Si è tenuta questa mattina l’audizione dell’Anci Basilicata presso la III Commissione del Consiglio Regionale della Basilicata sul tema del cosiddetto minieolico. L’Anci, rappresentata dal Presidente Salvatore Adduce e dal consigliere comunale di Potenza Nicola Lovallo, ha innanzitutto sollecitato il Presidente della Commissione Vincenzo Robortella e i consiglieri regionali presenti a formalizzare nel più breve tempo possibile il parere della commissione stessa al fine di consentire alla Giunta Regionale l’emanazione delle “Linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza non superiore a 1MW” già contenute nella Delibera di Giunta n. 823 del 12 luglio 2016. “Il prolungarsi dei tempi di approvazione del provvedimento – ha riferito Adduce nel corso dell’audizione – comporta una vera e propria invasione di parchi eolici che circondano gli abitati come è possibile constatare in particolare nella città di Potenza che stanno compromettendo l’ambiente il paesaggio e la qualità della vita dei residenti mettendo a rischio persino la sicurezza degli abitati”. Per quanto attiene ai parametri e alle prescrizioni per il corretto inserimento nel territorio degli impianti, l’Anci ha rilevato l’assenza nelle Linee guida della distanza minima da osservare rispetto alle edifici e alle abitazioni, cosa che sta già comportando notevoli problemi ai centri urbani. “Non meno rilevanti – ha aggiunto Adduce – sono le questioni relative alla certezza che occorre assicurare alla futura dismissione degli impianti ed al ripristino dei luoghi tramite norme molto rigorose anche dal punto di vista delle garanzie fideiussorie”. Il consigliere comunale Nicola Lovallo nel consegnare un dossier alla Commissione contenente una serie di proposte migliorative delle linee guida ha richiamato la situazione di reale emergenza in cui si trova il capoluogo di Regione: “A Potenza gli impianti già da tempo stanno compromettendo l’ambiente e la qualità della vita dei residenti – ha detto Lovallo – in particolare l’ambito territoriale di Piani del Mattino/Costa della Gaveta è oggetto di una massiccia invasione di impianti che formano dei veri e propri “parchi eolici” con un effetto selva evidente grazie alle procedure semplificate (PAS) che impediscono qualsivoglia valutazione sui progetti. I cittadini – ha detto Lovallo – hanno manifestato in ogni occasione alle autorità preposte la necessità di regolamentare con stringenti norme l’inserimento di tali parchi eolici al fine di scongiurare la distruzione delle risorse ambientali, culturali e territoriali e la profonda alterazione del paesaggio e dell’identità anche rurale della nostra regione. Non meno rilevante – ha concluso Lovallo – sono le contraddizioni tra le previsioni del Piano Sviluppo Rurale approvato dalla Regione che riserva grande attenzione al paesaggio rurale e la situazione di sostanziale anarchia in cui versa il settore del cosiddetto minieolico”.
Nov 23