No alle trivelle, l’eurodeputato Pedicini e il candidato alla presidenza della Basilicata Mattia con il ministro Costa: “Tutelare ambiente e cittadini”
Un no unanime a 5 stelle. Dal Parlamento Europeo fino alla Basilicata. il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, l’eurodeputato Piernicola Pedicini e il candidato alla presidenza della Regione Antonio Mattia firmano un ideale manifesto per dire no alle trivelle. “Non firmo e non firmerò autorizzazioni a trivellare il Paese anche se dovesse esserci il parere positivo della Commissione Via-Vas. Mi sfiduciano come ministro? Torno a fare il generale dei carabinieri, lo dico con franchezza” ha annunciato il ministro all’Ambiente Costa. Un plauso a Costa arriva dall’eurodeputato Piernicola Pedicini: “Finalmente un ministro che punta veramente alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Anche in Europa ci siamo da sempre battuti per una strategia di decarbonizzazione e abbiamo ottenuto che gli Stati Membri abbandonino gradualmente le fonti fossili per investire sull’energia rinnovabile e sull’efficientemente energetico. L’esempio della Basilicata mostra che il petrolio ha generato solo povertà ai cittadini e al territorio arricchendo poche multinazionali”. E proprio in una della regioni più “calde” dove il Governo ha respinto la richiesta di proroga al permesso di ricerca petrolifera Masseria La Rocca-Montegrosso nel Potentino interviene il candidato governatore della Basilicata Antonio Mattia: “Il MSS è impegnato a tutti i livelli per andare verso il superamento dell’utilizzo delle fonti fossili e mette al primo posto la legalità, il rispetto delle regole e delle leggi. Per questo, alla luce della situazione ambientale in Val d’Agri, delle accuse della magistratura contro l’Eni (vedi processo in corso a Potenza),del rapporto Vis sulla salute pubblica in Val d’Agri e dello stato delle falde acquifere e dell’acqua della diga del Pertusillo, il MSS non intende rinnovare le concessioni petrolifere lucane in scadenza. Dobbiamo difendere gli interessi dei lucani e non quelli dei petrolieri. Le multinazionali che hanno ottenuto le autorizzazioni dalla vecchia politica e inquinano vanno bloccate e, se possibile, devono pagare per risarcire i cittadini e proteggere i territori”.
No alle trivelle, Ministro Lezzi: “Soddisfatta per soluzione, puntare su rinnovabili”
“Sono molto soddisfatta per la soluzione trovata rispetto al caso trivelle. Si tratta di un’ottima notizia per chi, come noi, crede che l’Italia si debba emancipare dall’energia fossile. L’accordo raggiunto prevede l’aumento di 25 volte dei canoni annuali, che da noi sono i più bassi d’Europa, e lo stop alle ricerche in mare di idrocarburi per 18 mesi. Adesso è il momento di puntare in modo ancora più deciso sulle rinnovabili: gli italiani chiedono lavoro e il green ha ancora grandi possibilità di crescita, sia in termini occupazionali che di sviluppo imprenditoriale”. Così il ministro per il Sud Barbara Lezzi in un post pubblicato su Facebook.