Il continuo e repentino avvicendamento di commissari al Parco Val d’Agri non aiuta al rilancio di immagine e di attività del Parco che necessita invece, al più presto, della ricomposizione degli organi di gestione perché i compiti di programmazione siano affidati alle legittime comunità locali. Lo sostiene l’Associazione Bene Comune Viggiano in una nota a firma del Presidente Vittorio Prinzi.
In attesa che si chiariscano le motivazioni reali delle dimissioni rassegnate dopo solo due mesi dal precedente commissario generale Di Palma, per evitare interpretazioni e polemiche ulteriormente dannose, il nostro auspicio – è scritto nella nota – è che il nuovo commissario Gaudiello, a cui rivolgiamo gli auguri di buon lavoro, si concentri nel compito di traghettare l’Ente dalla fase straordinaria di gestione a quella ordinaria anche prima dei sei mesi del suo mandato. Si tratta prioritariamente di affrontare quelli che sono stati e sono tuttora i punti di debolezza dell’offerta complessiva della riserva naturalistica della Val d’Agri. I dati ufficiali dell’Apt, sia pure fermi al 2017, in particolare fotografano una situazione che in termini di ospitalità nell’intero comprensorio è di forte delusione: la permanenza media negli alberghi e nelle strutture ricettive della valle è di 3,7 giorni; l’occupazione delle camere di albergo raggiunge il 17% come media annua. Se a questi dati si aggiungono i numeri effettivi di presenze (96 mila) ed arrivi (26 mila) sempre censiti dall’Apt – commenta Prinzi – c’è poco da aggiungere sul fattore “attrattore” del Parco che non ha dato alcun apporto significativo al turismo e quindi all’economia locale. L’Associazione Bene Comune Viggiano continua a sostenere che l’Ente ha bisogno di una professionalità del mondo ambientalista e scientifico, di un manager che sappia innanzitutto ridare fiducia agli operatori e favorire pacchetti di viaggio-soggiorno incrementando le gite scolastiche e l’arrivo di giovani.
La Comunità del Parco, intesa sia come rappresentanza delle Amministrazioni Comunali che delle associazioni di cittadini, in proposito ha un compito importante da svolgere perché l’area innanzitutto sia resa “riconoscibile” al target di eco-turisti e appassionati dei beni culturali. Inoltre la crescente richiesta di itinerari di fede, strettamente collegati a Matera 2019 come sollecitiamo da tempo,può rappresentare la carta da giocare per la crescita turistica intorno al Santuario della Madonna di Viggiano e alle altre cattedrali e chiese del comprensorio arricchendo l’offerta naturalistica e paesaggistica del Parco.
Feb 15