No definitivo da parte del Comune di Matera all’autorizzazione alla costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Matine” e proposto dalla società Zefiro Energy Srl.
In mattinata, nella sede della Regione Basilicata, si è svolta l’ultima riunione della conferenza di servizi che ha visto al tavolo i rappresentanti della Regione, del Comune di Matera, della Soprintendenza, del Parco regionale della Murgia e delle chiese rupestri del Materano, oltre che degli operatori economici interessati al progetto.
Per il Comune erano presenti il vicesindaco, Giuseppe Tragni e l’assessore all’Urbanistica, Maria Rosaria Mongelli, e l’architetto Maria Rita Marvulli, tecnico dell’ufficio Urbanistica, che hanno ribadito la contrarietà dell’Amministrazione all’installazione di pale eoliche sull’altopiano murgico a ridosso del Parco regionale della Murgia e della città.
“Contrariamente a quanto apparso in alcuni resoconti giornalistici, il Comune di Matera – ha sottolineato il Vicesindaco Giuseppe Tragni – ha espresso e ribadito più volte (in ultimo il 28 ottobre 2018) la propria contrarietà al progetto presentato dalla società Zefiro. Il sito ricade interamente all’interno del buffer di 8mila metri dal perimetro del patrimonio Unesco. Al tavolo della conferenza di servizio, abbiamo oggi sottolineato l’impatto negativo che quell’intervento avrebbe sulla percezione di un paesaggio naturale, rurale ed antropizzato di altissima qualità e di riconosciuto interesse internazionale oltre che alle immagini storicizzate, simboliche e universalmente conosciute del contesto storico”.
Il Sindaco, Raffaello De Ruggieri ha peraltro sempre ribadito tale posizione anche in considerazione del fatto che: “nella realizzazione in atto del parco tematico della storia dell’uomo, una cornice paesaggistica fatta di pale eoliche avrebbe costituito un volgare contrappunto al respiro archeologico, tra l’altro, del villaggio neolitico di Murgia Timone”.
“Il Comune di Matera ha intenzione – spiega l’assessore Mongelli – di sensibilizzare sul tema tutti i comuni pugliesi che si affacciano sull’altipiano murgico (Gravina, Santeramo, Altamura, Laterza, Ginosa) per coinvolgerli nei progetti di tutela del patrimonio che sempre più frequentemente viene aggredito da richieste di autorizzazione per impianti di questo genere. Sarebbe auspicabile in tal senso che anche la Regione Puglia recepisca con una propria legge previsioni simili a quelle della legge regionale 54 della Basilicata. Per far questo abbiamo interessato anche l’Anci”.
Nov 12
sono della idea che Mongelli arrivi tardi non sto a spiegare perchè, sarebbe tempo perso.Questa volta è andata bene e non poteva essere diversamente ma i tasselli per poter dire sempre NO non ci sono e siamo sotto tiro di nuovo! Peccato che si viva di improvvisazione e si dicano chiacchiere!