Il sindaco di Craco Pino Lacicerchia ha inviato una nota in cui esprime le sue valutazioni sul vertice convocato a Roma per il Memorandum. Di seguito anche la polemica tra la OLA e il sindaco di Spinoso.
Lacicerchia su incontro al Mise per il petrolio lucano
Nel pomeriggio del 26 settembre a Roma ho partecipato presso la DIrezione Generale dell’Energia del Ministero per lo sviluppo Economico (MISE) ad un incontro di una delegazione di sindaci della Basilicata composta dal Sindaco MAriani di Muro Lucano , Mitidieri di Lagonegrao e De Luise di Spinoso oltre naturalmente a me. Insieme al dirigente Ing. Terlizzese erano presenti alcuni suoi collaboratori .
La mia partecipazione è conseguente all’invito rivoltomi da sindaco Mariani che ha ritenuto di fare una delegazione composita per territorio e per opinioni naturalmente.
Il tema principale su cui è stato realizzato l’incontro è stato quello delle devastanti conseguenze ambientali e sulla salute delle popolazioni locali che l’attività estrattiva ha determinato in Basilicata.Particolari riferimenti ha fatto il sindaco De Luise all’inquinamento del Pertusillo e agli affioramenti superficiali di petrolio nell’area del PArco della Val D’Agri così come è stato da me ribadito l’effetto devastante , anche sulle infrastrutture ( vedi crollo ponte ex ss 176) , del trasporto dei rifiuti petroliferi ( circa 130 cisterne giornaliere).Il Sindaco MAriani ha ribadito la contrarietà a nuove estrazioni come d’altronde anche ufficialmente hanno fatto con le loro osservazioni come comune di Muro Lucano .
Nell’incontro sono emerse naturalmente opinioni e sensibilità diverse tant’è che abbiamo concordato che erano del tutto superflui e inutili eventuali comunicati e che in buona sostanza al di là di una generica sensibilità ai temi del monitoraggio da parte della direzione generale del MISE eravamo su posizioni molto diverse.
Anzitutto mi dissocio da tutte le eventuali dichiarazioni che potranno essere diramate ma mi sento in dovere di esplicitare le mie posizioni stante le affermazioni sul sito della Ola ( Organizzazione Ambientalista Lucana)
Va precisato che sembra essere frequente l’andata , anche solitaria, di amministratori lucani dall’Ing. Terlizzese.
La nostra era una delegazione di natura composita e questo è un bene poichè non sono strumentalizzabili singole posizioni e obiettivi e natura dell’incontro.
Mi preme sottolineare che in quell’incontro ho evidenziato non solo la mia contrarietà all’addendum , alle trivellazioni a mare e a nuove trivellazioni on shore ma ho ribadito quella che io ho definito come priorità strategica e cioè la fuoriuscita dal petrolio nella nostra regione. Non esiste una visione unitaria dei sindaci e men che meno esiste la possibilità che con molti di loro si possa condividere opzioni politiche per le prossime regionali. Ho partecipato poiché invitato a far parte di una delegazione che consentiva di approfondire le tematiche legate all’estrazione di idrocarburi in Basilicata e portare la voce di amministratori e movimenti che si battono per uscire da tale fase , cosa che ho fatto in evidente dissenso con gli orientamenti del dirigente ministeriale e dello stesso sindaco di Lagonegro che ha espresso opinioni diverse sulle future estrazioni nel territorio regionale. Tale particolare atteggiamento lo rende del tutto inadeguato a poter rappresentare nella prossima campagna regionale le istanze dei sindaci e del territorio che in questi anni si battono per mettere uno stop alle trivellazioni . Alla luce del DM 12/9/2013 attuativo dell’art.16 (addendum) ho ribadito che questa logica di elemosine e’ l’ennesima beffa per il popolo lucano. Le mie posizioni non cambiano anzi sono sempre più determinato nelle mie battaglie.
Da alcune settimane ho pubblicato sulla stampa e sul web il programma di Basilicata Civica Democratica , nuovo progetto politico di cui sono promotore con cui esplicito le mie posizioni e le mie proposte sul tema del petrolio , dei rifiuti e dell’energia dal quale riporto l’estratto che segue. Si può avere opinioni e posizioni diverse ma le mie sono espresse con chiarezza e di queste rispondo naturalmente verso l’opinione pubblica e la mia coscienza.
Pino Lacicerchia, Sindaco di Craco
Riportiamo di seguito, quanto affermato dal sindaco di Spinoso sull’incontro dei sindaci del “new memorandum” tenutosi a Roma con il direttore Generale dell’UNMIG, Ing Franco Terlizzese. La Ola si è limitata ad esprimere considerazioni sulla nuova strategia del governo per vincere le resistenze dei territori attraverso nuove promesse e ricatti rompendo il fronte dei sindaci No Triv, dopo il decreto attuativo dell’art, 16 sulla legge delle liberalizzazioni. Ecco la replica del sindaco di Spinoso: “Spiace leggere le dichiarazioni della OLA, che dovrebbe conoscere il continuo “ribellarsi” al super potere delle compagnie petrolifere di alcuni Sindaci tra cui il sottoscritto e magari, qualche volta, la Ola si potrebbe anche affiancare al difficile lavoro che stiamo facendo, con proposte concrete e tangibili e non solo con proteste che spesso si riducono a sterili e intangibili brusii”. Lo dichiara il sindaco di Spinoso, Pasquale De Luise, in riferimento al dibattito sulla stampa conseguente al recente incontro a Roma di alcuni sindaci sulla questione estrazioni petrolifere in Basilicata.
“Invito la Ola – prosegue – a ritrovare atti e documenti nei quali si legge e capisce bene quale fosse l’orientamento dei Sindaci sul tema petrolio.
Ecco, perchè, essendo forse abituati a prendersela genericamente contro tutti e tutto, inizia a dare fastidio l’atteggiamento responsabile cha sta vedendo sempre piu Sindaci allearsi per trattare insieme un tema così importante per l’intera Basilicata. Un’alleanza che trova il suo fondamento nel riconoscimento di una rinnovata presa di coscienza di una responsabilità che proprio il ruolo di unico e democratico rappresentante diretto delle istanze territoriali, oggi piu che mai si impone ai Sindaci .
Non è una “dimostrazione di schiavitu’ “, che tra l’altro ci offende, quella di volere un tavolo permanente Ministero/Regione/Comuni sul tema petrolio, ma l’esigenza di vedere i territori tutelati da una presenza costante dei Sindaci nei tavoli dove si decide il destino della Basilicata in questa materia.
I Sindaci si sono già tutti espressi sul NO ad ogni nuova trivellazione in Basilicata e difenderanno sempre questa posizione, ma oggi hanno il dovere di farsi sentire per governare l’esistente, tracciando linee concrete di intervento in tema di ambiente/occupazione/royalties”.
New Memorandum: replica della Ola al sindaco di Spinoso
La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) rigetta al mittente quanto dichiarato dal sindaco di Spinoso, Pasquale De Luise. È giunto il momento che i sindaci della Basilicata difendano, in prima linea, la nostra terra – assieme a tutti i cittadini – dall’assalto annunciato dal decreto attuativo dell’articolo 16 sulle liberalizzazioni e dalle trivelle promesse dal governo con il nuovo Memorandum che, oggi, anche lo stesso ex presidente della Regione, Vito De Filippo, dichiara essere fallito, dopo aver varato una moratoria bluff bocciata dal governo, e che invece il sottosegretario Bubbico fa finta di non conoscere…
Cogliamo l’invito del sindaco di Spinoso a guardare ai fatti ed ai documenti ed in quest’ottica gli chiediamo se egli si opporrà al nuovo permesso di ricerca “Tardiano” dell’Appenine Energy che riguarda anche il suo Comune, e se lo farà assieme alla Ola ed a tutti i sindaci interessati, allorquando l’istanza giungerà per il parere Via presso gli Uffici della Regione, considerato che al momento sul sito Unmig non risulta esserci, oltre a Med NoTriv ed al Comune di Casalbuono, nel limitrofo Vallo di Diano, proprio quello del suo comune.
Chiediamo inoltre al sindaco di Spinoso come mai non fosse presente assieme agli altri sindaci alla presentazione del Piano di Emergenza Esterna al centro olio di Viggiano organizzato dalla Ola, Laboratorio per Viggiano e WWF, dal momento che anche i cittadini del suo comune hanno lamentato e lamentano ricadute acide derivanti dalle emissioni inquinanti del centro olio di Viggiano e se in proposito non intenda sollecitare un incontro dei sindaci che avrebbero dovuto ottemperare alla convocazione di assemblee pubbliche con i cittadini previste dalle cosiddetta normativa Seveso a cui il centro olio è sottoposto.
Chiediamo infine al sindaco di Spinoso cosa intende fare per denunciare l’inquinamento conclamato delle acque del Pertusillo sulle quali l’Arpab ha annunciato nuovi dati che lo confermerebbero e che sono tenute nascoste e sulle quali ancora pesano come un macigno le pressioni della casta politico-tecnocratica regionale intenzionata a nascondere la realtà.
Alla Ola non interessano le sterili polemiche ma – attenti ai fatti – attendiamo dai sindaci, soprattutto quelli delle valli dell’Agri e del Sauro, atti concreti per opporsi al cosiddetto “new memorandum” del decreto attuativo dell’articolo 16. Presto saremo invasi da una miriade di istanze di autorizzazioni per permessi di ricerca che trasformeranno l’intero territorio della Basilicata in un colabrado petrolifero. E non saranno di certo i “tavoli di concertazione” convocati a Roma – così come auspicati dal sindaco di Spinoso – a fermare gli interessi petroliferi delle compagnie minerarie che vogliono l’invasione delle trivelle in Basilicata, così come già testimonia per vicende analoghe la questuione delle scorie nucleari a Scanzano Jonico.
I sindaci del Memorandum all’ingresso del portone del MISE
La nuova strategia messa in campo del MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, con a capo del dicastero il veneto Zanonato, sembra essere quella di scavalcare la regione nelle trattative sul memorandum, cavalcando direttamente il consenso dei sindaci e rompere contemporaneamente il fronte sindaci-NoTriv per realizzare il raddoppio delle estrazioni previsto dalla SEN (Strategia Energetica Nazionale), in una regione che conta attualmente ben 18 istanze di permesso di ricerca, 11 permessi di ricerca e 21 concessioni….
Il recente decreto legge attuativo dell’art.16 sulle liberalizzazioni è chiaro: il nuovo memorandum finanzierà esclusivamente nuove società di ricerca idrocarburi e nuovi programmi sul territorio regionale, per incrementare le estrazioni di petrolio e gas dal 7% al 14% con i barili estratti al giorno che per la Basilicata passerebbero da 200mila barili al giorno a 400mila b/g per i prossimi 10 anni, almeno secondo stime effettuate dalle compagnie in base alle riserve di petrolio esistenti in regione.
franco terlizzese
Ing Franco Terlizzese (D.G. – UNMIG)
A conferma di queste stime, di recente, sempre l’ing Terlizzese (UNMIG) in una intervista ad un quotidiano locale ha affermato che a Monte Grosso (permesso Serra San Bernardo – Medoilgas, oggi Medit,Total, ENI) dove si intende perforare il pozzo Monte Grosso 2, ed altre località, esistono grandi potenzialità di idrocarburi. La Total ha chiesto inoltre l’ampliamento della concessione Gorgoglione, proprio sino alla valle del Basento, e vi sarebbero accordi tra le compagnie coinvolte per sfruttare un giacimento molto esteso da cui, secondo fonti Medoilgas si potrebbero estrarre centinaia di migliaia di barili al giorno. Da voci raccolte in zona vi sarebbero intenzioni di realizzare un nuovo centro olio (il quarto dopo Pisticci, Val d’Agri, Corleto Perticara) per garantire la connessione con la raffineria di Taranto. Per il momento risultano solo voci.
Le prove del “new memorandum” dell’ing Terlizzese ha trovato subito adepti in Basilicata. Alcuni sindaci (vedi foto in alto) si sono precipitati a Roma il 26 settembre scorso all’incontro con l’ing Terlizzese, al quale sembrano essere stati affidati dal ministro Zanonato pieni poteri da “superstar”. Una sorta di prova di attuazione del nuovo Memorandum che sembra aver spiazzato persino accaniti sostenitori regionali che ne rivendicano la paternità.
Tra i primi cittadini invitati al tavolo di Terlizzese, Mariani (Muro Lucano), Lacicerchia (Craco), De Luise (Spinoso), Mitidieri (Lagonegro). Quest’ultimo, forse, per sondare il terreno politico per conto nel neo governatore Marcello Pittella, considerato che al momento il territorio di Lagonegro non è tra quelli interessati da attività petrolifere. Almeno al momento.
Situazione diversa per gli altri sindaci. Essi sono quelli più attivi nell’essere coinvolti nella nuova trattativa per “investimenti” che potrebbero giungere in Basilicata da progetti cantierabili anche nei loro comuni, esclusi da “provvidenze” regionali e nazionali. L’occasione – hanno spiegato i sindaci – è stata utile per ribadire ai tecnici del Ministero che sul tema petrolio e in relazione alle competenze che il Ministero ha in materia, si rende necessario istituire un tavolo permanente che abbia tra i soggetti attivi nella programmazione, non solo la Regione ma anche i sindaci a rappresentanza dei propri territori, vista la complessità della materia e visti gli scarsi risultati ottenuti fin ora dalle popolazioni lucane”.
La Ola, attenta a queste dinamiche del consenso petrolifero, chiede di conoscere da questi primi cittadini se siano a conoscenza della grave responsabilità che si sono assunti nel dare forza alle intenzioni del governo di trasformare l’intera regione in un colabrado petrolifero previsto nel nuovo Memorandum?
Sono davvero certi che invocare il solito piatto di lenticchie, dopo i disastri ambientali e sociali nelle valli del Basento, Sauro e Val d’Agri, valga la classica candela da mettere in mano ai lucani petrolizzati ed inquinati?
La loro presenza a Roma potrebbe risultare dimostrazione di servitù…non solo petrolifera, s’intende!.
E’ campagna elettorale: chiacchiere e tabacchiere di legno il Banco di Napoli non ne impegna.
Ne parliamo dopo il voto. Ormai tutti debbono dichiarare qualcosa ed anche il contrario di tutto