La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, esprime una valutazione
negativa sull’operato degli enti parco nazionali e regionali in
Basilicata. L’operato degli enti di gestione delle aree protette,
istituiti per salvaguardare il territorio, non sempre hanno brillato
per coerenza e per decisioni per la difesa della natura, dell’ambiente
e dell’economia delle comunità. Tra i casi emblematici di “semaforo
rosso” circa l’operato dei parchi in Basilicata, si ricordano le
vicende, tutt’ora in itinere, della centrale Enel del Mercure e dei
tagli boschivi nel parco nazionale del Pollino e le attività
petrolifere che incidono in maniera distruttiva sui valori della
biodiversità e sulle sorgenti nel parco dell’Appennino Lucano Val
d’Agri Lagonegrese.
Questo parco, privo ancora del suo consiglio direttivo, ha affidato di
recente la redazione del piano del parco, in modo non opportuno
secondo la Ola, alla stessa società che ha progettato il centro olio
di Corleto Perticara della Total. Si ricorda inoltre il tentativo di
effettuare ricerche petrolifere, vietate in base alla L.R. 47/97, nel
parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane.
Le decisioni degli enti parco non sempre sono state coerenti, come le
vicende del cementificio e delle pale eoliche a Matera, a ridosso del
parco regionale della Murgia Materana. Spesso tali enti confondono il
loro ruolo e la mission operando come doppioni delle agenzie di
promozione turistica, oppure come promotori di ricerche scientifiche
condotte solo grazie a sponsorizzazioni da parte delle compagnie
interessate ad effettuare attività petrolifere nei territori protetti.
La Ola che, assieme alle comunità, è spesso dovuta intervenire per
segnalare e/o denunciare comportamenti lesivi dei valori della
biodiversità naturale, della Rete Natura 2000 e delle comunità che li
abitano, auspica che in futuro i parchi e le aree protette regionali
tornino ad esercitare con rappresentanti degni di ricoprire le
funzioni di vertice ed in base alla loro mission di salvaguardia
dell’ambiente e della natura, finalità queste di cui le leggi n.
394/91 e L.R. n.28/94, per le quali sono in atto tentativi di
stravolgimento attraverso un cambio della normativa di salvaguardia
vigente per consentire attività petrolifere ed energetiche da parte di
società private.
prestate un pò di attenzione al parco di gallipoli cognato oltre alle rituali estrazioni petrolifere, lo so che si rischia l’impopolarità anche politica