Confesercenti Matera in una nota dichiara che “le aziende del Paip di Matera non riescono ad avere risposta dall’Assessore comunale all’igiene sulla questione riguardante il mancato conferimento al servizio di raccolta di alcune frazioni di rifiuti da esse prodotte – vetro, cartoni e plastica – che rappresentano i tre quinti dei rifiuti solidi urbani”. Di seguito la nota integrale.
Fermo restando che le predette imprese pagano la Tari (tassa rifiuti) per intero, è possibile conferire al servizio pubblico di raccolta solo l’indifferenziato e l’organico; nelle strade del Paip sono assenti i contenitori per lo smaltimento delle predette frazioni differenziate che devono, pertanto essere conferite solo presso il centro di raccolta di Via Gravina, con conseguente aggravio di costi per le imprese stesse.
Della questione si è interessata la scrivente associazione che lo scorso mese di luglio inviò una richiesta di incontro all’assessore delegato, senza ricevere purtroppo risposta; l’assessore, per vie brevi, fece sapere di essere alle prese con questioni gravi ed urgenti e che avrebbe incontrato i rappresentanti di categoria sull’argomento non appena possibile.
A settembre, certi che nel frattempo l’assessore avesse risolto le questioni più gravi, fu inoltrata una nuova richiesta per il tramite del Sindaco che interessò il sempre disponibile assessore Quintano al quale i rappresentanti di Confesercenti evidenziarono che si trattava di parziale funzionamento del servizio di raccolta dei rifiuti e non una problematica legata alla tassa; a tal proposito inoltre fu evidenziato che il Regolamento Gestione rifiuti urbani fosse fermo al 2010 e che lo stesso faceva riferimento alla vecchia TARSU (allora così si chiamava la tassa sui rifiuti) e che quindi oggi non più in linea con le vigenti disposizioni normative.
L’assessore all’Igiene e Sanità ancora sollecitata dalla scrivente, sempre per vie brevi, fa sapere che avrebbe contattato il Dirigente del Settore per ottenere la sua disponibilità; ad oggi non si ha ancora alcun riscontro.
Tale situazione è molto grave e denota ancora una volta la scarsa considerazione che certi Amministratori hanno delle imprese e delle loro associazioni di categoria: la richiesta della scrivente all’Assessore e ai suoi Uffici è chiara: a fronte di una tassa (di scopo) pagata per intero, perchè non viene svolto il servizio raccolta nel Paip anche per le altre tre frazioni di rifiuto?
Le imprese restano in attesa di conoscerne la motivazione.
Nov 08