Minieolico questione complessa, soprattutto dal punto di vista amministrativo e legale. Un quadro reso ancor più delicato all’indomani della recente bocciatura da parte del Tar Basilicata del provvedimento di Giunta teso a tracciare le linee guida per gli impianti eolici da zero a 60 Kw. Se ne è discusso oggi pomeriggio in un incontro richiesto da alcune associazioni di cittadini, che si è svolto nella Sala Bramea del Dipartimento Ambiente.
“Innegabilmente la sentenza del Tar ci ha spiazzato. Una motivazione che oggettivamente non capisco” ha esordito l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il quale poi ha aggiunto: “Stiamo preparando un ricorso al Consiglio di Stato, con una richiesta di sospensiva del provvedimento del Tar, e il tema sarà affrontato in Giunta venerdì. Proveremo ad individuare – ha proseguito Pietrantuono – tutti gli elementi utili ad irrobustire le linee guida agganciandole, tra l’altro, alle previsioni del Piano Paesaggistico che approveremo entro il mese di settembre, in uno con la rivisitazione delle stesse procedure autorizzative. D’intesa con le Amministrazioni locali e con i Comitati dei cittadini proveremo a definire gli ulteriori strumenti che possano venirci in aiuto, a partire dalla definizione di un calendario di azioni di monitoraggio acustico ed elettromagnetico, attraverso i quali i tecnici dell’Arpab saranno chiamati a fornirci una visione completa della situazione attuale”.
Insieme con il consigliere regionale Vincenzo Robortella, Presidente della III Commissione consiliare permanente, e a Rocco Pergola, assessore all’Edilizia Pianificazione Condono e Ricostruzione al Comune di Potenza che si era fatto carico di richiedere l’incontro odierno, l’assessore regionale all’Ambiente ha ricevuto una nutrita rappresentanza di amministratori locali (tra cui il Sindaco di Picerno Giovanni Lettieri, il vicesindaco di Pescopagano Francesco Ambrosini, il vicesindaco di Tito Michele Iummati) e di comitati civici (come il Comitato di Piani del mattino, di Piani del Cardillo, di Montocchio, No Radar, Antigone Basilicata, Epha Basilicata) rispondendo ad una serie di domande e di preoccupazioni espresse a più riprese dai diretti interessati, costretti ad abitare anche a pochi metri di distanza dalle pale eoliche.
“Non c’è alcun retropensiero, né volontà di decidere nel chiuso delle nostre stanze. Vogliamo trovare soluzioni valide e pienamente condivise. Perché il peggio potrebbe ancora venire.” Lo ha detto Rocco Pergola, assessore all’Edilizia del Comune di Potenza per il quale: “Solo all’interno di una visione condivisa e sinergica è possibile immaginare di andare avanti su questo tema assai complesso che sconta innegabilmente un gap decennale. Anche l’incontro di oggi dimostra la volontà di recepire tutte le sollecitazioni delle comunità e sanare le lacune evidenziate dal Tar scongiurando, tra l’altro, il rischio di un possibile analogo annullamento del secondo provvedimento di Giunta che riguarda le linee guida per gli impianti eolici da 60Kw a 1 Mw”.
Sollecitato a più riprese dagli interventi, a tratti anche accesi, dei cittadini presenti al tavolo, il presidente della III Ccp Robortella ha tenuto a precisare che: “la Commissione consiliare ha proceduto per due mesi ad una serie di audizioni, proprio con l’intento di arrivare ad un provvedimento il più possibile condiviso dalle comunità. Resta in piedi la volontà di continuare a lavorare in maniera sinergica – ha concluso – per individuare e introdurre interventi migliorativi al testo bocciato dal Tar.”
“Voglio continuare a pensare che anche nelle difficoltà resti in piedi la fiducia nelle Istituzioni. Purtroppo – ha aggiunto Pietrantuono – la Basilicata non può restare sganciata dalle norme nazionale da cui derivano una serie di condizionamenti a cascata. Nel caso dell’eolico dipendiamo da una normativa nazionale che è particolarmente complessa e , in più, non si può nascondere il fatto che scontiamo un ritardo rispetto alle altre regioni di circa 7-8 anni: un vuoto normativo da cui è dipesa buona parte della situazione che ci ritroviamo oggi. C’è tutta la volontà – ha concluso Pietrantuono – di procedere in maniera sinergica e condivisa, al fine di individuare nei tempi più brevi e nella maniera più soddisfacente possibile le soluzioni adeguate a garantire il rispetto della tutela del paesaggio e della qualità della vita dei cittadini”.