La Regione Basilicata si costituirà, ad adiuvandum del governo nazionale, nel giudizio promosso dalla Rockhopper contro il diniego sul permesso di ricerca denominato Masseria La Rocca, nel comune di Brindisi di Montagna, al confine con il comune di Potenza. Ad annunciarlo, l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.
“Nei giorni scorsi – spiega l’esponente dell’esecutivo lucano – ho dato disposizioni ai miei Uffici finalizzate all’autorizzazione alla costituzione in giudizio per sostenere le ragioni del no al permesso di ricerca denominato Masseria La Rocca. L’intervento della Regione Basilicata nel giudizio non era indispensabile. Si tratta, infatti, del ricorso contro un decreto ministeriale e per tale motivo – mette in chiaro l’assessore – la Regione risulta essere solo controinteressata. Tuttavia, abbiamo ritenuto la costituzione in giudizio un segnale importante, per dire l’ennesimo no all’aumento dei pozzi petroliferi nella nostra terra. La Regione Basilicata, inoltre – aggiunge – non si costituirà nel giudizio che lo Stato ha intrapreso innanzi la Corte Costituzionale, contro la norma regionale che lo scorso Consiglio ha approvato in regime di prorogatio e che raddoppia i limiti massimi per la produzione di energia da fonte rinnovabile stabiliti dal vigente Piano di indirizzo energetico ambientale (Piear). È un atto concreto – dice ancora il rappresentante della giunta – per affermare la contrarietà del nostro governo regionale all’eolico selvaggio. La volontà del governo Bardi è quella di preservare il territorio e di tutelare l’ambiente con atti concreti, seppure – conclude – nei limiti delle competenze assegnate alle Regioni dalla Costituzione”.