Movimento Tutela Valbasento dice no alla costruzione di un ecocentro a Pozzitello. Di seguito la nota integrale.
Il Movimento Tutela Valbasento, con il seguente comunicato, rende pubblica la sua posizione in merito alla costruzione a Pisticci, in c.da Pozzitello, di un nuovo Centro di Raccolta Rifiuti.
In primo luogo, il nostro non è un No a prescindere, ma un Sì “subordinato”: sì ad un Ecocentro che, in un territorio così fragile e delicato come quello pisticcese, rispetti precisi e determinati requisiti, come quelli indicati nel corso della riunione del 5 gennaio scorso in Sala Consiliare, ossia che non alteri il valore paesaggistico e turistico del luogo individuato e, al tempo stesso, non deturpi il territorio e le sue aree verdi. Pertanto, se l’Amministrazione Comunale di Pisticci fosse stata in grado di trovare delle superfici che rispettavano tali caratteristiche, saremmo stati ben lieti di esprimere il nostro parere favorevole. Ma, a nostro avviso, questi requisiti non sono stati considerati, a suo tempo, nella scelta dell’area situata nei pressi del PalaSport di Via Olimpia (destinata al verde pubblico attrezzato e zona R2 soggetta a scivolamento rotazionale), né verrebbero ora osservati nel caso di c.da “Pozzitello”, che, oltre ad essere un’area destinata ad uso agricolo, si trova all’ingresso della strada che porta a Pisticci (non proprio un bel biglietto da visita per i turisti che giungono nel nostro paese!). Del resto, i nostri timori nascono anche dal confronto tra i progetti approvati dei Centri di Raccolta in essere (Feroleto, n.d.r.), sicuramente ben fatti e ricchi di “buoni propositi” e il loro attuale “stato di degrado” (interno oltre che esterno), con buona pace di chi avrebbe dovuto avere in questi anni compiti di amministrazione e controllo e non è stato in grado di farlo.
Sarebbe, inoltre, auspicabile una più accurata valutazione, da parte di un tecnico ambientale, della bontà della scelta di c.da Pozzitello. Il sito individuato, infatti, ricade in un’area formata da “argille subappennine”, che sono riconducibili al Pleistocene Inferiore e poggiano su grandi lenti di sabbia (fonte: ISPRA – «Carta Geologica d’Italia», foglio 507 “Pisticci”). Tale superficie è, dunque, molto instabile poiché sottoposta al continuo movimento causato dall’erosione dell’argilla dei calanchi circostanti, la quale è poi accentuata dalle precipitazioni piovose e da altri eventi meteorologici; ciò andrà ad interessare inevitabilmente quella parte pianeggiante indicata come idonea alla costruzione del nuovo Ecocentro, e aumenterà, pertanto, il rischio di incorrere, fra qualche anno, in danni ambientali anche gravi.
Detto questo, ci preme sottolineare anche altri aspetti della vicenda, per noi ben più importanti. Innanzitutto, riteniamo che il primo Ecocentro situato in c.da Feroleto vada subito rimesso in sesto e potenziato (a partire dall’allaccio elettrico, idrico e telefonico), anche in considerazione della presenza di un altro finanziamento (da circa 200.000 euro) ottenuto dal Comune di Pisticci.
Il secondo grande problema risiederebbe, poi, nelle lunghe tempistiche per il ritiro “porta a porta” di RAEE e ingombranti. È ovvio, infatti, che, soprattutto per i cittadini anziani o disabili, il conferimento “autonomo” di tali rifiuti presso un ecocentro (per quanto questo possa essere vicino al paese) è molto difficile, se non impossibile. Tra l’altro, leggendo i documenti relativi al contratto di appalto dei servizi di igiene urbana, ci risulta non solo che “la frequenza dei ritiri di ingombranti e RAEE sarà pari a 1 giorno/settimana”, ma anche che “il Comune ha la facoltà di modificare o riorganizzare i servizi in appalto per adeguarli alle mutate esigenze (…) apportando le modifiche nell’allegato tecnico che dovrà essere sottoscritto da entrambe le parti, e concordando con l’Impresa l’eventuale compenso economico aggiuntivo”.
In attesa, pertanto, di conoscere la definitiva decisione dell’assise comunale sull’eventuale costruzione di un nuovo Centro di Raccolta Rifiuti, il nostro auspicio è quello di poter usufruire quanto prima di un servizio di nettezza urbana sempre più efficiente e degno di un paese civile.