Oltre cinquemila persone hanno sfilato questa mattina in corteo tra le strade della Città di Policoro, “epicentro” di una manifestazione pacifica che ha coinvolto ben tre Regioni, Puglia, Basilicata e Calabria, per dire no alle trivelle sullo Jonio. Oltre 50 amministratori della costa ionica salentina, lucana e calabrese hanno marciato lungo via Siris per raggiungere il Palaercole dove la prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, fisico, professore associato presso il Dipartimento di Matematica della California State University di Los Angeles, ha tenuto una relazione tecnico-scientifica sui rischi derivati dalle trivellazioni in mare. Per la Regione Puglia, sono intervenuti: il Presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna, l’assessore comunale della Città di Taranto, Vincenzo Baio, il Sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, il Vicesindaco di Galatone, Claudio Botrugno, l’assessore del Comune di Ginosa, Leonardo Galante, gli assessori comunali di Castellaneta, Giuseppe Angelillo e Gianrocco Demarinis, amministratori di Nardò, Palagiano e Porto Cesareo. Per la Regione Calabria, il Consigliere regionale, Mario Franchino, per la Provincia di Cosenza, l’Assessore Provinciale Giovanni Forciniti, i sindaci di Rocca Imperiale, Ferdinando Dileo, di Montegiordano, Francesco Lamanna, di Amendolara, Antonello Ciminelli; per il Comune di Roseto Capo Spulico, l’assessore al Turismo, Sabrina Franco; intervenuti anche il sindaco di Calopezzati, Franco Cesare Mangone, il primo cittadino di Albidona, Salvatore Aurelio, per il Comune di Trebisacce, l’assessore Filippo Castrovillari. Amministratori dei Comuni di Cropalati, Mirto Crosia, Villapiana. Dei rappresentanti lucani, presenti i Sndaci di Matera e Potenza, Salvatore Adduce e Vito Santarsiero, quest’ultimo presidente dell’Anci di Basilicata, che ha parlato anche per conto di tutti i sindaci lucani. I primi cittadini della fascia ionica metapontina: Bernalda, Leo Chiruzzi, Pisticci, Vito Di Trani, Scanzano, Salvatore Jacobellis, Nova Siri, Giuseppe Santarcangelo, Rotondella, Vincenzo Francomano, quest’ultimo vice presidente Anci e Presidente dell’Area Programma “Metapontino-Collina Materana”. Ma anche tanti sindaci dei Comuni limitrofi, da Tursi a Colobraro, da Valsinni a Craco, da Montalbano ad Accettura. Presenti anche il Consigliere Regionale Nicola Benedetto, l’Assessore della Provincia di Potenza, Massimo Macchia, il sen. Filippo Bubbico. A margine dell’incontro è stato sottoscritto il PROTOCOLLO DI HERACKLEIA, stipulato “per concordare ed attuare interventi ed azioni necessarie a scongiurare qualsiasi attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi liquidi o gassosi nel mar Jonio e sulle aree dell’entroterra, nello specifico, si oppongono fornendo parere contrario alle undici istanze presentate da sei compagnie petrolifere e a tutte le altre richieste che in futuro tenteranno di essere approvate. Tale parere contrario si fonda sulla convinzione che tali attività, di ricerca e/o estrattive, comportano la definitiva compromissione delle possibilità di sviluppo turistico del litorale Jonico, la compromissione dello sviluppo agricolo delle aree interne, nonché un impatto ambientale rilevante”.
Nel Protocollo di Herackleia è inoltre specificato che gli Enti partecipanti “…si impegnano nelle proprie sedi istituzionali a predisporre atti idonei a formalizzare parere negativo alle richieste di permessi di ricerca ed estrazione sui propri territori o nelle acque prospicienti i propri litorali; i Comuni, in particolare, si impegnano a fornire la massima collaborazione e trasmissione di conoscenze tecniche e specialistiche, provenienti anche dalla società civile al fine di predisporre osservazioni e pareri idonei, nei termini di legge, ad opporre la concessione da parte della Regione di competenza di Valutazione di Impatto Ambientale favorevole”.
“Un grande risultato dal grande spessore scientifico e istituzionale”, ha commentato il primo cittadino di Policoro, Rocco Leone, soddisfatto per la buona riuscita della manifestazione. “Quello di oggi – prosegue Leone – è solo l’inizio di un percorso condiviso che continueremo a percorrere al fine di salvaguardare la nostra costa, le nostre specificità, il nostro mare”. “Un ringraziamento speciale – prosegue Leone – va alle associazioni che hanno creduto in questa manifestazione, a cominciare dal Comitato No Triv Jonio, per arrivare a Greenpeace, Fai – Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Ola Ambientalista, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, AMEA, Altragricoltura, Federparchi, le Scuole intervenute, i sindacati, le parrocchie”. “Con i sindaci intervenuti – conclude il primo cittadino di Policoro – abbiamo intenzione di organizzare, non appena il tempo lo permetterà, una grande regata a vela che partirà dal Porto di Gallipoli e attraverserà tutto il Golfo di Taranto per raggiungere Crotone”.
Intanto, il prossimo 8 gennaio, alle ore 10, presso la Sala Consiliare della Città di Policoro si terrà il Direttivo regionale Anci per esprimere formalmente la posizione dei Sindaci della Regione Basilicata nell’ambito della formale procedura di impatto ambientale avviata dal Ministero.
Franco Stella, Presidente Provincia di Matera: “no alle trivelle sullo Ionio”
Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, ha ribadito la netta contrarietà dell’istituzione che rappresenta alle trivellazioni. In prima fila, come aveva dichiarato nei giorni scorsi, ha manifestato per difendere la costa jonica e tutto il Materano dall’ennesimo vulnus.
“Non lasceremo che decisioni incuranti della volontà popolare, e lesive del diritto allo sviluppo delle comunità, facciano scempio di una delle risorse più importanti dell’intera regione. Oggi tutti insieme, istituzioni e cittadini, – ha dichiarato Stella – abbiamo detto no alle trivellazioni nel nostro mare. Non permetteremo a nessuno di compromettere la salute del nostro territorio.”
“Quando ad aprile abbiamo ospitato il Premio nobel Woodrow Clark II è stato ampiamente sottolineato come il problema dell’approvvigionamento energetico non si possa risolvere con lo sfruttamento intensivo dei giacimenti convenzionali di idrocarburi destinati, tra l’altro, all’esaurimento nel giro di pochi anni. Come già ribadito in occasione dell’incontro con Clark, occorre un cambiamento radicale – ha concluso Stella – che coinvolga ogni settore della società, perché siamo tutti responsabili dell’auto conservazione e sostentamento della Terra. Il tema della tutela ambientale è strategico non solo rispetto alla sopravvivenza della nostra provincia ma dell’intero pianeta. Noi diciamo no alle trivelle, sì alle fonti energetiche rinnovabili.”
Franco Braia (Presidente Sezione Turismo Confapi Matera): scongiurare trivellazioni sul Mar Jonio per evitare effetti devastanti sul turismo in Basilicata
Con la partecipazione attiva alla manifestazione di Policoro “No alle trivelle nello Jonio” Confapi Matera ha voluto ribadire la propria contrarietà alle trivellazioni marine che dovrebbero interessare le acque lucane della fascia jonica.
“Il petrolio – sostiene Franco Braia, presidente della Sezione Turismo di Confapi Matera – pur rappresentando una risorsa importante per l’economia nazionale, è considerato in questo momento una minaccia per i due comparti sui quali la Regione Basilicata ha deciso di puntare con una serie di investimenti di marketing territoriale, turismo e agricoltura”.
“Con la presenza a poche centinaia di metri di trivelle per l’estrazione del petrolio – precisa Braia – i turisti escluderanno certamente la costa jonica dalle mete in cui trascorrere una vacanza estiva e gli investimenti degli imprenditori sulle strutture ricettive e balneari e sui porti turistici già presenti nel Metapontino sarebbero inevitabilmente compromessi”.
“Consentire nuove trivellazioni sul Mar Jonio – spiega il presidente della sezione Turismo di Confapi Matera – vuol dire annullare di colpo tutti gli investimenti effettuati per migliorare l’offerta turistica sulla costa jonica e il nostro territorio non può assolutamente correre questo rischio. Credo che trivellare le acque del Mar Jonio sia inutile, pericoloso e dannoso allo stesso tempo, per una serie di ragioni di carattere economico e ambientale”.
Mentre il Governo nazionale decide di accentrare le competenze energetiche, la Regione Basilicata ha ribadito la necessità di tutelare il nostro territorio e questa posizione è condivisa dalla Sezione Turismo di Confapi Matera proprio con l’obiettivo di evitare conseguenze devastanti non solo per le piccole e medie imprese a vocazione turistica che operano nella fascia del Metapontino, ma per tutta l’economia lucana.
Camera di Commercio di Matera: “No a trivellazioni nel Metapontino. Sì allo sviluppo sostenibile”
No alle trivellazioni di petrolio sulla costa metapontina, ma pieno sostegno alla difesa del territorio e allo sviluppo sostenibile legato al turismo, all’ambiente e all’agroalimentare. La Camera di commercio di Matera racchiude in questa posizione la ferma volontà a proseguire sulla strada della difesa e della valorizzazione delle risorse, a tutela delle popolazioni e degli imprenditori che hanno investito e intendono continuare a investire nelle risorse, che fanno della costa metapontina un’area dalle notevoli potenzialità di crescita. “ Ancora una volta –ha commentato il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli – occorre fare fronte comune per evitate che il futuro di un territorio sia bloccato e deturpato da azioni, che rischiano di alterare e stravolgere quanto è stato fatto nei decenni nel mondo agricolo, con le colture pregiate, e per il turismo con la nascita di strutture portuali, ricettive e di animazione. Il Governo deve considerare le effettive vocazioni della Basilicata, del Metapontino anche a tutela della salute delle comunità locali, revocando le autorizzazioni alle perforazioni. Per la costa jonica, e non solo, sarebbe un duro colpo alle opportunità di sviluppo che sono legate all’integrità di un territorio sano, unico, incontaminato e che proprio per questo va preservato dalle perforazioni petrolifere’’.
Senatrice Maria Altezza e Senatore Carlo Chiurazzi: “Pieno sostegno alla manifestazione No Trivelle di Policoro”
Avremmo voluto partecipare alla manifestazione che è in corso questa mattina a Policoro, contro le attività estrattive di idrocarburi nel Mare Jonio. Purtroppo gli impegni parlamentari di questa ultima probabile settimana di lavori al Senato non ce lo cosentono.
Esprimiamo il nostro pieno sostegno ai sindaci della fasci jonica e alle associazioni che hanno dato vita alla iniziativa di protesta. Sosteniamo l´attività delle amministrazioni comunali, della Provincia e della Regione che ha messo in campo una opportuna legge di moratoria di tutte le attività estrattive. Bisogna difendere il patrimonio naturalistico della nostra regione ed evitare che venga minacciato. Su di esso abbiamo costruito le linee direttrice dello sviluppo della regione Basilicata e su di esso poggiano in maniera particolare le attività turistiche e agricole della fascia jonica. Continueremo nell´ambito dei nostri poteri parlamentari a vigilare e ad assumere ogni utile iniziativa perché la minaccia delle attività estrattive venga allontanata dalla fascia jonica costiera lucana.
Senatrice Maria Altezza e Senatore Carlo Chiurazzi
No alle trivelle nel Mar Jonio, contrario senatore Cosimo Latronico (PDL)
“Sostengo con convinzione la posizione di contrarietà espressa dai consigli comunali del metapontino, dalle associazioni professionali ed ambientaliste, da larga parte della società del comprensorio, perché i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente neghino il permesso per le esplorazioni minerarie a largo della costa ionica lucana, pugliese e calabra”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “Alla base di questa posizione non ci sono pregiudizi ideologici quanto una valutazione di puro buon senso che attiene al rispetto del delicatissimo equilibrio ambientale che verrebbe coinvolto dalle attività di ricerca mineraria in mare, in un distretto con una consolidata vocazione turistica ed alla considerazione del grande contributo energetico che già oggi la Basilicata offre al fabbisogno nazionale a ragione delle concessioni minerarie in essere. Piuttosto che rilasciare nuovi permessi di ricerca, il Governo nazionale ha il dovere di adempiere gli impegni già assunti con i lucani per le estrazioni in corso, dando attuazione alle previsioni dell’“art.16” della Legge sulle Liberalizzazioni che impegna il Governo ad emanare i decreti ministeriali per definire quanto del gettito fiscale, generato dagli idrocarburi estratti, debba essere destinato al Fondo di Sviluppo permanente per la realizzazione di iniziative di tutela ambientale, di infrastrutture e di attività produttive nella nostra regione. In una telefonata ai sindaci di Policoro Rocco Leone, di Nova Siri, Pino Santarcangelo e di Montalbano Ionico, Enzo Devincenzis, ho assicurato il mio sostegno alle loro iniziative per ottenere tutta la necessaria attenzione dai Ministeri competenti per scongiurare rischi e pregiudizi per il nostro territorio”.
Senatore Cosimo Latronico (PDL)
No trivelle nel Mar Jonio, Benedetto (consigliere regionale IDV): fronte comune cittadini-istituzioni c’è”
“La manifestazione popolare di oggi a Policoro contro l’aggressione delle compagnie petrolifere alle coste ionico lucana, pugliese e calabrese, ha espresso “visivamente” che il fronte comune cittadini-istituzioni è compatto e con idee chiare”. E’ quanto sostiene il vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Benedetto (IdV), aggiungendo che “aver sfilato a fianco del presidente del Consiglio Regionale della Puglia Introna, rappresentando l’intero Consiglio Regionale della Basilicata, ha testimoniato la volontà unanime della massima assise istituzionale di sostenere una battaglia che deve essere allargata anche al Consiglio Regionale della Calabria. Con il Presidente Introna – aggiunge – ho avuto modo di avviare un primo confronto nel merito della proposta di legge che la Regione Puglia ha approvato nell’estate 2011 (“Divieto di prospezione, ricerca, e coltivazione di idrocarburi liquidi’, per vietare la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del mare Adriatico prospiciente le Regioni: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia”). Altre occasioni di confronto ed approfondimento – dice Benedetto – ci saranno nelle prossime settimane dando seguito al deliberato della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunita a l’Aquila il 24.11.2011”.
Assessore all’ambiente Vilma Mazzocco: “Regione e cittadini concordi sul no alle trivelle nello Ionio”
“I cittadini portano il loro dissenso in piazza, noi continueremo a portarlo, in modo convergente, sui tavoli istituzionali in stretto raccordo con i Comuni”
“Se qualcuno aveva il dubbio che il “no” del presidente De Filippo e della Regione Basilicata a nuove estrazioni petrolifere, a partire da quelle nello Ionio, appena ribadito nella riunione con i sindaci della zona lo scorso 11 dicembre, potesse essere una posizione non rappresentativa della volontà popolare, la manifestazione di oggi a Policoo dà una risposta chiara”. È il commento dell’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco. “La convergenza di posizioni tra cittadini e Regione – ha aggiunto Mazzocco – è chiara così come è pacifico che mentre i cittadini portano il loro dissenso in piazza, l’ente continuerà a portarlo in modo convergente sui tavoli di confronto istituzionali, in stretto raccordo con i sindaci così come già fatto nei giorni, nelle settimane e nei mesi scorsi”.
UGL presente a Policoro per dire:”No alle trivelle nel mar Ionio”.
Una folta delegazione dell´UGL Basilicata capeggiata dal segretario regionale generale e dal componente lucano confederale, Giovanni Tancredi e Pino Giordano hanno aderito alla `grande manifestazione´ di Policoro per sostenere il `No all´estrazione dell´ “oro nero” di cui sarebbero ricchi i fondali del Metapontino. “Ribadiamo e sosteniamo un no netto e deciso alla scellerato disegno di portare le sporche trivelle delle multinazionali del petrolio nel nostro mare poiché non è pensabile che – concludono i segretari UGL, Tancredi e Giordano – si possa ulteriormente gravare la nostra terra di un peso che non può e non deve sostenere avendo già pagato un tributo decisivo allo sviluppo dell’intera economia nazionale”.
Ugl Basilicata
Nella fotogallery due momenti del corteo “No alle trivelle nel Mar Jonio”
si dovrebbero vergognare … loro che hanno dato il benestare stanno li in vista delle elzioni a fare le sfilate
LA SOLITA IPOCRISIA ALL’ITALIANA ,ORMAI UNO STILE DI QUESTA POLITICA VILE
Ho notato con grande stupore una massiccia presenza di gonfaloni di città e paesi della puglia. compreso quello della Regione rappresentata del suo Presidente del Consiglio Introna.
Mancavano le istituzioni regionali della nostra Basilicata, né gonfalone né tanto meno nessun rappresentante della giunta, dal Presidente ai vari assessori. Evidentemente a loro stanno più a cuore le spartitonzole del petrolio rispetto alla tutela del nostro mare.
Eppure non più tardi di un mese fa l’assessorato alla agricoltura ha della nostra regione a spese della collettività aveva organizzato, sempre a Policoro, una manifestazione volta a promuovere la pesca in Basilicata. Ma lo sa l’assessora e tutta la giunta cosa succederebbe alla flora ed alla fauna marina in caso di trivellazioni?
L’ambiguità di questa nosrtra regione fa paura!