Relativamente a quanto diffuso dalla segreteria regionale Fp-Cgil, la Direzione Generale dell’ARPAB precisa che, a norma di legge, sono delegati per la verifica del green pass e ciascuno per il personale assegnato il Direttore Generale, il Direttore Tecnico Scientifico, tutti i dirigenti dell’Agenzia e tre funzionari tra cui anche l’ex Rsu della Cgil.
Nessun favoritismo e nessuna “punizione” così come insinuato da un quotidiano locale.
“Non ho guardato né le tessere sindacali né le tessere di partito -ha puntualizzato il Direttore Generale Antonio Tisci- ma soltanto le esigenze funzionali.”
“Nel caso specifico della sede di Matera, che è priva del servizio di vigilanza, ha continuato il Direttore Generale, insistono, in quegli uffici, sia funzionari afferenti a strutture che hanno i dirigenti in servizio fisicamente a Matera sia funzionari che hanno dirigenti in servizio nella sede di Potenza.”
“La nomina della ex Rsu aziendale, Lucia Summa, ha concluso il vertice dell’Arpab, è limitata al controllo del personale a campione non afferente ad uffici con dirigente a Matera e per un controllo complessivo di n.2 unità -secondo la normativa vigente- e, quindi, la stessa “non viene né distratta dai propri obblighi di ufficio per vestire quelli di “portiere” o “usciere” né tantomeno è da ritenersi demansionata”.
Modalità controllo Green pass all’Arpab, Fp Cgil Potenza replica al dg Tisci
La Fp Cgil di Potenza prende atto che il Direttore Tisci procede alla modifica di ordini di servizio per il tramite di comunicati stampa.
L’avv. Tisci forse dimentica che se nell’ordine di servizio originario aveva fatto riferimento al solo controllo del green pass del personale in servizio presso la sede di Matera non assegnato all’Ufficio Suolo e Rifiuti, nella successiva integrazione scritta di suo pugno aveva precisato- lo si riporta testualmente- “la dott. Ssa Summa è responsabile della verifica del green pass per tutto il personale non dirigenziale presente nella sede di Matera nonché per i visitatori esterni……..Si ORDINA di attenersi scrupolosamente alle direttive impartite…..”, obbligandola – contrariamente a quanto affermato nel comunicato – a verificare il rispetto del possesso del green pass anche da parte di tutti i visitatori che, a qualsiasi titolo, accedano alla sede. E’ di lapalissiana evidenza che un ordine di servizio di questo tenore, anche tenendo conto della perentorietà della terminologia usata, vincola la funzionaria alla permanenza in ufficio distraendola da tutte le attività di controllo e monitoraggio che, come si presume sia a conoscenza del DG, si svolgono sul campo.
Oggi apprendiamo, tuttavia, a mezzo stampa che tale ordine di servizio sarebbe superato con il comunicato stampa in questione e vacillano le nostre certezze sui canoni fondamentali dell’agere amministrativo guardando con grande preoccupazione alla nuova stagione che si inaugura in Arpab anche per il diritto amministrativo. Pertanto, se quello esposto nel comunicato costituisce il reale contenuto della delega affidata alla Dr.ssa Summa, bene farebbe l’avv. Tisci a rettificare i precedenti ordini di servizio ed esplicitare la sua volontà con rituali comunicazioni di servizio.