Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal vigile del fuoco Michele Grieco, già assessore provinciale di Matera.
Alla luce dei recenti fatti di cronaca, che hanno portato nuovamente l’emergenza incendi boschivi alla ribalta nazionale, la Regione Basilicata,ad oggi, risulta in ritardo rispetto alla pianificazione e attivazione del piano annuale antincendio 2016.
Nulla è stato attivato da parte della Regione Basilicata, tranne operatori stagionali e una convenzione per l’impiego di un elicottero del CFS.
Nonostante la nota, del 9 giugno 2016, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri che fissa i tempi di svolgimento delle attività antincendio boschivo e che, per la prossima stagione estiva, indica quale inizio delle attività il 15 giugno 2016 e il 30 settembre 2016 quale termine di conclusione delle stesse, ad oggi il Piano Antincendio Regionale non risulta essere attivo.
A differenza della Basilicata, la Regione Puglia ha già attivato la convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a partire proprio dal 15 giugno scorso, così come previsto dal comunicato della Presidenza del Consiglio e come raccomandato dalla Legge Quadro 21 novembre 2000, n. 353.
La necessità di attivare sin da subito, tramite accordi quadro di collaborazione, l’attività di prevenzione e contrasto attivo e passivo agli incendi boschivi nasce dalla considerazione che la passata stagione estiva è stata caratterizzata, rispetto a quella del 2014, da un incremento del numero degli incendi boschivi (dato nazionale) causato anche da condizioni climatiche favorevoli all’innesco e alla propagazione di tali eventi, cioè quello che è avvenuto nei giorni scorsi in Sicilia, e in Basilicata nel giugno 2015, incendi che spesso coinvolgono aree destinate a colture di cereali, pregiudicando totalmente il raccolto di una intera annata.
Tali dati dovrebbero pertanto indurre le Regioni a non abbassare il livello di attenzione sul problema degli incendi boschivi che, al contrario, necessita di essere contrastato con un continuo e sinergico raccordo fra tutte le componenti, sia regionali che statali.
Alla luce di quanto delineato, risulta evidente l’opportunità che le Regioni, compresa la Basilicata, nella programmazione delle attività di lotta attiva agli incendi, provvedano, sin da subito, considerato il ritardo su scala nazionale, ad incrementare e innovare le strategie di impiego di risorse, sia aeree che terrestri.
La Regione Puglia quest’anno ha investito un milione di euro per la convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, cioè il doppio di quanto previsto dalla Basilicata pur avendo una superficie boscata che si estende per circa 179 mila ettari a fronte degli oltre 356 mila ettari della Basilicata, cioè la metà di quella lucana.
Le attivita’ di contrasto agli incendi, che sono di piena responsabilità regionale, troverebbero, infatti, la loro migliore efficacia in un adeguato e pronto impiego delle squadre di spegnimento da terra, indispensabili e determinanti nella lotta attiva, supportato dall’impiego dei mezzi aerei, regionali ed eventualmente statali, per le situazioni piu’ gravi e di difficile gestione. Questa e’ la più efficace impostazione strategica della lotta agli incendi boschivi, che per la prossima stagione estiva potrebbe contare anche su una flotta aerea nazionale composta da 32 velivoli, di cui 15 Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e 17 elicotteri molti dei quali appartenenti agli stessi vigili del fuoco.
Un’attenzione ancora più giustificata se si guarda ai numeri della campagna invernale di questo 2016: al Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile sono giunte 72 richieste di concorso aereo dalle Regioni, in netto aumento rispetto alle domande ricevute nel 2015, quando nello stesso periodo (15 febbraio-30 aprile) erano state 55, e ancora di più rispetto alle 15 del 2014.
L’auspicio è che la Regione Basilicata, oltre a riconoscere quando dovuto per l’attività 2015, recuperi il grave e rischioso ritardo, stipulando e attivando con celerità l’accordo quadro di collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per il 2016, così come previsto dal Piano Antincendio Regionale e dalla L.R. n. 13 del 22 febbraio 2005, rivedendo la ripartizione dei fondi, al fine di realizzare e ottimizzare l’attività di contrasto agli incendi boschivi, contribuendo a preservare un patrimonio naturale che se distrutto richiederebbe decenni per la sua rigenerazione, e migliaia di euro per il suo ripristino.