Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità torna ad occuparsi della raccolta differenziata nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
Abiusi: Nani, Ballerine, Maghi e la gestione dei rifiuti
Il buon assessore all’ambiente Cappella, agnello sacrificale, si veste da Mago Merlino ed assicura di portare in poco più di 60 giorni il livello di raccolta differenziata al 100% in quel di Matera . Tutti sanno che solo alcuni comuni virtuosi del Veneto sono in grado di arrivare ad una percentuale prossima al 90% ma dopo anni di raccolta differenziata spinta. L’attuale amministrazione ha ereditato una raccolta differenziata stimata al 9% e la lascia al 14% dopo aver esteso il porta a porta ai rione Sassi ed alla zona centro della città per una utenza pari a circa 6 mila abitanti. In realtà si raccoglie l’umido con il porta a porta, si è buttato in discarica ed adesso quel umido si incenerisce anche a Fenice. Aggiungiamo alla mancata valorizzazione del prodotto anche i costi di raccolta.
Questo è quello che ha fatto questa amministrazione in 5 anni. Vi è un progetto , finanziato, per estendere la raccolta porta a porta in tutta la città ed anche in altri 13 comuni del bacino MATERA, a detti comuni se ne è aggiunto un altro. Sei comuni, quelli della montagna materana , hanno già fatto un loro bando per la raccolta differenzia spinta ed è previsto , per la fine dell’anno ,di raggiungere un livello di differenziata pari al 65%. E’ cosa fattibile come hanno dimostrato i comuni dell’Alto Bradano ed in questi giorni quello di Policoro. Altri 3 comuni dello stesso bacino si stanno accingendo a fare altrettanto. Al palo di partenza resta Il Comune di Matera che doveva essere il comune capofila ed altri 3 di cui Irsina che ha già un buona raccolta differenziata che supera il 50%. Ferrandina fa i suoi bravi bandi che vanno deserti nell’ottica di non differenziare nulla. Altro che Mago Merlino con differenziata al 100% in 60 giorni o poco più per Matera. Ora la discarica ha chiuso, quale è l’interesse a svuotare il lago di percolato con il camioncino e l’inoltro ad impianto di trattamento di circa 10 mila mc di percolato ad un prezzo superiore ai 40 euro a tonn quando si può fare una gara, installare già da subito un impianto di trattamento in loco e con il quale il costo verrebbe almeno dimezzato tenuto conto che di percolato da smaltire non ne abbiamo solo quei 10 mila mc ma ben 100 mila. Quei 430 mila euro che ci accingiamo a spendere sarebbero una manna e potrebbero essere il primo gruzzoletto per avviare un trattamento virtuoso e molto più economico. Quale fretta c’è a discarica chiusa o c’é dell’altro? Non dimentichiamo che Matera in questi ultimi 3 anni ha speso circa 500 mila euro per trattare il percolato e la situazione invece di migliorare è peggiorata. Non ci soffermiamo sui volumi variabili disponibili che hanno caratterizzato la discarica ma ricordiamo che è lo stesso dirigente di oggi quello che 10 anni fa sovrabbancò , non autorizzato, 53 mila mc di rifiuti e che giacciono miseramente ancora lì senza che se ne sappia cosa fare. A fine legislatura ci si affretta a buttare circa 50 mila euro per uno studio di raccolta differenziata quando le linee erano già tracciate nel 2010 e prevedevano un porta a porta in alcune aree ed i cassonetti condominiali per la raccolta differenziata come già si fa in tutta Italia si tratta solo di organizzarsi, qualora questa amministrazione comunale fosse capace, ma si preferisce elargire un appannaggio a qualche amico, forse.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità