Gli italiani che vivono nei capoluoghi di provincia dispongono in media di 31,1 metri quadrati di verde urbano a testa. Ma in pratica, i cittadini del Nord hanno in genere più verde di quelli del Centro e del Sud. Lo rivela un focus dell’Istat sull’argomento, basato sui dati del 2014.
Le città più green sono Pavia, Lodi, Cremona e Matera, seguite da Trento al Nord, Terni al Centro, Potenza e Reggio Calabria al Sud. Maglie nere, sotto il minimo di legge dei 9 metri quadri per abitante, sono in primis Genova, Bari e Taranto. Ma anche L’Aquila, Ascoli Piceno, Foggia, Lecce, Crotone, Enna, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Olbia.
Gli abitanti del Nord hanno in media 34,8 metri quadri di verde a testa. Alzano la media Trento (401,5), Sondrio (312,4), Pordenone e Gorizia (tutte sopra i 100). Torino rimane poco sopra i 20 metri quadri, Milano poco sotto. Entrambe sono superate dai grandi comuni veneti: Padova 40,5, Venezia 37,8 e Verona 33,7. La Liguria abbassa la media, con Genova, Savona e Imperia sotto i 9 metri quadri.
Al Centro la media di verde urbano per abitante nei capoluoghi di provincia scende a 22,7 metri quadrati. Roma ha il doppio di aree verdi di Milano (45,6 milioni di metri quadri contro 22,8 milioni), ma, data la densità di popolazione, la disponibilità per abitante è la stessa. Se la cavano male L’Aquila e Ascoli Piceno, sotto i 9 metri quadri a testa, mentre Terni è sopra i 100 metri quadri e Perugia segue di poco. Il dato del Sud sembra positivo, 33,7 metri quadrati, ma in realtà è “drogato” dalle città lucane, Potenza e Matera, e da Reggio Calabria, tutte sopra i 100 metri quadri a persona. Quasiun terzo dei capoluoghi del sud e delle isole resta sotto il limite di legge dei 9 metri quadrati. Puglia e Sicilia guidano questa poco lusinghiera classifica. I capoluoghi “grigi” sono
Bari, Taranto, Foggia, Lecce, Crotone, Enna, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Olbia. Napoli resta poco sopra i 10. Le città più “green”, Pavia, Lodi, Cremona e Matera, sono quelle che hanno dotazioni superiori alla media non solo di verde urbano, ma anche di aree naturali protette e di superfici agricole. (ANSA).
Mag 24
Il verde c’è manca la gestione del verde! Ci sono parchi lasciati a se stessi senza gestione e tutela dai vandali vedi rione pini, cappuccini, la nera, bottiglione …..
Almeno in questo ci possiamo sentire soddisfatti.
Pasquale Fontana
ci fu un dibattito qualche anno fa perchè nel verde urbano di Matera è ricompreso il Parco della Murgia. Certo è una specificità oggi che il Parco è più vicino
Tanto piacere al fischietto, se ci avessero compresi anche Timmari e Picciano saremmo primi. Se si considerasse il solo centro abitato chissà che “capoasotta” ci sarebbe in classifica.