Nella mattinata di venerdi 14 marzo alle ore 9.30 verranno depositate al Comune di Matera altre 800 firme di
cittadini materani che si aggiungono alle prime 300 per un totale di 1.100 firme a sostegno della petizione
presentata dal Comitato No Inceneritore per scongiurare il pericolo che venga concessa la possibilità, al
cementificio Italcementi, di bruciare altre 60.000 tonnellate l’anno di combustibile solido secondario che
altro non è che rifiuti solidi innalzati al rango di combustibile.
Come evidenziato durante l’incontro materano del gennaio scorso con il Dott. Di Ciaula, “era risaputo che le
emissioni dell’impianto di Italcementi presente a pochi chilometri da Matera fossero altamente inquinanti,
assolutamente sconcertante invece che siano nettamente superiori a quelle dell’inceneritore di Brescia, uno
dei più grandi d’Europa. Incenerire fa bene solo alle lobby del cemento e dei rifiuti ma fa malissimo alla
popolazione”. La cittadinanza materana ha risposto con la massima attenzione ed apprensione all’invito del
Comitato ed alle informazioni diffuse ai banchetti di raccolta firme che sono stati predisposti ogni fine
settimana in Piazza Vittorio Veneto, e che continueranno ancora nelle prossime settimane.
Continua, intanto, l’approfondimento dei dati e lo studio di nuove iniziative a sostegno della petizione.
Testo della petizione
“In attuazione alle norme, di rango costituzionale e di legge ordinaria, che, anche tramite la c.d.
“prevenzione primaria” in concreta applicazione del “principio di precauzione”, impongono la prevalenza
della tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente sulle pratiche di termovalorizzazione, ovvero
incenerimento dei rifiuti, i sottoscritti chiedono:
1) al Consiglio Comunale di dare apposito atto di indirizzo alla Giunta Comunale ed al Sindaco di
presentare, attesa l’urgenza imposta dalla situazione di potenziale pericolo o danno per la salute pubblica,
all’ufficio reg.le competente (Uff. Compatibilità Ambientale del Dip. Ambiente, Terr. e Pol. Sostenibilità, c/o
Regione Basilicata) formale richiesta di convocazione della prescritta conferenza di servizi (art. 29-quater,
commi 7, 8, 15 del D.Lgs. n. 152/2006) nell’ambito della quale presentare PARERE NEGATIVO al rilascio
dell’A.I.A. richiesta da Italcementi il 17/05/2013;
2) in subordine, attesa l’urgenza imposta dalla situazione di potenziale pericolo o danno per la salute
pubblica, si chiede direttamente al SINDACO di avvalersi dei poteri conferitigli, in particolare, dagli
articoli 216 e 217 del Regio decreto n. 1265/1934 (Testo unico delle leggi sanitarie) per dare PARERE
NEGATIVO ad Italcementi (o, nel caso, proporre impugnazione al TAR) in merito alla predetta A.I.A.;
3) al Consiglio Comunale, coerentemente con le direttive comunitarie e la normativa nazionale in materia,
ed al fine di incentivare sul territorio comunale la raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclo ed il riuso dei
materiali, di dichiarare il territorio comunale di Matera “territorio libero dall’incenerimento dei rifiuti” e,
indi, dare indirizzo alla Giunta ad adottare i provvedimenti necessari alla definitiva cessazione di impianti
di termovalorizzazione dei rifiuti (o incenerimento dei rifiuti, comunque denominati) e giungere – attraverso
la forte e decisa incentivazione della riduzione, della differenziazione, del recupero e del riuso e riutilizzo
dei rifiuti prodotti, – alla chiusura delle discariche attualmente presenti nel territorio comunale”; 4) Al
Consiglio Comunale , nel caso di improvvida concessione della suddetta AIA, di dare indirizzo alla GIUNTA
di proporre impugnazione al TAR”
Il Comitato No Inceneritore a Matera