No della Regione Basilicata all’impianto di stoccaggio a San Nicola di Pietragalla, soddisfazione comitato “No stoccaggio all’umido”. Di seguito la nota integrale.
Un successo della comunità unità.
La conferenza dei servizi del 14 Novembre 2024 del Dipartimento Ambiente regione Basilicata si esprime negativamente in merito alla propota progettuale della societò proponente.
I cittadini dei comuni di Pietragalla, Avigliano e Potenza possono tirare un sospiro di sollievo.
La proposta di realizzare un impianto di “Impianto di forsu e rifiuti da rd (operazione r13)” (in parole povere gestione dell’umido) per 20mila tonnellate di rifiuti organici a San Nicola di Pietragalla ha ricevuto un parere negativo, segnando una vittoria per l’intera comunità e per chi si è mobilitato in difesa del territorio. Questo risultato è il frutto del lavoro congiunto di varie realtà locali: il Comitato cittadino, l’Associazione degli Industriali di San Nicola, l’Associazione La Gorgone e i tanti cittadini che hanno dato il proprio sostegno alla causa; “Fare ambiente di Pietragalla”, l’associazione che ha proposto e ottenuto che il torrente rosso fosse messo sotto tutela e che ci ha segnalato, appunto, della tutela SIC/ZPS del Torrente Rosso,
Una localizzazione inadatta
Le ragioni del parere negativo sono state ben argomentate nelle sedi competenti. L’area individuata per l’impianto si trova in una zona caratterizzata da numerosi vincoli ambientali e sociali. Tra questi, l’Area SIC (Sito di Interesse Comunitario), l’area ZPS (Zona di Protezione Speciale) e il Corridoio della Rete Ecologica. Inoltre, la presenza di case sparse (più di cinque, che secondo le normative rende il sito non idoneo) sono stati elementi decisivi per evidenziare l’inadeguatezza della proposta.
Nella Z.I. di San Nicola ci sono tantissime attività economiche, di cui diverse di trasformazione e lavorazione alimentare la cui attività sarebbe stata inficiata dalla presenza di cattivi odori, l’Ambito Urbano ed abitative, nella vallata tra San Nicola e San Giorgio, ci sono oltre 15 frazioni, con un alto numero di abitanti, e la perimetrazione dei centri urbani distano meno di 500 mt dal Sito.
Sono:
tutti elementi che vanno a definire l’incompatibilità di un impianto di gestione rifiuti in questa area.
Non è mai stata espressa un’opposizione pregiudiziale agli impianti di stoccaggio, ma la ferma convinzione che questa collocazione fosse errata. Un punto fondamentale per la salvaguardia del territorio e per il benessere della comunità.
Un esempio di partecipazione attiva.
Il risultato ottenuto dimostra il valore della partecipazione attiva e del monitoraggio costante delle decisioni politico-amministrative. Grazie a un’attenta vigilanza, è stato possibile individuare criticità e proporre alternative, evitando che il progetto si trasformasse in una condanna per il territorio.
Tuttavia, come sottolineano i protagonisti di questa battaglia, non è il momento di abbassare la guardia. Non si tratta di festeggiare una vittoria definitiva, ma di mantenere alta l’attenzione per garantire che decisioni di tale impatto coinvolgano attivamente la comunità e rispettino il territorio.
Un futuro di vigilanza e impegno.
Il successo di San Nicola di Pietragalla è un esempio di come l’unione e il dialogo possano fare la differenza. Questo risultato deve diventare un punto di partenza per continuare a lavorare insieme, mantenendo viva l’energia e la determinazione che hanno portato a questo importante traguardo.
“La sordità e la cecità politica ci hanno dato lo stimolo a reagire” affermano i rappresentanti del Comitato, “ma ora dobbiamo pretendere (e pretendiamo) di essere parte attiva in ogni decisione che riguarda il nostro futuro.”
Un messaggio forte e chiaro: il territorio appartiene a chi lo vive e lo ama. E la nostra comunità l’ha dimostrato.