La Tari di cui tanto si è parlato in questi giorni, altro non è che la tassa sui rifiuti finalizzata a sostenere i costi della Raccolta e lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. Un servizio garantito dai comuni che fino al 2013 poteva essere finanziato, oltre che dalle somme rivenienti dai cittadini, da risorse attinte da altri capitoli di bilancio, ma che dal 2014 deve essere interamente finanziato dalle bollette degli utenti.
Dal 2014, infatti, la legge di stabilità ha riformulato il sistema della tassazione immobiliare con l’introduzione dell’imposta unica comunale (IUC), Basata su due presupposti impositivi: il possesso di immobili e la fruizione di servizi erogati dal comune. La IUC è composta dall’IMU, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali non di lusso; dalla TASI (tassa per i servizi indivisibili), a carico sia del possessore sia dell’utilizzatore dell’immobile e, appunto, dalla TARI (tassa rifiuti), a carico dell’utilizzatore del locale o dell’area scoperta, sostitutiva della TARSU, e destinata a coprire integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti secondo il principio comunitario “chi inquina paga”.
Tale eventualità naturalmente si verifica non solo a Pisticci, come qualcuno vorrebbe far credere, ma nella totalità dei comuni italiani.
Il nuovo sistema della fiscalità locale, come detto, obbliga il nostro comune a coprire i due milioni di euro (tanto è l’ammontare del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) dalle sole bollette dei cittadini. Se si aggiunge a questo anche l’episodio congiunturale che ha visto la discarica comunale chiusa per 7 mesi del 2013, con relativo esborso pari a circa 900.000 euro sostenuto per il conferimento dei rifiuti presso altre discariche, si capisce il perché del sensibile aumento della bolletta TARI relativa al 2014.
Pur non avendo i comuni grandi margini di manovra nello stabilire le aliquote per le diverse categorie, si potrà fare un o studio puntuale per favorire le categorie più deboli ed è proprio in questa direzione che vanno gli sforzi dell’Amministrazione nell’individuare le forme opportune nell’istituire una sorta di fondo di solidarietà a sostegno delle famiglie meno abbienti e le attività commerciali bisognose di aiuto.
Il risultato finale, comunque, dovrà coprire l’intero costo del servizio, i circa 18.0000 abitanti di Pisticci, cioè, dovranno finanziare il costo dei circa due milioni di euro, al pari degli altri comuni che dovranno pagare per intero il servizio. A Policoro, per esempio, i circa 18.000 abitanti dovranno pagare intorno a 3,6 milioni di euro.
Alla luce di quanto detto, però, occorre evidenziare l’atteggiamento delle opposizioni che certo, in questa vicenda, non hanno reso un buon servigio alla comunità, né alla politica, tanto meno alla verità.
Il Consigliere Lazzazzera ricordi che dal Settembre 2009 fino a Luglio 2011 (Vicesindaco per un buon periodo) la gestione della discarica comunale era stata affidata ad un società esterna sulla base di una convenzione che stabiliva che il 70% degli introiti andasse alla società privata ed il 30% al Comune di Pisticci (sic!). Un deliberato del Commissario Straordinario, confermato dalla nostra Amministrazione, ha ribaltato le cose: Il 70% degli introiti adesso va nelle casse comunali e il 30% al gestore della discarica.
Attualmente il piano economico per determinare l’ammontare della TARI a carico dei pisticcesi può contare su una discarica comunale che, a seguito degli interventi progettati e realizzati dall’Amministrazione, è divenuta una piattaforma di stoccaggio efficiente al punto di consentire di incamerare risorse grazie al conferimento dei RSU di diversi altri comuni e, conseguentemente, uno sgravio dei costi a vantaggio della nostra comunità.
Tutto ciò ha reso possibile la formulazione di un nuovo piano tariffario della TARI che vedrà ridotte le bollette del 2015 di oltre il 50%, con importi inferiori anche alla precedente TARSU. Tanto dispone quanto approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24 luglio scorso. In proposito registriamo un silenzio quasi totale da parte di coloro che hanno alimentato il clamore in occasione dell’introduzione della TARI pur rimanendo fiduciosi sul fatto che nel lungo periodo prevarrà la sostanza dell’azione amministrativa. La misura approvata in Consiglio Comunale è, infatti, in linea con l’azione dell’Amministrazione comunale in materia di tassazione che, sebbene imposta dal governo centrale, ha sempre cercato di attenuarne la portata come dimostra il fatto che appena introdotta l’IMU, Pisticci è stato tra i pochissimi comuni ad esentarne il pagamento sulla prima casa. Essenzialmente, quello che sbandiera in questi giorni il Presidente del Consiglio, per noi è un dato acquisito da tempo. Il ridurre al minimo la tassazione sui cittadini ci ha portati anche a deliberare il minimo consentito in materia di IMU sui terreni agricoli, di mantenere al 5 per mille l’addizionale irpef e a mantenere bassissime le tariffe per i servizi a domanda individuale.
Ancora, proprio perché l’Amministrazione comunale avverte il disagio dei cittadini causata dalla perdurante crisi economica, ed in vista di una sempre maggiore efficienza della Discarica comunale, dotandola di maggiore capacità nel trattamento dei rifiuti e conseguente riduzione della frazione da stoccare, si impegna nel giro di tre anni ad azzerare completamente la TARI a carico dei cittadini.