Pio Abiusi per Ambiente e legalità: “Continua la caccia al tesoro”. Di seguito il nuovo intervento sul tema più discusso delle ultime settimane, quello che riguarda il possibile insediamento di parchi eolici anche sul territorio materano ed in particolare nel parco della Murgia materana.
Quella dei parchi eolici che insistono nel circondario di Matera è una vera caccia al tesoro. Ogni giorno si scoprono cose o fatti nuovi. Cerchiamo di fare il punto, al momento, per quello che ci è possibile e speriamo di essere precisi. Chi conosce ha ben chiuse le carte nei cassetti materani, potentini o romani. Ubichiamo Matera al centro di una cartina e puntiamo al versante Est quello che si affaccia verso la Puglia: Gravina, Altamura, Santeramo, Laterza. Da sinistra verso destra procediamo:
1)Località Le Reni, società autorizzata Meltemi srl= è stata concessa la realizzazione di un parco eolico composto da 9 pale della potenza di 3,4 MW ognuna, l’opposizione al progetto era possibile farla fino al 27 Maggio 2011 ;
2)Contrada Ciccolocane, società autorizzata ASIA Ambiente Italia s.p.a.= un parco eolico da 6 pale della potenza di 3,00 MW ciascuna per questo intervento è stato pubblicato l’avviso di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità delle Opere. Sono interessati, cioè, all’esproprio tutti i proprietari i cui terreni insistono in qualche modo nei punti in cui verrà realizzato l’intervento, le opposizioni al progetto scadevano l’8 giugno 2011 (vedi foto in basso);
3)Contrada Masseria Verzellina presentatrice del progetto è stata la Società Marcopolo Engineering SpA per la realizzazione di 14 pale eoliche della potenza di 2,5MW cadauna. La conferenza dei servizi presso il Dipartimento Attività Produttive era in programma per il 31 Gennaio 2013 ma se ne sono perse le tracce, riapparirà a breve; l’opposizione si sarebbe potuta presentare entro il 1 Giugno 2011;
4) Infine, in contrada Le Matine è stato autorizzato un parco eolico alla società Zefiro srl- quello più noto per le contestazioni sorte-, 15 pale dalla potenza di 2 MW ciascuna. Nei giorni scorsi c’è stata la gara per aggiudicarsi il contributo pubblico all’intervento relativo al 2014, indiscrezioni ci dicono che la società Zefiro non abbia partecipato; altre indiscrezioni, più recenti,aggiungono che la società dopo aver acquisito l’autorizzazione potrebbe averla ceduta ad altro soggetto interessato come spesso accade- normalmente grossi gruppi imprenditoriali-. Nel qual caso non sappiamo chi sia stato l’acquirente e se abbia partecipato alla gara.
Siamo al gioco del Monopoli e si ritorna al VIA, bisogna ricorrere al TAR ognuno per le specifiche motivazioni. Dopo aver esposto la situazione possiamo chiedere alla amministrazione comunale di sapere se è a conoscenza delle acque in cui naviga?
Pio Abiusi per Ambiente e legalità
L’INU/Basilicata accoglie con soddisfazione la notizia della mancata partecipazione della Società “Zefiro Energy” all’asta indetta dal GSE per l’aggiudicazione dei MW da realizzare nel Parco Eolico delle “Matine”, a ridosso del Sito/Unesco di Matera: il che salvaguarda (almeno per ora), detto sito.
Notizia che rappresenta (forse) un primo risultato di quella mobilitazione dell’opinione pubblica regionale e nazionale sull’argomento, alla quale l’INU ha fortemente contribuito, e della puntuale reazione della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, che ha chiesto formalmente l’annullamento dell’Autorizzazione Unica, perchè palesemente illegittima.
La battaglia però non è affatto terminata: il problema resta quello della salvaguardia dell’intero territorio regionale dall’aggressione dei “parchi eolici”, e quindi della modifica-adeguamento del PIEAR regionale, come da noi richiesto nel comunicato del 7 giugno.
Per questo motivo l’INU/Basilicata ritiene fondamentale non mostrare alcun appagamento e/o abbassamento di guardia sull’argomento; ma ritiene invece necessario reiterare la richiesta al Consiglio Regionale di Basilicata, perché, dando un segnale di grande senso di responsabilità, deliberi un’aggiornamento del PIEAR che contenga:
– l’adeguamento alle “Linee Guida” nazionali, dei criteri per la determinazione dei “siti non idonei” all’installazione dei parchi eolici ;
– l’individuazione di massima delle aree di crinale strutturanti il paesaggio regionale (par.1.2.1.1 del PIEAR), e delle aree agricole interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità, e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, elaborate direttamente dal Dipartimento Ambiente e Territorio (anche in collaborazione con il “Comitato Paritetico Stato-Regione” già istituito, ma mai attivato), nelle more della loro più puntuale definizione nel Piano Paesaggistico Regionale.
– una conseguente riduzione della quota di energia da fonti rinnovabili assegnata all’eolico (allo stato i 2/3 del burden sharing!), trasferendola per quanto possibile al fotovoltaico, integrato nelle architetture e/o collocato nelle sterminate aree industriali dismesse della regione; ed alla incentivazione di micro-impianti di “autoproduzione”, integrati nelle residenze, nei servizi pubblici, nelle attività produttive agricole, artigianali, industriali, ecc. (la cui realizzazione potrebbe attivare, essa sì, un significativo comparto produttivo regionale).
Un argomento quindi “urgente ed indifferibile“, di competenza dell‘attuale Consiglio Regionale, perchè con le autorizzazioni già calendarizzate, si rischia che il prossimo Consiglio eletto si trovi a deliberare quando tutto ormai è stato irrimediabilmente compiuto, ed il nostro paesaggio consegnato alla mercè degli interessi imprenditoriali o, al massimo, della giurisprudenza dei TAR: non possono essere questi soggetti a decidere delle sorti della nostra più importante “risorsa non rinnovabile“.
Per questo motivo chiediamo al Consiglio Regionale, che rappresenta la comunità regionale, unica titolare del “suo” paesaggio, un urgente atto di responsabilità, che definisca un adeguato, severo ed illuminato aggiornamento dei criteri di gestione del territorio lucano ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Direttivo INU/Basilicata