Il Movimento 5 Stelle di Montalbano invierà carte e delibere dell’amministrazione alla Procura di Matera e alla Corte dei Conti regionale.
Alla Procura, al fine di capire se sono stati commessi reati, invierà due documenti: la delibera n.° 27 del 20 AGOSTO scorso, sull’approvazione piano tariffario della Tari, nella quale si afferma che la tassa sui rifiuti è stata calcolata grazie al «piano finanziario redatto dal Comune sulla base dei costi comunicati dalla Teknoservice»; e la risposta avuta dal M5S, a firma del responsabile dell’area tecnica, Vincenzo Pierro, in data 6 ottobre. Nella quale, con uno strano giro di parole, a circa 2 mesi dalla delibera n° 27, in sostanza, si nega la presenza di questo piano costi della Teknoservice.
Alla Corte dei Conti, invece, chiederà di rivedere il conteggio che l’amministrazione ha fatto per il 2015 in merito al calcolo sulla tassa sui rifiuti. Faremo la stessa richiesta per il 2014, amministrazione Devincenzis.
Sospettiamo che una parte della Tari ci venga fatta pagare due volte, per fare liquidità di cassa e compensare così parte dell’evasione della stessa tassa. Non possiamo essere precisi, perché a tutt’oggi, il sindaco Marrese ci nega, appunto, il piano finanziario del 2015 fatto dalla Teknoservice e quello del 2014 fatto dall’Avvenire (la prossima volta andremo coi carabinieri a chiedere gli atti dovuti).
Tra l’altro, l’amministrazione, sta anche disinformando i montalbanesi, facendo capire che i costi alti della nostra Tari sono dovuti al sistema “Porta a Porta”, per favorire un ritorno ai cassonetti, la cui gestione, è bene saperlo, è più redditizia solo per la ditta che gestisce la raccolta.
I costi elevati della nostra Tari sono dovuti a 3 motivi: 1, a un probabile calcolo errato degli stessi uffici municipali; 2, al fatto che questa tassa è una patrimoniale nascosta, essendo calcolata a mq di proprietà possedute e a nuclei familiari; 3, al fatto che in tutti questi anni né il Comune né la Regione (a guida Sel e Pd, lo ricordiamo) abbiano mai creato a valle della differenziata fatta dai cittadini, sistemi locali di riciclo (impianti di compostaggio verde – isole ecologiche automatiche – isole di pesa per carta e cartone) né attuato compensazioni ai costi di gestione, scorporando il valore commerciale dei singoli rifiuti comunali dai costi totali. Dato che ogni tipologia di rifiuti ha un suo valore ben preciso, attualmente intascato da ditte esterne e non dai cittadini.
Valori commerciali sul mercato libero che ricordiamo sono di: 60 euro per l’umido, se diventa humus, 110 se diventa combustibile solido secondario; 300 euro la plastica; 39 il vetro; 460 le lattine; 90 il cartone; da 40 a 60 la carta.
Movimento 5 Stelle Montalbano Jonico