Pio Abiusi, esponente dell’associazione Ambiente e legalità, spiega in una nota perchè sarà scongiurato il rischio di assistere all’insediamento di pale eoliche nel Parco della Murgia Materana e commenta le ultime uscite dei principali esponenti politici regionali, pronti a sfruttare la vicenda dei parchi eolici per fare campagna elettorale in vista delle elezioni del 17 e 18 novembre 2013. Di seguito la nota integrale.
Questa appena iniziata per il rinnovo del consiglio regionale è una brutta campagna elettorale perchè i membri del Consiglio scendono da 30 a 20 e gli assessori da 6 a 4, la torta si rimpicciolisce di molto.
Quale migliore pretesto delle pale eoliche che non toccano ancora interessi precostituiti locali per dare fiato alle trombe? Il Presidente del Consiglio Santochirico scende in campo e scrive una lettera al Presidente De Filippo, ad altra bella gente e dice: adottiamo misure di carattere amministrativo o legislativo che assicurino la salvaguardia del paesaggio. Parole sagge ma egli è uomo di legge e ben sa che questo consiglio regionale e la stessa giunta non possono che adottare misure di ordinaria amministrazione, tutto il resto è rinviato a dopo le elezioni. Altri concorrenti o aspiranti tali oltre alle solite dichiarazioni rese alla stampa cercano di mobilitare associazioni che , ingenuamente, prestano il fianco. Siamo infatti convinti della onestà culturale di coloro che si mobilitano ma anche dell’ingenuità ed a volte dell’ignoranza.
Bisogna dare atto al Presidente Santochirico che già dalla fine del 2011 ebbe a chiedere interventi per salvaguardare Matera dalla aggressione delle pale eoliche, lo ha fatto contemporaneamente a noi. E’ vero, anche , che egli fu uno degli artefici , essendo lo stesso Assessore all’ Ambiente tanto discusso dell’ epoca, del varo di quel PIEAR per-elettorale del Gennaio 2010 al quale , inutilmente, ci opponemmo. Stessa cosa non può dirsi del Comune di Matera che lasciò invecchiare le pratiche contro le quali si sarebbe dovuto opporre,già nella primavera del 2011, ed ora tira fuori le bandiere per scendere in piazza. E’ tecnica desueta , questa! Spieghiamo adesso quanto affermato prescindendo dalla voce messa in giro che Zefiro non abbia partecipato all’asta. Crediamo invece che la società abbia cambiato pelle e che l’autorizzazione sia stata venduta ad altri. Non resterà che attendere qualche mese per averne riscontro. Oggi è la magistratura amministrativa che ci è venuta incontro perchè è sufficiente fare il ricorso per rimettere la palla al centro ed allora si che si potrà davvero discutere di tutto, se vi sarà la volontà. La sentenza del Tar Basilicata è talmente forte che permette di annullare tutte le delibere di giunta pubblicate sul BUR n. 18 del 3/6/2013. Matera può impugnare anche l’autorizzazione concessa a Melteni in località le Reni. Cosa è accaduto di tanto rivoluzionario? il Tar Basilicata con sua sentenza ha dichiarato che “il parere del CTRA- Comitato Tecnico Regionale Ambiente deve essere trasmesso sia alla Giunta Regione, sia al Dirigente dell’Ufficio Energia dopo l’eventuale sua approvazione da parte della Giunta Regionale (oppure dalla medesima Conferenza dei servizi, se ad essa partecipa un Assessore appositamente delegato dalla Giunta Regionale) prima del rilascio del provvedimento conclusivo del procedimento”. Tutto questo non è accaduto in quanto le Deliberazioni di Giunta sono state formulate ed emanate dopo le Conferenze di Servizi Decisorie ne è stata mai individuata la presenza dell’ Assessore presso queste ultime.
Quelle delibere vanno impugnate, una per una , vi è sostanziale certezza di annullamento; resta poi, il conflitto di competenza Stato-Regione, al quale abbiamo già accennato e che riguarda ben 6 delibere dell’ultima tornata a tra di esse c’è ancora Zefiro-Le Matine.
Pio Abiusi (Ambiente e legalità)