Pio Abiusi, rappresentante dell’Associazione Ambiente e Legalità fa il punto sulla nuova gestione dell’Arpab. Di seguito la nuova integrale.
Nei tre anni della nuova gestione Arpab molto è stato fatto ma contemporaneamente molte aspettative dei cittadini restano disattese.
Era ben noto come la struttura fosse un inutile carrozzone atto a garantire una copertura politica ed ambientale con il tuttoappostismo elevato a sistema.
Oggi Arpab, in chiave amministrativa, ha ripianato il bilancio e possiamo dire che sotto questo aspetto la gestione è “tranquilla”, molto merito si deve al direttore amministrativo . Sotto l’aspetto tecnico- invece- siamo ancora agli albori e scelte casereccie dei dirigenti non sono praticabili.
Se il nucleo operativo di Matera a costo di sacrifici personali di molti degli addetti copre la fase di caratterizzazione dell’area SIN della val Basento, ha riportato ordine sulla presenza di sostanze radioattive nella vasca di fosfogessi dell’altra area Sin di Tito Scalo e non ci dilunghiamo su altro , per quello che riguarda la bonifica delle falde acquifere inquinate che interessano il sottosuolo di Fenice e degli impianti ad esso confinanti siamo ai primordi e dubbi motivati esistono sulla possibilità che Arpab sia in grado di compiere quanto previsto dall’AIA appena concessa a Fenice; anche per ciò che riguarda Siderpotenza ci si è fermati al guado e delle diossine ai camini non se ne sa più nulla. Senza dilungare ci soffermiamo solo su Italcementi dove la ditta ha accettato che il monitoraggio venisse esteso oltre quanto previsto dall’AIA ed ha speso risorse per dare gambe alla iniziativa eppure malgrado sia stato nominato un responsabile del procedimento – dopo molte sollecitazioni- , in seno all’Arpab la situazione è lasciata incancrenire:
A)Le due centraline già registrano in continuo i dati dell’aria dal settembre 2013 e li inviano in forma grezza all’ARPAB, l’Agenzia non è in grado, con il suo sistema, di acquisirli e metterli in linea, validati;
B) dal 1° report del Protocollo di Intesa risalente al gennaio 2014, disponibile sul sito Arpab, si evince che , all’epoca, non vi erano ancora i dati dell’aria prelevati dal campionatore ad alto volume. A distanza di 5 Mesi quei dati si sono persi? ;
C) i dati della seconda campagna di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche iniziata a fine Gennaio 2014, anche questi sono andati perduti?
D) I dati delle deposizioni al suolo, il cosiddetto campionamento del topsoil, dove sono?
E) Per il secondo report di cui al Protocollo di monitoraggio dovremmo attendere che sia passato almeno l’anno così come è accaduto per Siderpotenza dove di anni ne sono passati circa due o per Fenice dove la rituale pubblicazione dell’inquinamento delle falde è affidato alla casualità
Per concludere diremo che malgrado l’impegno di alcuni addetti , confusione nell’Arpab ce ne è ad anche molta e non abbiamo toccato altri punti dolenti quali la discarica di La Martella che ha licenza di inquinare senza controlli.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità