Nucleare, Nardiello (ScanZiamo le Scorie): “Consigli Comunali aperti contro il deposito di scorie”. Di seguito la nota integrale.
Chiediamo ai Municipi della Basilicata e della Puglia di convocarsi entro il mese di giugno con consigli comunali aperti alla partecipazione dei cittadini nelle forme più opportune. L’obbiettivo è di adottare e presentare le osservazioni oltre ad esprimersi contro al Deposito delle scorie nucleari nella nostra Regione, dichiara Donato Nardiello, Presidente di ScanZiamo le Scorie.
L’emergenza sanitaria ha compromesso la possibilità di svolgere un dibattito adeguato e trasparente sia per diffondere la conoscenza sulla procedura per l’individuazione delle aree sulle quali verrà realizzato il Deposito che per informare le popolazioni sui pericoli, i rischi e gli impatti che l’opera potrebbe comportare sull’ambiente, la salute e l’economia locale.
Ricordiamo, continua il Presidente dell’Associazione, che le aree potenzialmente idonee individuate per smaltire le scorie nucleari in Basilicata e Puglia sono 17 e si trovano nei comuni di: Genzano, Oppido Lucano, Acerenza, Irsina, Matera, Montescaglioso, Bernalda, Montalbano Jonico, Altamura, Laterza e Gravina.
Entro il 5 luglio, gli Enti Locali e i cittadini/soggetti interessati possono presentare osservazioni per tutelare il territorio regionale, contribuendo ad evitare che diventi una discarica nucleare.
Per tali ragioni ScanZiamo le Scorie lancia una campagna di sensibilizzazione affinché i cittadini possano essere partecipi, coinvolti ed informati attraverso i consigli comunali. Abbiamo chiesto formalmente di sostenere l’iniziativa ai rappresentanti dei Municipi, ad ANCI Basilicata e Puglia. Inoltre, per i cittadini e le Associazioni che vogliono mobilitarsi in difesa del loro territorio, abbiamo predisposto anche un modulo di richiesta per la convocazione da inviare ai rappresentanti comunali che può essere scaricato dal sito www.scanziamolescorie.eu/documenti/e sui nostri social.
Siamo fiduciosi, conclude Jacopo Sabato, responsabile della campagna, che cosi come nelle “giornate di Scanzano” del 2003, con la partecipazione dei cittadini alle scelte del proprio futuro riusciremo a respingere le nuove ipotesi di costruire un deposito di scorie sui nostri territori.