Verde urbano: Matera è la città a più alta disponibilità pro capite d’Italia. E’ quanto emerge dal report dell’Istat “Dati ambientali nelle città, Qualita’ dell’ambiente urbano”, che misura la quantità di verde urbano a disposizione per ogni cittadino residente.
La media italiana è del 2,8% di verde nei territori dei comuni capoluogo, pari a oltre 570 milioni di metri quadrati. Per ogni italiano che vive in città c’è a disposizione, in media, uno spazio di verde pari a 31,4 metri quadrati.
Ad elevato “profilo” verde risultano 16 comuni ma solo il 13,8% dei capoluoghi di provincia: ben 7 in Lombardia (Como, Monza, Brescia, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova), Prato, Matera, Reggio Calabria, Genova, Trieste, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari. Mentre in 52 comuni la superficie verde è piu’ contenuta rispetto alla densita’ media: tra questi la meta’ dei capoluoghi del centro e quasi il 62% di quelli del Mezzogiorno, incluse ”importanti realtà‘ come Bari e Catania”.
Nelle regioni del Nord circa il 43% dei comuni offre agli abitanti una buona disponibilità di verde (superiore alla media nazionale) e valori particolarmente consistenti a Verbania, Sondrio, Trento, Pordenone e Gorizia (tutte città con valori superiori ai 100 m2 per abitante), e Vercelli, Cuneo, Como, Monza e Reggio nell’Emilia (con dotazioni oltre i 50 m2 pro capite), mentre sono contenute quelle delle città liguri (a Savona e Imperia inferiori ai 9 m2 per abitante e a La Spezia e Genova sotto i 20 m2). La quota di città con buona dotazione scende sotto il 30% al Centro e nel Mezzogiorno, dove in particolare solo alcune città contribuiscono ad elevare il valore medio ripartizionale (33,7 m2): i capoluoghi lucani (Matera con 978,2 m2 per abitante è la città a più alta disponibilità pro capite; Potenza, con 361,4 m2, è terza nell’ordinamento), Reggio di Calabria e Iglesias (con valori superiori ai 100 m2 pro capite), Agrigento, Nuoro, Cagliari e Carbonia (tutte con valori superiori ai 50 m2 per abitante). La più contenuta disponibilità pro capite caratterizza il Centro (in media 22,5 m2 per abitante) dove, al netto di Terni (quasi 150 m2 per abitante), tutti i capoluoghi mostrano valori inferiori ai 50 m2 (e ad Ascoli Piceno sotto la soglia dei 9 m2 per abitante).
Mah, onestamente non mi risulta.
Sicuramente non per il verde attrezzato.
Abbiamo una villa comunale vergognosa ed ogni spazio libero, un tempo lasciato incolto ed all’abbandono, è stato edificato senza scrupoli dai soliti palazzinari.
con tutti i problemi che abbiamo, siamo sempre e comunque la città più vivibile del sud italia.. Ripartiamo da qui per continuare a crescere e migliorare, senza fare i soliti disfattisti, ma cerchiamo di lottare e partecipare dal primo all’ultimo delle migliorie e nei progressi che saranno possibili se saremo attivi e vigili!
Forse su riferivano alla gente al verde.
ma cosa si “fumano” quelli che hanno realizzato il sondaggio e chi (soprattutto chi) ha fornito dati così palesemente falsi? non ci sono alberi manco in cartolina, e lo sport cittadino più diffuso è quello del taglio d’albero “pericoloso” o “fastidioso.
Nei pochi posti verdi che ci sono a Matera, se provi a portare un bambino, rischi che qualche cagnolone, liberamente lasciato a scorrazzare dal padrone, gli si avvicini spaventandolo, magari senza intenzioni bellicose.
Per di più, bimbo, e papà hanno grosse probabilità che le suole delle proprie scarpe incontrino residui di digestione degli stessi animali, visto che i materani, scopertisi tutti animalisti, se ne fregano – con poche eccezioni – di portarsi dietro gli strumenti per pulire, tanto a Matera vige il far west.
E se proprio i nobili materani se la portano appresso la bustina, se non li vede nessuno, lasciano tranquillamente gli escrementi dove li ha depositati l’amico a quattro zampe.
Fa eccezione – mi sembra – il piccolo parco di Via della Quercia a Lanera, perché lì attuano una specie di autogestione, che sarebbe utile imitare.
In alcuni parchi, tipo Cimitero Vecchio e Zona Paip e se non erro anche Serra Venerdi ci sono delle aree recintate fatte appositamente per liberare i cani.
Quando avevo il cane le frequentavo spesso però è passato un po’ di tempo non so se esistono ancora e in che condizioni sono. Conoscendo Matera sicuramente saranno impraticabili per l’erba alta e le reti divelte o cascate…
Il Parco degli Evangelisti della zona Paip è ancora integro. Anche l’area per i cani. Cosa che non si può dire per il campetto di calcio. Comunque il pomeriggio/sera è molto frequentato ed è un piacere sostarci per qualche oretta.
Ma chi l’ha stilata questa graduatoria? Evidentemente ” Ie’r m’briech !!!!!
Io l’ho sempre detto che viviamo in una bella città…!!! ma noi materani pensiamo solo a criticarla e a rovinarla.
La penso alla stessa maniera di Giovanni A. e di mt caput lucaniae
Diciamo meglio anche perchè quella volta lo spiegammo agli amministratori comunali e questa volta la nota non reca firma. Da rapporto ISTAT.
In due comuni, Lodi e Matera, tutte le componenti considerate (verde urbano, aree protette e Sau)
presentano densità superiori alla media dei comuni capoluogo. Si tratta di realtà territoriali molto
diverse: alla componente rurale si somma nel caso del capoluogo lucano l’assetto territoriale del
verde urbano (15,8%) fortemente influenzato dall’unicità della presenza del parco archeologico
delle chiese rupestri, mentre un ulteriore 20% del territorio ricade in aree naturali protette; nel caso
del poco esteso comune di Lodi, la caratterizzazione a verde del territorio, con presenza di aree
protette che coprono oltre il 35% della superficie complessiva, si completa con un 5% di superficie
destinata a verde urbano.
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In buona sostanza oltre al verde urbano, quello che è, si conteggia quello delle aree protette: La riserva di S. Giuliano e Timmari e poi le aree agricole.
Matera ha una estensione agricola enorme
Il Parco della Murgia concorre a formare il verde urbano, così è se vi pare
Chissà che marca di birra gira all’Istat…
si critica sempre nel bene e nel male complimenti