È stato boom di presenze per le due Oasi del Materano che hanno registrato numeri davvero importanti. Riscontri eccellenti per due poli di grande rilevanza turistico-ambientale in passato poco valorizzati.
L’intuizione di affidarli, previa pubblicazione di apposito bando, a una gestione esterna si sta dimostrando efficace. “Nella sola giornata di ferragosto – ha dichiarato Domenico Rizzi del WWF, Oasi di S. Giuliano – oltre 150 persone hanno scelto di trascorrere la giornata all’insegna della natura. L’area pic nic legata alla possibilità di effettuare una escursione lungo il sentiero naturalistico e alla visita al museo, ha liberato le sue potenzialità di volano turistico di primaria importanza. Il turismo ambientale ha individuato anche nella nostra provincia un percorso autorevole e riconosciuto a livello nazionale che, attraverso la messa in rete della nostra offerta, sta premiando la nuova organizzazione e gestione dell’Oasi di S. Giuliano.”
“Da maggio a oggi – ha evidenziato Sigismondo Mangialrdi della Lega Navale, Oasi di Bosco Pantano – oltre 3000 visitatori hanno scoperto la nostra Oasi (presenze per lo più legate al mondo scolastico, circa il 95%). Un incredibile patrimonio che custodisce al suo interno un Museo che abbiamo potuto salvare dal nefasto incendio, abbattutosi qualche settimana fa, proprio grazie alla cura certosina e costante di tutta l’area circostante. La nostra visione di questo baluardo di tesori trova proprio nel Museo il suo nucleo centrale. Attuare una politica valida di gestione ha significato per noi attivarci su molteplici piani: universitario, regionale e locale. Stiamo collaborando, infatti, con la Regione Basilicata per la realizzazione di diversi progetti, solo per citarne alcuni: capriolo, lontra e lupo. Su quest’ultimo abbiamo intavolato un confronto con la Regione Piemonte e siamo in stretto contatto, per altre iniziative, anche con l’Università della Calabria. Rapporti che si moltiplicano se consideriamo l’importante lavoro di sinergia che stiamo mettendo in pratica con il Parco delle Chiese rupestri, i Parchi letterari e il Parco del Pollino. Un network a 360° che attraverso la valorizzazione del Museo quale Centro di documentazione eccellente, sta concretizzando la sua vocazione baricentrica rispetto ai valori della Basilicata, in esso infatti ambiente e archeologia convivono in naturale armonia.”
“I lavori in corso sono molteplici, stiamo pensando alla realizzazione di un’area camper presso l’Oasi di S. Giuliano che beneficerà dei finanziamenti dei PIOT, e la Provincia di Matera monitora con soddisfazione – ha concluso il presidente Stella in sintonia con l’assessore all’Ambiente Giovanni Bonelli e l’assessore alla Forestazione Angelo Garbellano – questi primi sintomatici riscontri. La gestione delle due Oasi andava riorganizzata secondo parametri di valorizzazione ambientale e produttività economica. Elementi che opportunamente modulati, sul rispetto della biodiversità ivi presente, avrebbero potuto rilanciare un turismo ambientale di cui il territorio deve essere considerato un protagonista naturale.
La volontà di credere nelle possibilità offerte dalle nostre aree ha determinato un’inversione di tendenza per cui oggi le Oasi non sono ricettacolo di scarti, ma attrattori turistici di primo livello.”