“La questione ambientale in Regione Basilicata, tra luci e ombre, ha sempre avuto carattere di primaria importanza.La nota inviata all’assessore all’Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono, e a noi consiglieri, da parte di associazioni ambientaliste, non può rimanere lettera morta. La Regione non metta la testa sotto la sabbia”.
Lo sottolinea il consigliere regionale Francesco Mollica per il quale “il ricorso alla Corte costituzionale, pur non avendo all’interno della Regione avvocati preposti a ciò, va fatto.L’impegno di una decisione come quella di nessun altro pozzo in regione, deve essere perseguito in tutti i suoi gradi di giudizio e, io direi, anche oltre. Tutelare il territorio e la salute pubblica, è un imperativo dal quale non ci si può sottrarre”.
A parere di Mollica “la data del 19 novembre prossimo, termine ultimo per la presentazione del ricorso, deve essere tenuta ben presente, per sollevare innanzi alla Corte il ricorso per conflitto di attribuzione tra Stato e Regione.L’assessore Pietrantuono, sensibile sulle questioni ambientali, deve imporsi in Giunta affinché si possa procedere in tal senso.Sempre più l’ambiente e la sua tutela, deve ridiventare punto centrale anche nei programmi da redigere ed attuare per le prossime elezioni regionali”.
“Chiunque si occupa di ambiente, come Maurizio Bolognetti, va rispettato, ed è per questo – conclude Mollica – che a lui esprimo solidarietà e stigmatizzo quanto accaduto nei giorni scorsi nell’area Sin della Val Basento”.