La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) informa che in mattinata con una missiva inviata ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e alla Direzione generale Unmig, Settore
Energia ha richiesto ufficialmente di poter prendere visione dei profili finali e dei piani ingegneristici di tutti i pozzi realizzati nella concessione Val d’Agri.
La richiesta di poter accedere ai piani ingegneristici – documentazione volutamente secretata dalle compagnie petrolifere – si rende necessaria ed indispensabile in virtù del nuovo Programma di
sviluppo petrolifero della Val d’Agri, che prevede la perforazione e la messa in produzione di oltre 40 pozzi (con un potenziale di barili trattabili presso il centro olio di Viggiano pari a 104 mila
barili/giorno, incrementabili fino a 136 mila barili/giorno) in aree interne e limitrofe al Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese e che andranno ad incidere su bacini idrici di
superficie e profondità che alimentano un complesso sorgentizio, nonché gli invasi artificiali di Marsico Nuovo e del Pertusillo, le cui acque sono destinate ad usi civili, agricoli, zootecnici. Come più
volte denunciato dalla nostra Organizzazione.
Considerando da una parte l?enorme valenza paesaggistica del territorio soggetto ad intensiva attività estrattiva e alla presenza di risorse particolarmente sensibili e, dall’altra, la mancanza negli
studi prodotti dalle compagnie minerarie delle metodologie utilizzate nelle fasi di perforazione e di estrazione del greggio, la Ola denuncia come l’assenza di informazioni sulle attività condotte rende
impossibili qualsiasi valutazione tecnica da parte degli enti territoriali e quelle scientifiche indipendenti, soprattutto per quanto attiene le valutazioni del rischio idrogeologico e del rischio
sismico, in un’area – del resto – classificata ad elevata sismicità.
Ola (Organizzazione lucana ambientalista)