Si è conclusa alle 14 di domenica 15 luglio 2012 la manifestazione “No Triv” che per due giorni ha interessato la fascia jonica. La manifestazione è stata convocata per dare vita al primo coordinamento nazionale delle realtà sociali italiane e dei comitati contro la liberalizzazione delle estrazioni petrolifere e per un modello democratico della gestione delle risorse energetiche.
Nella serata di sabato, dopo la plenaria, si erano riuniti i tre gruppi di lavoro con cui il nascente movimento ha voluto rileggere la crisi economica, ambientale e di democrazia dentro cui avanza il tentativo di far pagare, ancora una volta, alle comunità il prezzo della svendita del nostro patrimonio energetico.
L´assemblea della mattina, iniziata dopo che i movimenti presenti hanno partecipato con i contadini del territorio alla occupazione di 3 ettari di terra incolta alle spalle del luogo in cui si è tenuta la due giorni, è iniziata con i report dei gruppi di lavoro che erano stati chiamati a rispondere su come e su quali obiettivi e percorsi è possibile dare vita ad un vasto ed ampio movimento popolare.
I report hanno espresso una forte ricchezza di analisi, di elementi comuni e, soprattutto, di proposte di strumenti e di percorsi operativi, che sono state discusse ed assunte dall´assemblea segnata da un dibattito fortemente unitario che supera le differenze di approccio, le diversità territoriali e sociali e, soprattutto, individua obiettivi, strumenti ed iniziative.
Viene avanti, così, l´idea di una rete organizzata come uno spazio plurale di socializzazione, critica, proposta di modelli e pratiche alternative e di azione e mobilitazione che si dia strumenti efficaci: un sito internet, un Comitato Scientifico composto da esperti e da portatori di esperienze sociali, un calendario di iniziative, una rete di pratiche, proposte di legge nazionali, regionali e comunitarie su cui incalzare la politica e le istituzioni, il collegamento con le altre reti e movimenti che operano sulle crisi territoriali, ambientali ed economiche, la ridiscussione dei parametri di impatto ambientale e sulla salute.
L´assemblea si è conclusa con la prima agenda su cui operare nell´immediato: nei prossimi giorni verrà prodotta una lettera agli eletti e portata a Roma con la richiesta di un cambio nella strategia fin qui adottata e di ripensamento dell´articolo 16 del decreto “Cresci Italia” del Governo Monti.
L´incontro, che chiederemo si tenga entro le prossime due o tre settimane, sarà l´occasione di tenere un nuovo appuntamento operativo per strutturare il Coordinamento Nazionale NoTriv e per preparare le iniziative dell´autunno, a partire dalla discussione sulla proposta di tenere un “NoTriv Tour” fra tutte le aree italiane esposte al rischio o già coinvolte dall´estendersi dei processi di estrazione del petrolio e dai problemi indotti dall´uso delle energie.
Con la decisione di assumere questa prima agenda di iniziative si è conclusa la due giorni NoTriv a Pisticci Scalo, mentre continuavano ad arrivare nuove adesioni e messaggi da movimenti, associazioni e comitati da tutta Italia.
Fra i movimenti lucani e del Vallo di Diano che hanno promosso questo primo appuntamento (ma anche fra i tanti di altre regini e le reti nazionali che hanno già aderit e stanno continuando ad aderire) si è rafforzata, così, l´idea che si può fare. Si può uscire dalla strumentale, provinciale e fuorviante discussione sull´uso delle royalty, tanto cara alle classi dirigenti regionali e locali, spesso usate come specchietto delle allodole di fronte alle comunità in crisi per nascondere il grande processo di espropriazione delle risorse in atto e ragionare sulle alternative economicamente e ambientalmente possibili e giuste.
Soprattutto si può rivendicare e far valere il diritto dei cittadini ad opporsi a decisioni antisociali e antidemocratiche che li espropriano del diritto a scegliere. In fin dei conti, è ancora una volta una questione di democrazia: chi sceglie, chi gestisce e per chi. La prossima manifestazione è prevista a Roma nelle prossime settimane.
Coordinamento “No Triv”
Altragricoltura partecipa a “No Triv”, il report sulla due giorni
Mentre Giovanni, Vincenzo e Pietro (agricoltori della Val Basento) aravano una parte dei terreni con i loro trattori, su un camioncino con le insegne di Altragricoltura, della OLA, del Comitato TerreJoniche e del Coordinamento Notriv, interveniva Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di Altragricoltura, per spiegare il senso della azione.
“Oggi i contadini di questo territorio si riappropriano di tre ettari di terra incolta nel centro di un territorio ambientalmente compromesso in una comunità ferita dal fallimento delle politiche industriali e della chimica. Oggi affermiamo il diritto ad usare la terra in maniera socialmente giusta e sostenibile, per questo ce ne riappropriamo”.
Con i contadini che aravano, almeno altri trenta agricoltori metapontino e ginosini ed i rappresentanti delle organizzazioni che si sono dati appuntamento a Pisticci Scalo per la due giorni NoTriv che, dopo aver fatto colazione con i prodotti offerti e preparati dalle donne di Altragricoltura, hanno contribuito alle operazioni di pulizia dell´area liberandone una parte da innumerevoli rifiuti (bottiglie, plastiche, pneumatici, metalli ed altro).
Fabbris ha ulteriormente spiegato: “Oggi prendiamo possesso di questo territorio e chiediamo formalmente alla proprietà (il Comune di Pisticci) di assegnarne l´uso ai contadini per rimetterlo in produzione. La richiesta è fatta da tutte le associazioni partecipanti alla due giorni Notriv che stiamo conducendo e punta a realizzare e sostenere un progetto di uso sociale ecologicamente compatibile. Altragricoltura presenterà il progetto di realizzazione di una fattoria didattica e di un centro sperimentale contadino sulle tecniche agronomiche ed ambientali per il riuso di aree ambientalmente compromesse come queste. Il progetto metterà insieme i saperi degli agricoltori e dei pastori, con la ricerca tecnica e scientifica e degli esperti di tutela ambientale, coinvolgendo le migliori esperienze scientifiche e professionali del territorio. Una parte di questa area, sarà invece piantata con un frutteto con diverse specie arboree che verrà consegnato alla comunità del Villaggio Mattei perché lo possa gestire e godere, dopo essere stata bonificata e dopo aver verificato con analisi di laboratorio che la terra non sia compromessa” (un primo campione di terra verrà inviato già lunedì al laboratorio di analisi per le verifiche del caso).
Dopo aver preparato il terreno con un primo intervento (cui seguiranno altri e ben più importanti lavori per la messa in produzione) il presidio dei contadini e delle associazioni presenti ha compiuto un ultimo atto fortemente simbolico ma molto concreto: un trattore con una trivella (su cui era esposta la bandiera NOTRIV) è entrato nell´area ed ha realizzato una buca di circa 70 cm in cui è stato messo a dimora un ulivo selvatico su cui, successivamente, saranno innestate varietà di produzione olearia della nostra tradizione territoriale. Mentre la messa a dimora della pianta fra i contadini presenti veniva osservato “SITRIV, queste sono le trivelle che ci piacciono, quelle che ci portano vita e risorse e non quelle che ce le sottraggono per arricchire multinazionali e speculatori lasciandoci solo danni ambientali, crisi economica e qualche mancia insignificante con cui vorrebbero compraci le coscienze”. La messa a dimora della pianta d´olivo, la ha realizzata il rappresentante delle Associazioni della Lombardia presente alla 2 giorni NoTriv commentando: “Insieme ad un piccolo pezzo di terra in Val Susa, adesso, ho anche una pianta d´Olivo in Basilicata, un bel modo per segnare l´unità delle lotte per la difesa della terra ed un altro modello economico ed ambientale per il territorio e le nostre comunità”
L´assemblea NoTriv ha assunto, fra le sue conclusioni, il progetto di realizzare il Centro Contadino Sperimentale e la fattoria didattica come il primo esempio concreto per tutto il nascente movimento di legare la critica e la proposta alle pratiche concrete di modelli e percorsi alternativi alla gestione del territorio.
Alla fine della mattinata il Sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, venuto a salutare i partecipanti all´assemblea ha ricevuto la comunicazione dell´occupazione da Gianni Fabbris con cui ha fissato un appuntamento nei prossimi giorni per discutere il da farsi.
La fotogallery dedicata alla manifestazione No Triv