euro alle circa 900 mila previste dal contratto e dalle spese extra di routine.
Ora, il M5S, nell’invitare i cittadini a pagare solo la prima rata, perché l’amministrazione deve assolutamente rifare i calcoli e ritirare la quota aggiuntiva di 350 mila euro, se non riesce a documentare tutto con trasparenza e chiarezza, ha chiesto al sindaco di sapere, per eliminare il sospetto che i montalbanesi che pagano le tasse paghino due volte parte della tassa sui rifiuti:
Ø se le spese di competenza economica nel 2014 liquidate nel 2015, hanno concorso o meno alla formazione del piano finanziario TARI 2014 e se le stesse spese concorrono alla formazione del piano finanziario TARI 2015;
Ø se lo stesso sistema di contabilizzazione è stato utilizzato anche in anni precedenti;
Ø se come da importi desumibili da consuntivo 2014 nello stesso anno si sono sostenute spese inferiori a quanto preventivato e, quindi, se accertato, di riferire sull’indicazione e utilizzo di tali risorse già addebitate ai cittadini.
Nel frattempo, il M5S manderà i piani finanziari 2014 e 2015 alla Corte dei Conti