Ha fatto tappa presso la discarica comunale di rifiuti solidi urbani in località La Martella di Matera, la campagna di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica”.
All’evento hanno partecipato il presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, il presidente Legambiente Basilicata Antonio Lanorte, i rappresentanti del Comune di Matera, il commissario ad acta Salvatore Margiotta e i rappresentanti dell’Ufficio Economia circolare, Rifiuti e Bonifiche della Regione Basilicata.
Il sito in questione, che si estende per una superficie di circa 15 ettari ed è costituito da 5 bacini di stoccaggio rifiuti denominati settore I, II, III, IV e V, e dall’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani (rsu), è stato interessato, insieme ad altre 22 discariche in Basilicata, dalla procedura di infrazione comunitaria n. 2011/2215, conclusasi con sentenza di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in data 21 marzo 2019.
“In continuità con quanto tracciato dal mio predecessore – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico – oggi possiamo ritenere conclusa la bonifica di tale sito insieme ai precedenti 18; entro la fine dell’anno altre 3 discariche si uniranno, per un totale di 22 siti bonificati e risanati secondo la vigente normativa”.
Le attività di bonifica, per un importo di circa 13 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro a valere su risorse di competenza del Ministero della Transizione Ecologica e 10 milioni di euro a valere sul Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata FSC 2014-2020, sono state commissionate dal soggetto attuatore Invitalia al raggruppamento temporaneo d’imprese Castiglia-La Carpia, sotto la regia del Commissario ad Acta, ed eseguite, nell’arco di due anni.
L’intervento ha riguardato, oltre allo spostamento dei sovrabbanchi di rifiuti dai settori III e IV nel settore V ancora in esercizio, la realizzazione dell’impermeabilizzazione del terreno con la copertura definitiva dei settori III e IV, l’installazione di nuovi impianti di trattamento del percolato, del biogas e di trattamento delle acque meteoriche a servizio dell’intera piattaforma.
Attualmente sono in fase di ultimazione anche i lavori di chiusura definitiva del I e II settore, non interessati dalla procedura di infrazione comunitaria, con la realizzazione della copertura finale.
“È necessario – ha aggiunto Latronico – continuare con l’indispensabile azione di sicurezza ambientale, territoriale e di salubrità per le collettività cittadine e rurali presenti nelle aree dei Comuni interessati ancora dalle discariche da bonificare e da adeguare in modo definitivo e virtuoso alla normativa europea e nazionale, per restituire al territorio e ai suoi cittadini una risorsa ecosostenibile”.