Loredana Scaiano Presidente club Forza Silvio Tricarico e Commissaria Forza Italia Tricarico ha inviato una lettera al sindaco di Tricarico in merito alla installazione del parco eolico a Tricarico. Di seguito la nota integrale.
“La mia posizione, quale referente cittadina di Forza Italia, in merito a come è gestita la trattativa della convenzione per l’impianto di un parco eolico nel territorio di Tricarico è contraria perché contesto in toto il metodo dell’amministrazione comunale che convoca le parti sociali il giorno precedente la stipula del contratto,mettendo in atto così solo una pseudo-democrazia partecipata.
Entrando nello specifico, poi, sostengo che qualora l’amministrazione comunale decidesse di impiantare il parco suddetto, sia necessario un ristoro congruo, tale da bilanciare l’enorme danno che il paese riceverebbe dal punto di vista di impatto ambientale; al contrario, le cifre comunicate dal sindaco sono assolutamente irrisorie, tanto da non potersi prendere nemmeno in considerazione.
Infine, ritengo necessario spalmare nel ventennio successivo alla istallazione del parco le risorse che il comune riceverebbe come ristoro ambientale, perché le amministrazioni future, e più in generale le generazioni che seguiranno, di cui si sta ipotecando il futuro, abbiano almeno il potere decisionale per la gestione delle risorse economiche.”
Di seguito il testo integrale della lettera inviata al Sindaco di Tricarico.
Oggetto: resoconto riunione eolico
Egregio sig. Sindaco
Mi preme precisare la mia posizione in merito alla riunione tenutasi il giorno 5 us presso la casa comunale, pur avendola dichiarata già verbalmente in quella sede.
Come referente di Forza Italia sul territorio sono stata convocata telefonicamente alle ore 14 per un non meglio precisato “incontro sull’eolico” che si sarebbe tenuto alle ore 16 dello stesso giorno.
Immaginando di trovare una sorta di convegno, arrivo in Comune e scopro con mia grande sorpresa che si trattava di una riunione ristretta tra alcuni rappresentanti del consiglio comunale e altri rappresentanti della società civile (segretari di partiti, rappresentanti di associazioni e altri soggetti da me non bene identificati). Ho dunque compreso che si trattava di una seduta informativa in cui il responsabile dell’area tecnica illustrava i dettagli di una convenzione che il Comune di Tricarico si accinge a chiudere per l’istallazione di un parco eolico composto da almeno 24 pale , alte 130 metri; convenzione stipulata nel lontano 2008 e che oggi sarebbe finalmente in dirittura di arrivo, essendo convocata per il giorno 7 marzo la conferenza di servizio atta a ratificare la stessa.
Sig. Sindaco, solo una domanda: – cosa vuole da me? Per quale motivo mi ha convocato in fretta e furia quando ormai i giochi sono fatti?
Perché io immagino che Lei il giorno 5 abbia bene in mente cosa andrà a dire in quella conferenza di servizio del 7. Ne sono certa. Se così non fosse vorrebbe dire che il nostro Comune è alla deriva, una nave senza capitano. Ma così non è. Lei ha studiato bene le carte e sa benissimo cosa andrà a firmare, Lei conosce bene quello di cui si parla, quelle stesse carte che non sono state date in lettura agli invitati alla Sua riunione, ai quali ha risposto che alle riunioni si va preparati perché basta documentarsi all’albo pretorio. Io ci sono stata all’albo pretorio e di documenti relativi a quello di cui stiamo parlando non ne ho trovato neanche l’ombra. Zero.
Le rinnovo qui i miei sinceri ringraziamenti che ho già espresso pubblicamente per avermi invitato a quella riunione, La ringrazio perché è indubbiamente un passo importante per la democrazia quello di invitare diversi soggetti politici prima di prendere decisioni così importanti per la comunità, ma nello stesso tempo, come ho già avuto modo di dirLe, è evidente che questo gesto pseudo- democratico viene completamente svuotato di significato quando si capisce che l’incontro è atto semplicemente ad informare, e non può essere altrimenti quando si invitano ad un tavolo soggetti che non conoscono i termini della questione, termini noti, invece, e giustamente, ai consiglieri comunali che siedono in carica ormai quasi da un anno.
Non devo ricordarLe io che la nostra è una democrazia rappresentativa e che amministrare un Comune non è una coercizione ma una libera scelta fatta nella consapevolezza che si incontreranno pochi onori e troppi oneri, il primo quello di assunzione di responsabilità.
All’alba di una decisione così importante per il nostro paese, per la nostra e per le future generazioni Lei, sig. Sindaco, avrebbe potuto intraprendere due strade: convocare i cittadini o i loro rappresentanti in tempo utile perché gli stessi comprendessero di cosa si stesse parlando e potessero contribuire ad una scelta il più possibile allargata, oppure assumersi interamente l’onere della decisione, qualunque essa sia, essendo legittimata a farlo.
Lei ha scelto una terza strada: prima decidere in autonomia e poi convocare gli altri soggetti politici presenti sul territorio, in tempo per poter dire di averli convocati prima della stipula definitiva della convenzione, ma tardi perché gli stessi potessero dare un concreto contributo alla decisione da prendere. Insomma, un calcio al cerchio e uno alla botte, così da poter dire in futuro ai cittadini delusi, che la Sua è stata una scelta il più allargata possibile.
Questo spiega anche l’insistenza di alcuni consiglieri presenti in quella seduta, ed anche in quella successiva del giorno 6, i quali si mostravano interessati soprattutto a conoscere la posizione in merito alle energie alternative e in particolare all’eolico, dei vari soggetti presenti, dunque dei vari partiti che questi rappresentano sul territorio, trasformando così la riunione in una discussione ideologia e di principio su argomenti teorici e fluttuanti, mentre, anche dopo richiesta esplicita di alcuni dei convenuti, non siamo riusciti a comprendere la posizione (questa sì ufficiale e necessaria) di tutti i consiglieri e assessori comunali.
Come ho già detto abbondantemente nelle riunioni, io posso esprimere la mia posizione in via molto teorica, visto che del dettaglio conosco poco e solo quello che è stato riportato da Lei e dalle persone presenti alla riunione, non avendo letto né la convenzione né alcun documento che sia chiarificatore dell’iter che ha portato il nostro Comune a dover firmare in termini brevissimi un tale contratto (atti a cui, con lettera separata, chiedo l’accesso); inoltre non sono un tecnico, dunque non conosco i parametri che sono alla base di un siffatto impianto. Infine sono presidente di un club, che per suo stessa natura è una struttura partecipativa e, dunque, se Lei vuole il mio parere, in virtù del mio ruolo, in una questione così delicata per tutta la comunità, deve darmi modo di confrontarmi con gli altri iscritti. Ma lei questo lo sa bene.
Tuttavia non ho paura ad indicare la mia idea personale, che ho già esposto verbalmente.
Lungi da me qualunque sterile argomentazione falsamente ecologista basata sulla linea del principio che cerchi la demarcazione tra il bene e il male, devo comunque convenire che un parco eolico composto di 24 pali alti 130 metri ha un impatto enorme sul territorio, soprattutto se si tratta di un territorio a vocazione turistica come il nostro. Ebbene, io ritengo che se l’amministrazione decide di proseguire nella stipula di questo contratto deve riuscire ad ottenere il massimo guadagno possibile, mentre le cifre di cui ho sentito parlare in questi giorni mi sembrano assolutamente irrisorie: come è emerso dai resoconti dei tecnici invitati alle riunioni stiamo parlando di una società che guadagnerà 18.000.000 all’anno per almeno 20 anni e il Comune si accontenterebbe di ottenere una tantum opere per il valore di 2 milioni e mezzo (la metà di quanto la stessa società verserebbe ai privati che fittano i terreni) , da spendere immediatamente. Cioè noi non solo stiamo ipotecando il futuro dei nostri figli e nipoti imponendo loro un’opera che stravolge il territorio, ma non diamo loro nemmeno la possibilità di poter scegliere come investire gli eventuali introiti che da quella devastazione del territorio arriverebbero.
Ritiene Lei con la sua amministrazione, sig. Sindaco, di essere così lungimirante e visionaria da immaginare in una società così complessa e in rapida trasformazione, quali saranno le priorità tra dieci anni? Sapete voi oggi quali saranno le opere necessarie a Tricarico tra quindici anni? Io non credo nelle sfere di cristallo.
Ebbene sig Sindaco per concludere, ribadisco quanto già riferito in assemblea: nella conferenza di servizio prenda tempo perché è necessario che questa faccenda sia affrontata con la dovuta attenzione in seno al consiglio comunale , e, ove lo riteniate anche con i rappresentanti della società civile.
Ma La prego, sig Sindaco, se vogliamo avere un rapporto proficuo e costruttivo anche in futuro, su questo o su altri argomenti, cambi metodo e mi convochi in tempo utile perché io possa documentarmi e dare, ove richiesto, il mio parere consapevolmente.
Soprattutto, sig Sindaco, tenga presente che con quel piatto di lenticchie di cui vi state accontentando voi non vendete la vostra primogenitura ma svendete un territorio che non è vostro ma dei nostri discendenti.
Loredana Scaiano Presidente club Forza Silvio Tricarico e Commissaria Forza Italia Tricarico
tante parole chi ci capisce è bravo. Boh! quale è lo stato dell’arte?